Ricorso contro provvedimento di ritiro tessera

Qui parliamo del regolamento AIA, norme di funzionamento...

Re: Ricorso contro provvedimento di ritiro tessera

Messaggioda giofe86 il lun giu 08, 2009 8:47 am

ciesse ha scritto:Posso suggerirti di:
- telefonare tu al presidente, senza arroganza e/o vittimismo, scusandoti per il malinteso e per gli errori che hai compiuto, sia perché una richiesta di congedo senza scadenza non è ammissibile (peraltro il soggetto incaricato di concederlo varia proprio in funzione della durata dello stesso), sia perché è stato comunque uno sbaglio non rispondere, anche negativamente, alla convocazione per i test;

- proporre rituale ricorso, nei termini indicati, fornendo possibilmente tutta la documentazione medica a tua disposizione; ti ricordo che puoi farti assistere, anche in sede di audizione, da altro associato, non rivestente cariche associative, da te nominato con atto scritto.

Comunque, anche se dovessero accoglierti il ricorso, ti faccio presente che il Regolamento Associativo fissa la durata massima del singolo congedo o di più congedi cumulativi, ad un anno nell’ultimo biennio, salvo deroghe del Comitato Nazionale, mentre mi pare d'aver capito che il tuo problema dura da più tempo e non è destinato, purtroppo, a risolversi rapidamente.

Peraltro, se come dici senti di aver perso "la passione per questo insolito "sport"", e ritieni di aver trovato sulla tua strada solo "designatori insensibili, raccomandati e tanto altro", forse ti conviene lasciar perdere e dedicarti ad un altro passatempo.


Grazie dell'aiuto.
Mi sorge solo una domanda spontanea: ogni partita sulla terraferma mi "costa" fino a 13 ore e molte di queste (un 30-35% circa) non sono mai state pagate. Inoltre all'inizio era gratificante ricevere visionature, salire di categoria ecc... ho fatto tre anni in seconda ed ho avuto 1 visionatura il primo anno (8,30), una il secondo (8,28) e due il terzo (8,40 ed 8,30). Sui campi di seconda ho visto squadre che si minacciavano ancora prima di entrare in campo. Capisco che gli arbitri siano tanti per ogni sezione (550 a Napoli) ma non credo che le regole (scritte o non) mutino con l'aumentare dei cittadini (spero che sia chiaro il ragionamento). Continuereste a fare gli arbitri a queste condizioni?
Mi e' sempre piaciuto molto arbitrare, se dico che la passione e' diminuita e' solo perche' questo sport e' diventato (di fatto) un lavoro (non retribuito per il 35% e con dei datori che ci considerano numeri...ripeto: capisco le difficolta' nel gestire tante persone pero' quello non e' compito mio, magari con un'organizzazione associativa piu' ramificata le cose potrebbero andare meglio)!!
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Re: Ricorso contro provvedimento di ritiro tessera

Messaggioda ander il lun giu 08, 2009 1:04 pm

Penso che se anche ci fosse "colpa" del collega un presidente che abbia 50 o 500 associati una telefonata la possa fare, quanto meno per convocare l'associato e sentire personalmente la situazione. Dobbiamo tenere gli arbitri non mandarli via (poi ci sono quelli che lo meritano). Preciso che questo è un mio pensiero.
Io un Presidente così ce l'ho e ne sono felice ma mi rendo conto che è un'eccezione.

Ciao a tutti.
ander
 
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Re: Ricorso contro provvedimento di ritiro tessera

Messaggioda ciesse il lun giu 08, 2009 8:10 pm

giofe86 ha scritto:Grazie dell'aiuto.
Mi sorge solo una domanda spontanea: ogni partita sulla terraferma mi "costa" fino a 13 ore e molte di queste (un 30-35% circa) non sono mai state pagate.

