"Abbiamo fatto ricorso contro la decisione del giudice sportivo – afferma Tonino Ortenzi, dirigente del Santa Caterina, terza categoria I – che ci ha comminato l'eliminazione dal campionato e la squalifica di due dirigenti per quattro anni, e di uno per tre. Attendiamo il respondo della disciplinare, posso dire che non è andata proprio così come ha descritto l'arbitro nel referto. Ora possiamo solo aspettare". La partita in questione era Santa Caterina - Umberto Mandolesi, giocata il 23 dicembre e terminata con il risultato di 1-3.
Stando a quanto si legge dal referto arbitrale infatti, le accuse contro la società sarebbero piuttosto gravi. Sarebbe stata stando alla descrizione una specie di tortura alla “Pulp Fiction”, quella inflitta all'arbitro, come riportiamo qui di seguito: “Per aver, a fine gara i propri Dirigenti Sig. Natali Maurizio, Sig. Rogante Alvaro e il Sig. Lucattelli Leonardo costretto con la forza il Direttore di Gara ad entrare nello spogliatoio e, dopo aver chiuso la porta, spento la luce e piantonato l'ingresso, averlo vilmente aggredito con pugni, schiaffi e spinte di notevole violenza causando danni fisici e gravissima alterazione psicologica. L'aggressione si prolungava per circa cinque minuti e nonostante le grida del Direttore di Gara, nessun tesserato della Società Ospitante recava soccorso all'Arbitro nonostante la contiguità dei due spogliatoi. Al termine dell'aggressione l'Arbitro è stato trovato riverso nel locale doccia dal Presidente AIA di Ascoli Sig. Sciamanna Sandro a cui, nonostante si fosse qualificato come Osservatore Arbitrale, è stato negato l'ingresso nello spogliatoio del Direttore di Gara durante la vile aggressione".
Nel caso in cui non dovesse essere accolto il riscorso della squadra fermana, la stessa sarebbe esclusa dal campionato in corso. Ci auguriamo che tutto ciò si possa risolvere con la massima chiarezza, lucidità e giustizia da entrambe le parti, nel rispetto di quanti nel calcio amano più semplicemente divertirsi.
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una cosa incommentabile...veramente una sporca e vile aggressione, il collega ha tutta la mia solidarietà
almeno stavolta sembra ci sia stata la giusta punizione...