REGOLAMENTO ASSOCIATIVO

Qui parliamo del regolamento AIA, norme di funzionamento...

Re: REGOLAMENTO ASSOCIATIVO

Messaggioda javasup il lun mag 02, 2011 5:14 pm

Di certo auspicate di rientrare sotto la loro giurisdizione, quindi a rigor di logica l'apprezzate. Altrimenti avreste dovuto pensare ad una modifica della questione "giustizia domestica" diversa rispetto alla sua eliminazione.
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Re: REGOLAMENTO ASSOCIATIVO

Messaggioda w1llys il lun mag 02, 2011 5:33 pm

Dato che non si riesce a modificarla per motivi che ben conosci (cioè utilizzo per fini personali di questa gogna domestica) è auspicabile che, almeno per il momento, la eliminino. Ma ti sei mai chiesta per quale motivo la Federazione abbia deciso di togliercela? Credi che si siano svegliati una mattina con le palle girate ed abbiamo deciso? Oppure perchè, in Federazione, si sono accorti che la stessa veniva usata per fare pulizia "etnica"? Suvvia, un minimo di obiettività...

Ribadisco il mio pensiero: se il fine della giustizia domestica è quello di eliminare chi non piace al presidente ed ai suoi seguaci (e non ci sono dubbi in merito!) oppure di comminare squalifiche che assomigliano ad auguri di buone vacanze per gli amichetti (Rizzoli e Felicani) ben venga questo provvedimento. Avrei preferito una giustizia domestica giusta ma i fatti hanno ampiamente dimostrato che non esiste quella terzietà necessaria ad un equo funzionamento.
E' una sconfitta dell'AIA, senza dubbio. Ma, in primis, è una sconfitta dell'attuale dirigenza causata dall'utilizzo personale di un organo fondamentale (con alcune eccezioni di pregio, leggasi professionisti di alto livello).
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Re: REGOLAMENTO ASSOCIATIVO

Messaggioda lunapop il lun mag 02, 2011 6:37 pm

E comunque, mi spiace dover constatare ancora una volta, che il Collega Javasup sfugge sempre al senso delle domande che pongo, quando la questione non "gli confà".............
Ripeto la domandona: come mai nelle Sezione è verboten ( e sfido CHIUNQUE....a dimostrare il contrario, con i fatti, non con le parole!) trattare il tema della ipotetica perdita dell'autonomia tecnica, nella formulazione proposta per il nuovo Statuto Federale????
Suvvia, qui non c'è da ribattere "e questo e quello" "tanto glorificato, tanto auspicato" ecc ecc. Io ho posto una domanda e la ripeto: Della Siega avrà parlato con i Colleghi genovesi anche di questo argomento o NON se ne deve neanche fare parola?!?!
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Re: REGOLAMENTO ASSOCIATIVO

Messaggioda javasup il lun mag 02, 2011 8:33 pm

Non mi pare che tu mi abbia rivolto direttamente la domanda ed io non ho toccato l'argomento, quindi non è che ne sono sfuggito.
Io, come ben sai, non sono di Genova e non ero presente a quella RTO, quindi non lo so se in quella sezione si è parlato di questi argomenti oppure no.
Ti posso però assicurare che nella mia se n'è parlato, e sicuramente sai che è così e sai perchè è così.
Inoltre non mi pare che al mio presidente di sezione sia stato impedito di parlare mai di un qualsiasi argomento associativo all'interno della sezione.
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Re: REGOLAMENTO ASSOCIATIVO