Non è colpa del tuo Presidente, né dell'Associazione, se la maggior parte delle partite si svolgono sulla "terraferma"; se il "valore" che tu attribuisci alle ore che dedichi a questo hobby è superiore alla gratificazione (economica e non) che senti di riceverne, è giusto che tu ti ponga la domanda se proseguire o meno nell'attività, ma non è corretto addebitare ad altri le tue "insoddisfazioni".
Quanto al ritardo nei rimborsi, è sufficiente che tu faccia un "giro" per le discussioni di questo forum per verificare come sia un "disagio" avvertito da molti; tuttavia, anche in questo caso, attribuire le colpe non è né facile né giusto, fintanto che non si dimostri che i soggetti coinvolti nelle procedure amministrative abbiano agito con colpevole negligenza.
Inoltre all'inizio era gratificante ricevere visionature, salire di categoria ecc... ho fatto tre anni in seconda ed ho avuto 1 visionatura il primo anno (8,30), una il secondo (8,28) e due il terzo (8,40 ed 8,30).

Ovvio che sia "gratificante" salire di categoria, ma bisogna anche saper accettare la realtà quando si raggiunge il limite delle proprie possibilità; è in quel momento che viene veramente fuori la "passione", perchè fino ad allora quello che ti spinge è più l'"ambizione". Peraltro, il numero di visionature obbligatorie è stabilito dalle Norme di Funzionamento e varia in funzione della "proponibilità" (e quindi anche dell'età) dell'arbitro; così come sono stabiliti i limiti per transitare in categoria superiore, e ti faccio presente che né 8.30, né 8.28 (voto senz'altro mediato dall'OT, perchè non attribuibile direttamente dall'OA) sono voti idonei per la promozione. Nell'ultimo anno, evidentemente, il primo voto (8.40) aveva fatto ben sperare, ed infatti hai avuto una seconda visionatura nella quale, però, non hai confermato il giudizio positivo espresso dal primo OA. Come vedi, il comportamento tenuto dal tuo OT è del tutto lineare e comprensibile.
Capisco che gli arbitri siano tanti per ogni sezione (550 a Napoli) ma non credo che le regole (scritte o non) mutino con l'aumentare dei cittadini (spero che sia chiaro il ragionamento).

Non sono le "regole" a cambiare, ma inevitabilmente è il "rapporto" che si può insaurare con i dirigenti sezionali. Per restare nel tuo esempio, in un Comune di 1000 abitanti, probabilmente, il rapporto fra Sindaco e cittadino è sicuramente diverso e più "personale" che non in un Comune come Roma o Milano che di abitanti ne contano diversi milioni. Nondimeno, sarebbe impensabile che in una Sezione di oltre 500 associati, il Presidente sia in grado di mantenere rapporti individuali paragonabili a quello che può accadere in Sezioni con 100 associati, tantopiù quando da parte degli arbitri stessi vi sia (per qualsivoglia motivo, anche logistico) una scarsa frequentazione dei locali sezionali.
Continuereste a fare gli arbitri a queste condizioni?

La risposta non te la dò io, ma le migliaia di colleghi che nelle tue stesse "condizioni" si trovano (perché non credere di essere diverso o più "sfortunato" di tanti altri) e che continuano tranquillamente, cercando magari loro stessi un contatto più costante con la Sezione, non vedendola soltanto come una "fonte" di gare da arbitrare, ma anche come un "ritrovo" per coltivare amicizie e rapporti "umani".
Mi e' sempre piaciuto molto arbitrare, se dico che la passione e' diminuita e' solo perche' questo sport e' diventato (di fatto) un lavoro (non retribuito per il 35% e con dei datori che ci considerano numeri...

... premesso che è un errore considerare l'arbitraggio un "lavoro" (si tratta di un hobby, e chi ha un hobby, come la caccia, o la pesca, o il calcetto con gli amici, non dà importanza alla "remunerazione", contrariamente a quanto fa, giustamente, chi invece svolge un lavoro), se ritieni di essere considerato alla stregua di un "numero" forse è davvero il caso, e lo dico senza ironia, che tu ti cerchi un altro passatempo nel quale sentirti maggiormente valorizzato.
ripeto: capisco le difficolta' nel gestire tante persone pero' quello non e' compito mio, magari con un'organizzazione associativa piu' ramificata le cose potrebbero andare meglio)!!

