Premesso che chi lo ha incolpato non siamo noi ma i giornalisti, che sicuramenti erano presenti e hanno visto in prima persona l'accaduto; la squadra di calcio di sua appartenenza che mai incolpano un ragazzo per qualche sbaglio commesso, e se questa volta lo hanno fatto ci sarà un motivo. Inoltre queste informazioni sono avvalorate dal referto della collega che si è limitata , sicuramente, a scrivere ciò che è successo e poi è il g.s. che ha tratto le conclusioni.
PRIMA DI PARLARE,SCRIVERE, PENSIAMO AI SENTIMENTI DI UNA RAGAZZA CHE VA IN CAMPO AD ARBITRARE TRANQUILLAMENTE UNA PARTITA DI CALCIO E NON UNA LOTTA GRECO-ROMANA! POI PRIMA DI TRARRE CONCLUSIONI BISOGNA REALMENTE SAPERE CIò CHE LA RAGAZZA HA SUBITO.
Inoltre l'arbitro non deve essere toccato in campo ne con le parole ne tantomeno con le mani. Noi andiamo in campo per arbitrare non per difenderci da eventuali proteste o maltrattamenti. Questi fatti non devono accadere e chi dice che è normale non ha capito nulla del calcio e dell'arbitraggio.