Messaggioda lunapop il mar mag 03, 2011 7:47 am

Beh caro Javasup, innanzi tutto grazie: finalmente una volta mi hai risposto e non mi hai detto che sono polemico o irriguardoso nei confronti degli attuali Dirigenti AIA........e per me è già tanto!
Non so se eri o meno a Genova (d'altra parte non c'ero neppure io.........) e quindi non ti chiedevo di dirmi se Della Siega aveva trattato anche del tema "Statuto federale/autonomia AIA" sapendo che non avresti potuto rispondermi, anche perchè la domanda non era rivolta "personalmente" a te (e su ciò hai ragione), ma era indirizzata a tutti (da una parte e dall'altra) quelli che seguono con passione le questioni che attengono alla nostra Associazione e tutto il bene o male (a seconda dei punti di vista) che deriverebbe dalla perdita dell'autonomia tecnica (però se fosse vero che l'alternativa sarebbe stata: meno autonomia tecnica - cioè nomine degli OTN concordati con il Presidente Federale, mica con le Leghe - più soldi per l'AIA e, sopratutto per i giovani Arbitri, le Sezioni, i corsi (diciamo la "fantomatica" base..) e notavo che non entri mai in questo genere di discussioni e la mia spontanea domenda era "perchè"? (attenzione a non confonderla con il "perchè" di Mourinho....ehehe).
Ti giuro che, sinceramente, non so a quale Sezione tu appartenga (anche perchè non mi interessa nè voglio risalire alla tua identità, cosa che rispetto e ci mancherebbe altro!), di certo ho compreso bene che sei Campano (cioè di una Regione dove c'è sempre una certa fibrillazione arbitrale, da anni e, tutto sommato, almeno c'è vita, contradittorio, non è "morta" come succede da altre parti: colpa di chi?!? mah..........ai posteri l'ardua sentenza!).
Dici che da te si parla in Riunione di questo problema? beato e, ti invidio fortemente, sei davvero un fortunato. Io non ho sentito una voce, neppure la più flebile: sento (e leggo) solo quello che dice Nicchi (e i due portavoce che girano in lungo ed in largo) e cioè che "assolutamente l'autonomia non la toglieranno mai e bisogna stare tranquilli", ma che spesso contrasta con quello che poi si sente dire in sede federale o sui giornali.
E anche della lettera inviata al Presidente ed a tutta l'AIA dal tuo corregionale Pezzella e la risposta avuta è rimasta sepolta sotto una coperta spessissima e guia a parlarne, quasi dovesse essere spargere la peste (come gli untori nei Promessi Sposi). Perchè questa mancanza di chiarezza, di voglia di confronto, di timore, proprio in un AIA dove oggi come mai i termini "trasparenza", "etica" "pulizia morale" sono invece così spesso usati (e, scusami, anche abusati!!)?
Mah, sarò fuori dal mondo (in questo caso il "nostro" mondo, arbitrale), ma faccio grande fatica a ritrovarmici e sto perdendo sempre più la passione e l'attaccamento verso "questa" AIA così "di parte", così "uno contro l'altro", così "settaria" (o con me o contro di me), che proprio nell'anno del centenario è tanto evidente e che mai, sia a mia memoria, sia per quanto mi è stato raccontato dai nostri "vecchi" si era proposto.............che tristezza!
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Re: REGOLAMENTO ASSOCIATIVO

Messaggioda Indetoropater il mar mag 03, 2011 9:08 am

In realtà nelle sezioni se ne parla...altrochè... magari non nelle RTO ma tra associati, tra presidenti di sezione e propri componenti il consiglio direttivo.
Se ne parla anche molto ma semplicemente per "sentito dire" o per "aver letto".

Qualcuno dimostra preoccupazione, altri menefreghismo (basta che arbitro... poi chi mi designa non mi interessa...) altri non sanno nemmeno cos'è l'autonomia tecnica e la confondono con la decisione tecnica autonoma che prendono sul terreno di gioco.