Non so che cosa intendi per organizzazione "più ramificata": c'è una struttura centrale e ci sono strutture periferiche in ambito regionale ed in ambito provinciale (spesso anche più d'una per provincia); se quello che tu auspichi è un OTC (Organo Tecnico Condominiale), forse (e dico forse) hai una visione un po' limitata ed individualista del problema.
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Re: Ricorso contro provvedimento di ritiro tessera

Messaggioda golosetto il gio giu 11, 2009 1:48 pm

x ciesse : OTC è proprio un istituto interessante! :mrgreen:
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Re: Ricorso contro provvedimento di ritiro tessera

Messaggioda Verdifra il gio giu 11, 2009 6:46 pm

Mi permetto di dissentire con alcuni precedenti commenti, ma con una breve premessa. La premessa è che si dovrebbe avere anche la versione della controparte per poter dare una valutazione oggettiva. Il mio commento è che, stando così le cose, non conta che un Presidente abbia uno o mille associati. Esiste un consiglio, ci sono delle cariche sezionali che hanno delle funzioni e poi soprattutto anche in una sezione di 500 persone i casi del genere no0n saranno poi molti quindi conoscerli e seguirli è la vera bravura di un presidente e del suo staff. Perdere un ragazzo che se ne va deluso perchè abbandonato a se stesso (anche se ha commesso alcuni errori) per me è sempre un errore dell'associazione.
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Re: Ricorso contro provvedimento di ritiro tessera

Messaggioda zola89 il lun feb 15, 2010 1:34 pm

Verdifra ha scritto:Mi permetto di dissentire con alcuni precedenti commenti, ma con una breve premessa. La premessa è che si dovrebbe avere anche la versione della controparte per poter dare una valutazione oggettiva. Il mio commento è che, stando così le cose, non conta che un Presidente abbia uno o mille associati. Esiste un consiglio, ci sono delle cariche sezionali che hanno delle funzioni e poi soprattutto anche in una sezione di 500 persone i casi del genere no0n saranno poi molti quindi conoscerli e seguirli è la vera bravura di un presidente e del suo staff. Perdere un ragazzo che se ne va deluso perchè abbandonato a se stesso (anche se ha commesso alcuni errori) per me è sempre un errore dell'associazione.


Sinceramente non sono tanto d'accordo. Non può essere un errore dell'associazione perdere una persona quando la stessa non frequenta la sezione. Un presidente con 500 associati non può mica perdere la testa dietro ad ognuno di esso. Vi faccio presente che i Presidenti di Sezione hanno dei rimborsi spese da fare ridere e dedicano almeno 3 giorni della loro settimana (come minimo) all'AIA. E questo per cosa?? Per meno di 600 euro al mese che non bastano per coprire nemmeno le spese di benzina e dell'essere costretti al mangiare fuori casa più di una volta per "coprire" quell'unica partita che manca perché l'arbitro non risponde, perché a casa è occupato, perché l'e-mail non la si controlla, perché su quel campo c'è l'OA, perché lui può uscire solo di sabato e l'altro solo di domenica. E' un casino, letteralmente un casino gestire 500 associati. Quando parli di consiglio e di cariche sezionali, tutte queste persone che hanno dei compiti svariati (gestire e-mail accettazione, variazioni, inserire campi orari, inserire congedi ed indisponibilità varie, rispondere alle e-mail, chiamare oa, chiamare arbitri per variazioni delle variazioni) non hanno nessun tipo di rimborso e sono,il più delle volte, dei coetanei dei colleghi con i quali parlano al telefono. Il tutto è fatto gratuitamente solo per passione. Ora se il tuo presidente di sezione (e mi riferisco a chi ha posto il quesito) lo chiami 10 volte ma in 10 volte non sei stato capace di spiegargli quale è il problema, penso che possa spazientirsi come qualsiasi persona normale! Magari andare in sezione e parlarci a quattrocchi? Ma da quel che ho capito il fatto di essere isolano ti preclude una vita normale sulla terraferma. Non credo che il presidente della tua sezione se gli dicessi che alle 19.00 per motivi di aliscafo o traghetto voi isolani non potete andare alle riunioni, ti direbbe qualcosa. Anzi, sono convito che darebbe mandato a qualche collega isolano più anziano di organizzare una riunione in un altro giorno ad un'ora consona per voi. D'altronde non è che per un solo associato la riunione può essere spostata di ore! Tutti hanno da lavorare e studiare e per le 19.00 , di solito, in molti hanno finito!
Credo che più corretto di quanto è stato il tuo Pres. non poteva essere. Per ciò che concerne i designatori non avendo tu specificato i comportamenti non posso commentare.
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Re: Ricorso contro provvedimento di ritiro tessera

