Sono ufficiali perché provenienti dall'IFAB, ma dubito che il Settore Tecnico abbia interesse ad aggiornare la casistica ad ogni risposta che ci perviene dall'alto. Se tutto va bene, ed è già tanto se succederà, alcune di queste risposte potranno essere integrate nella Guida Pratica della prossima edizione del regolamento italiano.
nuref ha scritto:1^domanda
• Se il pallone è in gioco e un calciatore (titolare) commette un’infrazione all’interno
del terreno di gioco contro:
– un avversario – calcio di punizione indiretto, diretto o di rigore
– un compagno, un calciatore di riserva o sostituito, un dirigente, un ufficiale
di gara – calcio di punizione diretto o di rigore
– un’altra persona – rimessa dell’arbitro
I calciatori espulsi sono compresi nella dicitura "un'altra persona"?
Lì si parla (l'ho sottolineato nella citazione del tuo messaggio) soltanto di compagni, riserve, calciatori sostituiti, dirigenti e ufficiali di gara. I calciatori espulsi, a tutti gli effetti, non sono nominati. Escludendo l'ipotesi della dimenticanza, cosa che comunque non possiamo dedurre arbitrariamente, in questa casistica i calciatori espulsi devono essere effettivamente considerati come persone estranee al gioco.
nuref ha scritto:In sostanza, il calciatore espulso viene trattato come un calciatore di riserva (come dice la spiegazione del punto 3.5 della Circolare n.1) solo quando entra abusivamente nel terreno di gioco mentre in tutti gli altri casi viene trattato come una persona estranea?
Sì, è così che io lo sintetizzerei. Il passo della Regola 12 che tu hai riportato non parla esplicitamente dei calciatori espulsi (come invece fa la Regola 3 quando disciplina le invasioni del terreno di gioco), perciò dobbiamo intenderli come rientranti nella categoria delle persone estranee al gioco qualora un'infrazione sia commessa contro di loro sul terreno di gioco.
nuref ha scritto:2^domanda
-Se mentre il pallone è in gioco un calciatore di riserva, ad esempio, si rende colpevole di condotta violenta o protesta fuori dal terreno di gioco e l'arbitro ferma il gioco per prendere dei provvedimenti disciplinari, lo stesso si riprende con un calcio di punizione indiretto dal punto in cui era il pallone al momento dell'interruzione come prevedeva il vecchio regolamento?
-E se al posto del calciatore di riserva a rendersi colpevole di scorrettezze fuori dal terreno di gioco è un dirigente? Il gioco si riprende con una rimessa da parte dell'arbitro?
-Se invece è un calciatore espulso? Rimessa da parte dell'arbitro?
Il vecchio regolamento non prevedeva quello.
Se non c'è ingresso sul terreno di gioco da parte di alcuno, nemmeno a mezzo di sputo o lancio di oggetti, allora non può MAI essere calcio di punizione (né diretto, né indiretto). Il calcio di punizione è assegnato per fatti che si sono svolti almeno parzialmente sul terreno di gioco (es. calciatore titolare che si trovava all'interno del terreno di gioco che lo abbandona per commettere un'infrazione all'esterno: calcio di punizione indiretto; riserva che entra sul terreno di gioco e interferisce con il gioco: calcio di punizione diretto o di rigore; riserva che da fuori lancia un oggetto contro un avversario sul terreno di gioco: calcio di punizione indiretto; ecc.).
Nel caso che esponi tu, il calciatore di riserva (o l'espulso, o il dirigente) si trovava di per sé all'esterno del terreno di gioco, e tutta l'infrazione si consuma al di fuori delle linee perimetrali (anche in caso di proteste, non importa che il "destinatario" sia in campo — le infrazioni commesse a mezzo di parole o gesti si considerano comunque interamente consumate nel luogo in cui si trovava il colpevole): perciò il gioco riprenderà con una rimessa da parte dell'arbitro dal punto in cui si trovava il pallone al momento dell'interruzione.