Il problema in fondo non si pone... è chiarissimo che fino a quando Ulivieri sta dalla parte dell'AIA, l'autonomia non si perde. Va detto anche se si procedesse con la nomina di un commissario ad acta per la modifica delle percentuali e quindi successivamente al voto per l'autonomia tecnica dell'AIA passerebbero almeno due anni (conoscendo la lentezza della FIGC): il che significherebbe che l'autonomia non sarebbe persa sotto l'egida di Nicchi (che tra due anni, non sarà probabilmente più rieletto...).
Ultima modifica di Indetoropater il mar mag 03, 2011 11:06 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: REGOLAMENTO ASSOCIATIVO

Messaggioda w1llys il mar mag 03, 2011 9:57 am

Come dice Indeteropater la soluzione più probabile è proprio quella che passino un paio di stagioni prima che venga trovata la quadratura del cerchio per toglierci l'autonomia tecnica. Effettivamente, poi, sarà un'eredità pesante per il nuovo presidente dell'AIA ma non dimentichiamo un fatto importante: l'autonomia tecnica vuole essere tolta all'AIA anche (e sottolineo anche) per la presenza ingombrante di Nicchi (non penserete che la Federazione non sappia delle pesanti intromissione dello stesso nei processi decisionali su promozioni, designazioni e tutto quanto ruota attorno all'attività...). Io credo che, defenestrato Nicchi, l'autonomia tecnica verrà lasciata di buon grado all'AIA, soprattutto se troveremo un presidente aperto al dialogo e non vincolato da ennemila cambiali elettorali.
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Re: REGOLAMENTO ASSOCIATIVO

Messaggioda OldReferee il mar mag 03, 2011 10:47 am

W1llys ha scritto:...soprattutto se troveremo un presidente aperto al dialogo e non vincolato da ennemila cambiali elettorali.....
Il punto è quello, ma con l'attuale sistema elettorale e con i nomi (Pezzella ad esempio) che si sentono in giro, la vedo difficile anche per il 2012.
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Re: REGOLAMENTO ASSOCIATIVO

Messaggioda javasup il mar mag 03, 2011 10:59 am

Rispondo a Lunapop per gradi:

Beh caro Javasup, innanzi tutto grazie: finalmente una volta mi hai risposto e non mi hai detto che sono polemico o irriguardoso nei confronti degli attuali Dirigenti AIA........e per me è già tanto!

Caro collega, mi pare una cosa educata risponderti e non di certo un fatto eccezionale, inoltre non mi pare di averti mai associato a comportamenti "irriguardosi", non mi ricordo bene ma penso che in passato ho accusato qualcuno di essere eccessivamente polemico ma non mi sovviene se mi rivolgevo a te, a qualcun'altro o ad un gruppo di persone. Sicuramente converrai con me che gli aggettivi "irriguardoso" e "polemico" sono due cose ben diverse. Penso inoltre che in questo forum l'amministratore non permette in generale comportamenti irriguardosi verso nessuno.

Non so se eri o meno a Genova (d'altra parte non c'ero neppure io.........) e quindi non ti chiedevo di dirmi se Della Siega aveva trattato anche del tema "Statuto federale/autonomia AIA" sapendo che non avresti potuto rispondermi, anche perchè la domanda non era rivolta "personalmente" a te (e su ciò hai ragione), ma era indirizzata a tutti (da una parte e dall'altra) quelli che seguono con passione le questioni che attengono alla nostra Associazione e tutto il bene o male (a seconda dei punti di vista) che deriverebbe dalla perdita dell'autonomia tecnica (però se fosse vero che l'alternativa sarebbe stata: meno autonomia tecnica - cioè nomine degli OTN concordati con il Presidente Federale, mica con le Leghe - più soldi per l'AIA e, sopratutto per i giovani Arbitri, le Sezioni, i corsi (diciamo la "fantomatica" base..) e notavo che non entri mai in questo genere di discussioni e la mia spontanea domenda era "perchè"? (attenzione a non confonderla con il "perchè" di Mourinho....ehehe).

Visto che sono una persona che segue con passione le questioni associative e non mi pare mi sia mai tirato indietro dall'esprimere la mia peronsalissima, autonoma e spassionata opinione. A volte, anche se leggo gli argomenti, per mancanza di tempo non riesco ad intervenire spesso, oppure mi riprometto di farlo in seguito (perchè leggo il forum da iphone solitamente e mi annoia di scrivere interventi lunghi ed articolati con quello) e poi me ne dimentico o sono troppo stanco la sera a casa.