Messaggioda Verdifra il lun feb 15, 2010 3:12 pm

zola89 ha scritto:
Verdifra ha scritto:Mi permetto di dissentire con alcuni precedenti commenti, ma con una breve premessa. La premessa è che si dovrebbe avere anche la versione della controparte per poter dare una valutazione oggettiva. Il mio commento è che, stando così le cose, non conta che un Presidente abbia uno o mille associati. Esiste un consiglio, ci sono delle cariche sezionali che hanno delle funzioni e poi soprattutto anche in una sezione di 500 persone i casi del genere no0n saranno poi molti quindi conoscerli e seguirli è la vera bravura di un presidente e del suo staff. Perdere un ragazzo che se ne va deluso perchè abbandonato a se stesso (anche se ha commesso alcuni errori) per me è sempre un errore dell'associazione.


Sinceramente non sono tanto d'accordo. Non può essere un errore dell'associazione perdere una persona quando la stessa non frequenta la sezione. Un presidente con 500 associati non può mica perdere la testa dietro ad ognuno di esso. Vi faccio presente che i Presidenti di Sezione hanno dei rimborsi spese da fare ridere e dedicano almeno 3 giorni della loro settimana (come minimo) all'AIA. E questo per cosa?? Per meno di 600 euro al mese che non bastano per coprire nemmeno le spese di benzina e dell'essere costretti al mangiare fuori casa più di una volta per "coprire" quell'unica partita che manca perché l'arbitro non risponde, perché a casa è occupato, perché l'e-mail non la si controlla, perché su quel campo c'è l'OA, perché lui può uscire solo di sabato e l'altro solo di domenica. E' un casino, letteralmente un casino gestire 500 associati. Quando parli di consiglio e di cariche sezionali, tutte queste persone che hanno dei compiti svariati (gestire e-mail accettazione, variazioni, inserire campi orari, inserire congedi ed indisponibilità varie, rispondere alle e-mail, chiamare oa, chiamare arbitri per variazioni delle variazioni) non hanno nessun tipo di rimborso e sono,il più delle volte, dei coetanei dei colleghi con i quali parlano al telefono. Il tutto è fatto gratuitamente solo per passione. Ora se il tuo presidente di sezione (e mi riferisco a chi ha posto il quesito) lo chiami 10 volte ma in 10 volte non sei stato capace di spiegargli quale è il problema, penso che possa spazientirsi come qualsiasi persona normale! Magari andare in sezione e parlarci a quattrocchi? Ma da quel che ho capito il fatto di essere isolano ti preclude una vita normale sulla terraferma. Non credo che il presidente della tua sezione se gli dicessi che alle 19.00 per motivi di aliscafo o traghetto voi isolani non potete andare alle riunioni, ti direbbe qualcosa. Anzi, sono convito che darebbe mandato a qualche collega isolano più anziano di organizzare una riunione in un altro giorno ad un'ora consona per voi. D'altronde non è che per un solo associato la riunione può essere spostata di ore! Tutti hanno da lavorare e studiare e per le 19.00 , di solito, in molti hanno finito!
Credo che più corretto di quanto è stato il tuo Pres. non poteva essere. Per ciò che concerne i designatori non avendo tu specificato i comportamenti non posso commentare.


