Aero ha scritto:Nessun giudice sportivo deciderà la ripetizione della partita se è stata sospesa per condotta violenta verso l'arbitro.
Certo che se un arbitro si prende una spintonata, dovrebbe proseguire la partita senza dubbi, ma ad esempio se cade, già è diverso, va negli spogliatoi.
Se scrivo qualcosa,non è per "sentito dire" ma per documentazione. Ci sono sentenze della CAF (che creano il precedente) dove l'arbitro colpito da uno schiaffo,nel caso in cui sospenda la partita, deve motivare la sospensione NON per il gesto subito ma per il DANNO FISICO che questo gesto gli ha causato ,ergo lo schiaffo deve provocare forte bruciore,lacrimazione,ecc.ecc. Altrimenti la partita viene fatta ripetere (e co sì è stato in passato).
Sul principio morale do ragione a voi al 100% anzi 1000%,sul principio tecnico dei nostri regolamenti però vi dico che ci sono state già numerose sentenze che davanti ad episodi di violenza, direi lievi (anche se è inopportuno usare questo termine), il giudice sportivo ha disposto per la ripetizione della partita.
Citavi l'esempio di una spinta, se mi spingono e cado a terra,la caduta deve provocarmi un danno. Il semplice cadere, il semplice perdere di credibilità non è abbastanza per determinare la sconfitta a tavolino.
In questi casi,sono il primo a dire che lo sport non esiste più e l'arbitro che è un uomo di sport non ha motivo di restare sul campo, tuttavia è anche bene sapere che se la violenza non è tale da procurarci un danno fisico la sospensione rischia di portare alla ripetizione. Ecco perchè è "buona cosa" che la violenza,qualunque essa sia, ci procuri un danno fisico,anche lieve,tale però da impedirci di proseguire e questa cosa nel referto deve essere ben specificata. Chi ha orecchie per intendere...