Ti giuro che, sinceramente, non so a quale Sezione tu appartenga (anche perchè non mi interessa nè voglio risalire alla tua identità, cosa che rispetto e ci mancherebbe altro!), di certo ho compreso bene che sei Campano (cioè di una Regione dove c'è sempre una certa fibrillazione arbitrale, da anni e, tutto sommato, almeno c'è vita, contradittorio, non è "morta" come succede da altre parti: colpa di chi?!? mah..........ai posteri l'ardua sentenza!).

Non ho mai pensato che tu voglia risalire alla mia identità o ti interessa particolarmente, figuriamoci, mi riferivo solo al fatto che sicuramente sai che sono campano e trattasi di un fatto che non ho mai nascosto a nessuno. Ed anche io come voi in questi mesi ho sentito in giro accostare il mio nickname a dei nomi del tutto assurdi e devo ammettere anche comici. L'unica cosa che mi dispiace è se qualcuno pensasse che scrivo imbeccato o consigliato da qualcuno. Lo trovo un insulto per la mia intelligenza ed ingiusto per chi è accusato (a turno) di imbeccare. La mia regione per fortuna non è affatto morta ed il contraddittorio è naturale visto che non tutti gli esseri umani pensano ed agiscono in egual modo (sempre per fortuna).


Dici che da te si parla in Riunione di questo problema? beato e, ti invidio fortemente, sei davvero un fortunato. Io non ho sentito una voce, neppure la più flebile: sento (e leggo) solo quello che dice Nicchi (e i due portavoce che girano in lungo ed in largo) e cioè che "assolutamente l'autonomia non la toglieranno mai e bisogna stare tranquilli", ma che spesso contrasta con quello che poi si sente dire in sede federale o sui giornali.

E' normale che senti e leggi solo di Nicchi ed i componenti del CN, solitamente gli articoli sul sito o la rivista si fanno per qualche visita importante o un evento particolare, non di certo per il consiglio direttivo della sezione Alfa o la riunione tecnica della sezione Beta.
Mi sembra pure normale che nelle loro visite espongano la loro opinione ed i loro intendimenti in merito a questa situazione.


E anche della lettera inviata al Presidente ed a tutta l'AIA dal tuo corregionale Pezzella e la risposta avuta è rimasta sepolta sotto una coperta spessissima e guia a parlarne, quasi dovesse essere spargere la peste (come gli untori nei Promessi Sposi). Perchè questa mancanza di chiarezza, di voglia di confronto, di timore, proprio in un AIA dove oggi come mai i termini "trasparenza", "etica" "pulizia morale" sono invece così spesso usati (e, scusami, anche abusati!!)?

Io non sono dell'avviso che il mio corregionale Pezzella abbia scritto quella lettera per spirito di confronto, per amor di chiarezza e sincera voglia di rendere un servizio all'associazione. Mi riprometto nel topic giusto di ritornare su questa questione esplicando la mia opinione più dettagliatamente. Per tanti motivi questa questione mi ha spinto ad una lunga riflessione e prima di esprimermi ho preferito attendere senza agire d'impulso.


Mah, sarò fuori dal mondo (in questo caso il "nostro" mondo, arbitrale), ma faccio grande fatica a ritrovarmici e sto perdendo sempre più la passione e l'attaccamento verso "questa" AIA così "di parte", così "uno contro l'altro", così "settaria" (o con me o contro di me), che proprio nell'anno del centenario è tanto evidente e che mai, sia a mia memoria, sia per quanto mi è stato raccontato dai nostri "vecchi" si era proposto.............che tristezza
!