Dissento anche io da te. Ricordiamoci che siamo un'associazione non un ente militare. L'attenzione umana agli associati è qualcosa che differenzia un qualcosa di burocratico da quello che viene invece gestito in forma umana. Ricordiamoci che prenderanno anche 600 euro al mese ma si sono candidati per farlo e sono stati eletti mica li hanno messi di peso a presidere la sezione.
Ho indicato che gli errori del collega ci sono stati e sicuramente anche gravi ma una telefonata non si nega a nessuno visto quello che comunemente avviene nell'assoziazione.
Si chiama l'arbitro a casa per dirgli di correre a sostituire un collega e poi quando quella stessa persona dimentica magari di pagare la quota sezionale (che sarebbe suo dovere pagare ovviamente) lo cacciamo?
Nell'ambito delle sezioni penso che l'aspetto umano dovrebbe superare quello burocratico. Poi dopo l'avvertimento informale si procede...Almeno possiamo dire di averci provato.
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Re: Ricorso contro provvedimento di ritiro tessera

Messaggioda zola89 il lun feb 15, 2010 3:34 pm

Verdifra ha scritto:
zola89 ha scritto:
Verdifra ha scritto:Mi permetto di dissentire con alcuni precedenti commenti, ma con una breve premessa. La premessa è che si dovrebbe avere anche la versione della controparte per poter dare una valutazione oggettiva. Il mio commento è che, stando così le cose, non conta che un Presidente abbia uno o mille associati. Esiste un consiglio, ci sono delle cariche sezionali che hanno delle funzioni e poi soprattutto anche in una sezione di 500 persone i casi del genere no0n saranno poi molti quindi conoscerli e seguirli è la vera bravura di un presidente e del suo staff. Perdere un ragazzo che se ne va deluso perchè abbandonato a se stesso (anche se ha commesso alcuni errori) per me è sempre un errore dell'associazione.


Sinceramente non sono tanto d'accordo. Non può essere un errore dell'associazione perdere una persona quando la stessa non frequenta la sezione. Un presidente con 500 associati non può mica perdere la testa dietro ad ognuno di esso. Vi faccio presente che i Presidenti di Sezione hanno dei rimborsi spese da fare ridere e dedicano almeno 3 giorni della loro settimana (come minimo) all'AIA. E questo per cosa?? Per meno di 600 euro al mese che non bastano per coprire nemmeno le spese di benzina e dell'essere costretti al mangiare fuori casa più di una volta per "coprire" quell'unica partita che manca perché l'arbitro non risponde, perché a casa è occupato, perché l'e-mail non la si controlla, perché su quel campo c'è l'OA, perché lui può uscire solo di sabato e l'altro solo di domenica. E' un casino, letteralmente un casino gestire 500 associati. Quando parli di consiglio e di cariche sezionali, tutte queste persone che hanno dei compiti svariati (gestire e-mail accettazione, variazioni, inserire campi orari, inserire congedi ed indisponibilità varie, rispondere alle e-mail, chiamare oa, chiamare arbitri per variazioni delle variazioni) non hanno nessun tipo di rimborso e sono,il più delle volte, dei coetanei dei colleghi con i quali parlano al telefono. Il tutto è fatto gratuitamente solo per passione. Ora se il tuo presidente di sezione (e mi riferisco a chi ha posto il quesito) lo chiami 10 volte ma in 10 volte non sei stato capace di spiegargli quale è il problema, penso che possa spazientirsi come qualsiasi persona normale! Magari andare in sezione e parlarci a quattrocchi? Ma da quel che ho capito il fatto di essere isolano ti preclude una vita normale sulla terraferma. Non credo che il presidente della tua sezione se gli dicessi che alle 19.00 per motivi di aliscafo o traghetto voi isolani non potete andare alle riunioni, ti direbbe qualcosa. Anzi, sono convito che darebbe mandato a qualche collega isolano più anziano di organizzare una riunione in un altro giorno ad un'ora consona per voi. D'altronde non è che per un solo associato la riunione può essere spostata di ore! Tutti hanno da lavorare e studiare e per le 19.00 , di solito, in molti hanno finito!
Credo che più corretto di quanto è stato il tuo Pres. non poteva essere. Per ciò che concerne i designatori non avendo tu specificato i comportamenti non posso commentare.


