Va detto che il giudice sportivo ha calcato la mano più di altre volte...
AMMENDE
ECCELLENZA
EURO 250 CAMPOBASSO 1919 A.S.D.
perché a fine gara persona non iscritta in distinta sbatteva più volte i pugni contro la porta
dello spogliatoio arbitrale fino ad aprirla. Una volta aperta tale persona rivolgeva frasi
irriguardose all'indirizzo dell'arbitro.
PROMOZIONE
GARA CASALE RICCIA – ATLETICO SESSANO
Il Giudice Sportivo Territoriale,
letto il referto arbitrale, nonché i supplementi di rapporto a firma dell’arbitro e dei due assistenti
all’arbitro federali, rileva che al 38’ del primo tempo l’arbitro allontanava dalla panchina il dirigente
accompagnatore MOFFA Sandro (Casale Riccia) perché in segno di protesta, rivolgeva frasi
irriguardose all’indirizzo dell’a.a. n. 1. Al 39’ del secondo tempo l’arbitro allontanava dalla panchina il
dirigente addetto agli ufficiali di gara MORRONE Davide (Casale Riccia) perché in segno di protesta
gli rivolgeva frasi irriguardose. Al termine della gara la terna si trovava nel proprio spogliatoio,
all’interno del quale cinque persone entravano con veemenza. Si trattava dei citati dirigenti Moffa e
Morrone e dell’allenatore Mignogna Giovanni (Casale Riccia), mentre le altre due persone non sono
state riconosciute in quanto non iscritte in distinta. Il dirigente Moffa si avvicinava con fare minaccioso
all’arbitro, lo faceva indietreggiare fino a farlo arrivare spalle al muro e gli rivolgeva frasi irriguardose
e minacciose. Il dirigente Moffa veniva allontanato e fatto uscire dallo spogliatoio a fatica e con forza
dall’allenatore Mignogna. In questo frangente una delle due persone non identificate si avvicinava
all’a.a. n. 2, gli rivolgeva frasi minacciose e gli sferrava un violento pugno, colpendolo in viso,
all’altezza della guancia sinistra. Solo a questo punto la terna arbitrale riusciva a far uscire tutti dal
proprio spogliatoio e chiedeva all’allenatore Mignogna di chiamare la forza pubblica sia a
salvaguardia della propria incolumità e sia per procedere al riconoscimento della persona che aveva
colpito l’a.a. I Carabinieri arrivavano in pochi minuti, ma le due persone non identificate erano ormai
riuscite a dileguarsi. La terna arbitrale poteva quindi lasciare l’impianto di gioco e fare ritorno a casa.
L’a.a. n. 2 avvertiva sintomi di svenimento e decideva quindi di recarsi all’Ospedale di Isernia dove gli
veniva diagnosticato un trauma contusivo alla guancia sinistra con persistenti stati d’ansia con una
prognosi di cinque giorni. Per tutti questi motivi
D E C I D E
1. di infliggere alla società Casale Riccia la squalifica del campo di gioco per due giornate
effettive, con decorrenza immediata, comminando alla medesima società un’ammenda di
Euro 500,00 (sanzione ridotta per il fattivo comportamento dell’allenatore Mignogna Giovanni
a difesa della terna arbitrale);
2. di inibire il dirigente accompagnatore MOFFA Sandro (Casale Riccia) fino al 30/06/2012;
3. di inibire il dirigente addetto agli ufficiali di gara MORRONE Davide (Casale Riccia) fino al
29/02/2012.
SECONDA CATEGORIA
GARA MUNXHUFUNI – ANGIOINA COLLETORTO
Il Giudice Sportivo Territoriale,
letto il referto arbitrale ed il relativo supplemento, rileva che al 24’ del secondo tempo, in seguito alla
convalida della quarta rete della società Angioina Colletorto che portava il risultato sul 3-4, l’arbitro
veniva avvicinato dal calciatore LISCIA Antonio (Munxhufuni) che protestava con veemenza e veniva
così ammonito. Il Liscia continuava nelle sue proteste, rivolgendo anche offese. Mentre l’arbitro si
accingeva ad espellerlo, gli si avvicinava il calciatore AMOROSO Nicola (Munxhufuni) che gli
bloccava la mano affinché non riuscisse ad estrarre il cartellino rosso. L’arbitro riusciva a divincolarsi
e mostrava il cartellino rosso al Liscia che, in reazione, gli rivolgeva frasi minacciose e simulava di
dargli un pugno, arrivando a pochi centimetri dal volto. In questo frangente l’arbitro veniva circondato
dai calciatori Amoroso Nicola, Liscia Antonio, DI VITO Lorenzo e MANZO Alessandro (tutti del
Munxhufuni) i quali lo spintonavano più volte sul petto, facendolo indietreggiare. A questo punto
interveniva in difesa dell’arbitro il capitano della società Munxhufuni MANES Angelo che fermava
prontamente i propri compagni di squadra e li faceva allontanare, ma il tentativo risultava vano in
quanto i calciatori Di Vito e Amoroso si riavvicinavano all’arbitro, lo circondavano ed incominciavano
a spingerlo di nuovo più volte. In questo frangente l’arbitro cadeva a terra senza subire ulteriori
conseguenze fisiche. Lo aiutava a rialzarsi il capitano della società Angioina Colletorto Granieri
Nunzio, mentre l’altro capitano Manes (Munxhufuni) lo aiutava ad allontanarsi dal capannello di
calciatori che lo circondavano. Interveniva quindi un carabiniere che lo accompagnava negli
spogliatoi. L’arbitro decretava la sospensione definitiva della gara, non essendo più nelle condizioni
di continuare la stessa. Per tutti questi motivi,
D E C I D E
1. di infliggere alla società Munxhufuni la punizione sportiva della perdita della gara in epigrafe
con il punteggio di 0 – 3;
2. di comminare alla medesima società un’ammenda di Euro 250,00 (sanzione ridotta per il
fattivo comportamento del proprio capitano a difesa dell’arbitro);
3. di squalificare il calciatore LISCIA Antonio (Munxhufuni) fino al 31/12/2012;
4. di squalificare il calciatore AMOROSO Nicola (Munxhufuni) fino al 31/12/2012;
5. di squalificare il calciatore DI VITO Lorenzo (Munxhufuni) fino al 30/09/2012;
6. di squalificare il calciatore MANZO Alessandro (Munxhufuni) fino al 02/02/2012.