Mi dispiace se ti senti in difficoltà e trovi fatica ma io penso che l'associazione sia sempre stata settaria e che nel periodo ante democrazia le cose andassero pure peggio perchè se eri contrario al modo di fare del tuo presidente di sezione o nazionale te ne dovevi fare solo una ragione o dimetterti. Ora ti puoi candidare anche tu a presidente di sezione, a delegato sezionale o puoi contribuire alla scelta di queste figure con il tuo voto.
javasup
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Re: REGOLAMENTO ASSOCIATIVO

Messaggioda lunapop il mar mag 03, 2011 12:16 pm

Caro Javasup mi ha fatto piacere ricevere la tua articolata ed appassionata risposta.
Ho letto attentamente quanto esposto, anche se in alcune parti mi manca un po' il tuo contradittorio sulla questione centrale che ho argomentato e cioè il problema autonomia tecnica si, no, forse e tutto ciò che ne consegue.
Spero di leggerti in futuro (quando avrai magari più tempo da dedicare alla questione in modo esauriente) perchè mi piacerebbe confrontarmi apertamente con te senza se e senza ma, in quello spirito critico, comunque corretto, per la crescita e l'amore verso la nostra Associazione.
Una sola riflessione sul capoverso finale: forse è vero che nel periodo "ante democrazia" ci fosse meno spazio per muovere appunti o critiche a chi ci governava, ma, perdonami la franchezza, oggi davvero ce ne è ancora di meno!
Non mi pare che sotto la gestione Lanese 1 e 2, sotto quella "straordinaria" di Agnolin e sotto Gussoni fosse stato così radicalizzato il "o con me o contro di me" (traduzione un po' spiccia di quello che in alcune occasioni il Presidente attuale ha detto a chiare note, mi pare anche a Caserta - così ho letto nei resoconti - ultimamente). In un'Associazione veramente democratica, ci si dovrebbe candidare a guidarla anche in tanti, ma, poichè lo spirito finale dovrebbe essere solo e soltanto quello di farlo per il bene di TUTTI gli Associati, nel momento che - correttamente - uno ha la maggioranza e vince (anche solo con lo 0,01% dei voti, ma in Democrazia va bene così!), deve mettere fine alla "competizione pre elettorale" e nel fare le squadre per la gestione migliore dell'Associazione non deve guardare solo ed esclusivamente al colore della casacca dei propri fans, ma alla qualità tecnica migliore, alle capacità organizzative, umane, caratteriali degli Uomini. Se invece il primo pensiero è "fuori tutti quelli che hanno avuto "l'ardire" di non schierarsi con me, ma con l'altro (o gli altri)", a prescindere dai valori (vuoi per vendette, vuoi per "ringraziare" chi ti ha sostenuto.......) ed "infili" dentro anche chi sai benissimo che ti avrebbe poi esposto a critiche varie, beh, sa davvero di amaro..............e come puoi poi sperare che ciò serva a "pacificare", a riunire tutti sotto un unico Presidente (bandiera), a superare le divisioni che hai alimentato???
Questo è il malessere che provo ora, quello di un'AIA dove c'è diffuso senso di repressione, dove è impossibile alzare voci di dissenso, dove se ti azzardi a criticare questo modo di fare o ti viene risposto in maniera autoritaria "quella è la porta" (e dove sta allora la differenza con il prima, quando, come dici tu, non ti restava che "dimetterti"???), oppure corri il rischio di venire deferito (le lettere di risposata di Nicchi ad Apricena e Pezzella a leggerle bene, sottintendevano proprio quello: o la smetti o..............corri rischi, lo sappiamo tutti e due, no?!?!).