Dissento anche io da te. Ricordiamoci che siamo un'associazione non un ente militare. L'attenzione umana agli associati è qualcosa che differenzia un qualcosa di burocratico da quello che viene invece gestito in forma umana. Ricordiamoci che prenderanno anche 600 euro al mese ma si sono candidati per farlo e sono stati eletti mica li hanno messi di peso a presidere la sezione.
Ho indicato che gli errori del collega ci sono stati e sicuramente anche gravi ma una telefonata non si nega a nessuno visto quello che comunemente avviene nell'assoziazione.
Si chiama l'arbitro a casa per dirgli di correre a sostituire un collega e poi quando quella stessa persona dimentica magari di pagare la quota sezionale (che sarebbe suo dovere pagare ovviamente) lo cacciamo?
Nell'ambito delle sezioni penso che l'aspetto umano dovrebbe superare quello burocratico. Poi dopo l'avvertimento informale si procede...Almeno possiamo dire di averci provato.


Caro verdifra ti parlo con cognizione di causa riguardo al caso sopracitato. Di telefonate magari non ne sarà stata fatta una bensì 3-4. Il punto è sempre lo stesso: se tu non sei reperibile non puoi pretendere che io perda la giornata solo dietro a te visto che ne ho altri 498 ai quali devo dare attenzione. Se, per esempio, si dice nella e-mail di accettazione "rispondi entro giovedì ore 14" e l'arbitro, invece: a) non risponde alla e-mail; b) non risponde al telefono; c) ha il cellulare spento; d) non ha mandato nessuna indisponibilità neanche via e-mail; e) si preoccupa di rispondere alla e-mail alle 23.30 dicendo che, ovviamente, rifiuta la gara.. io penso che al designatore girano un po' le scatole se questo comportamento è reiterato perché, ricordiamoci che all'OTS designatore e presidente non sempre coincidono. Mi sembra il minimo dopo convocarlo per mezzo lettera. Non so' da voi a Lodi come si usa fare ma nella mia sezione le procedure sono le stesse dette. E, ti assicuro, si transige una volta, due volte, tre volte. Ma se diventa un'abitudine allora non si può perdere il tempo. Un conto è la passione, un'altra cosa è l'essere sfruttati da ragazzini (rispetto a chi dirige lo siam tutti molte volte) che non si rendono conto cosa c'è dietro dal punto di vista organizzativo. Nessuna sezione caccia un associato. Sono gli associati che si "autocacciano". Tu prima paga la quota, vieni alle riunioni, accetta le partite che ti spettano per diritto/dovere adempiendo ai tuoi obblighi associativi. Poi, se sei in regola con tutte queste cose, puoi lamentarti.
Una volta anche io ero insoddisfatto con il mio designatore. Non avevamo un buon rapporto. Poi gli feci presente che: a) atleticamente ero sempre andato bene e mi allenavo; b) tecnicamente mi avevano visto più volte e lui stesso disse (parlo di 4 anni fa) che andavo bene; c) mai mancato in 5 anni di tessera ad una RTO; d) mai rifiutato una gara. Allora e soltanto allora hai il diritto di chiedere spiegazioni. Tant'è che proprio il designatore di allora mi venne a vedere, in via informale e quindi a spese sue e constatò, conoscendomi, che l'idea che si era fatto di me era sbagliata. Oggi siamo buoni amici. Dunque questo vittimismo, sinceramente, non sta' né in cielo né in terra!!
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Re: Ricorso contro provvedimento di ritiro tessera

Messaggioda Verdifra il lun feb 15, 2010 3:36 pm

Descritta così cambia tutto. Ed infatti nel primo post ho scritto che avrei voluto sentire la controparte. detta così amico mio stai a casa che è meglio per tutti... :redcard
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