Possibile che TUTTI GLI UNICI BRAVI Dirigenti oggi risiedano fra il famoso 51% e TUTTI QUELLI DA MANDARE AL MACERO al 49% opposto? Non ti sa di repulisti etnico e di vendetta? E questo fa bene ad un'Associazione che NON dovrebbe mai essere di parte, ma, visto gli attacchi che spesso ci vengono portati dall'esterno, essere la più coesa possibile almeno al suo interno??? Questa è l'amarezza più grande: oggi probabilmente più di uno quasi "anela" una perdita di autonomia, un commissariamento.............ma ti rendi conto??? E non dirmi che è colpa solo di chi fa questi pensieri o rancore, sei troppo intelligente ed acuto e ti sviliresti se ti rifugiassi in questa risposta. Se c'è una reazione da parte di taluni così dura, prova a "rileggere" questi 2 anni post 6 marzo 2009: uno stillicidio di persone per bene, allontanate anche da uno "strapuntino" solo per vendetta, a volte con grande meraviglia anche di chi sta dalla parte del "vincitore" che non si è capacitato del perchè e del per come.
No, non è questa l'AIA che ho vissuto, pur nelle molte incongruenze passate, nè quella che auspico vivere nel futuro. Non so se a schieramenti opposti vincenti sarebbe stato meglio o peggio, non vivo nel campo delle ipotesi: evidenzio solo un malessere interno enorme (e sai bene non è solo mio, in giro molti sommessamente la pensano nello stesso modo, pur se tacciono, magari perchè hanno figli, parenti, amici che arbitrano e temono.............ahia, anche questo!). Amo l'Associazione da quando ci sono entrato, è dentro il mio sangue, è la famosa seconda pelle cucita sopra (si, questa affermazione di Lanese mi piaceva e mi piace ancora e la sento mia) e lotterò con tutto me stesso per "ritrovarla", unita, senza barricate, senza ideologie di parte, dove prevale solo il merito, dove non c'è "governo ed opposizione", dove è sempre e solo l'Arbitro al centro di tutto e non i Dirigenti e le poltrone, dove posso essere di "destra o di sinistra", ma se valgo tecnicamente, comportamentalmente, umanamente mi viene chiesto un apporto, anche senza bisogno di incarichi ufficiali, ma non vengo bandito quasi "appestato" perchè non faccio parte della "corona" dei plaudenti! I Grandi Uomini si mettono intorno persone di fiducia (brave) ma anche persone che non siano "appiattite" sulle idee del capo, perchè nel contradittorio e nella critica si cresce e ci si completa. Solo coloro che reputano di non sbagliare mai, di non avere bisogno di stimoli (anche critici), di volere folle accondiscendenti e plaudenti ad ogni loro intervento, si circondano di "signorsì"..............Tempo fa ho sentito una frase di un Dirigente "molto vicino al sole" che in un'apparizione delle tante in Sezione, commentando con il Presidente le future nomine di fine stagione, diceva "e con queste avremo "ripulito" definitivamente l'AIA da chi è contrario"..................che pena! che dolore! che vergogna! che realtà dei fatti! e, secondo te (che AMI anche te l'Associazione con eguale ardore pari al mio, lo si capisce dai tuoi interventi!) pensi che uno potrà mai pensare di avvicinarsi a chi la pensa (e mette in atto) idee di tale tipo? Così la spaccatura sarà sempre più profonda e sai quale è il rischio? Che c'è chi possa arrivare a fare il "tifo contro" solo per far sparire chi agisce così e, magari, un giorno, rifare agli altri cose subite! E la chiami Associazione Italiana Arbitri??????????
No, spero di rivedere la "mia" AIA quella dei Grandi Dirigenti che ho avuto il piacere di leggere, di conoscere (magari per pochissimo, prima che ci lasciassero), dai quali non ho mai sentito nè letto "o con me o contro di me e quella è la porta"................nell'anno del Centenario sono parole che non avrei mai voluto sentire!
Scusa la lunghezza e la "vis", ma non è polemica, è amara riflessione e tanta, tanta delusione.
P.s. Quanto al fatto di potersi candidare a fare il Presidente di Sezione, il Delegato o altro, come dicevi nella tua chiusura, dai Javasup non offendere la mia intelligenza: sai benissimo che se oggi sei "emarginato" non ti sarà mai concesso neppure di provarci...............troveresti tutte le porte blindate appena ci provassi!
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