Condotta violenta su calcio di rigore

I dubbi sul regolamento e il galateo dell'arbitro sui campi da gioco

Re: Condotta violenta su calcio di rigore

Messaggioda gadamer il mar mar 28, 2017 9:14 pm

Beh scherzavo e poi sull'onanismo la penso come W.Allen: in fin dei conti è fare l'amore con una persona cui si vuole bene. Se poi è mentale non ci sono neppure pericoli per la vista.
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Re: Condotta violenta su calcio di rigore

Messaggioda phileasfogg il mar mar 28, 2017 9:44 pm

odiorezzo3 ha scritto:Salve a tutti,

sto leggendo e rileggendo il Regolamento, Reg. 14 a pag. 114...

Vorrei una volta per tutte capire cosa succede in questo caso, che ora vi spiego:

Calcio di rigore: l'Arbitro fischia per l'esecuzione del tiro, l'attaccante comincia la rincorsa e in quel momento un suo compagno (oppure un difendente) commette una condotta violenta al limite dell'area di rigore. Per questo l'attaccante interrompe la rincorsa del calcio di rigore, che non viene effettuato.

Ora, a parte il rosso per la condotta violenta, cosa succede in questo caso?
Perche il calcio di rigore da Regolamento, dopo il fischio, va battuto in ogni caso, ma se succedesse un caso del genere come dovremmo interpretare la situazione?

Questo è l'estratto dal regolamento in caso il pallone non sia stato ancora calciato, punto b)

b) il portiere o un suo compagno infrangono le Regole del Gioco:
• se il pallone entra in porta, la rete dovrà essere assegnata
• se il pallone non entra in porta, il calcio di rigore dovrà essere ripetuto; se il
responsabile dell’infrazione è il portiere dovrà essere ammonito



Il mio caso presuppone che appunto il tiro poi non venga del tutto effettuato...


Mi è successo proprio questo caso due annetti fa:durante il rigore un giocatore dà una gomitata all'avversario mentre si sta battendo il rigore.Il tutto è successo appena dopo il fischio del penalty.Fischio,rosso a quello che ha dato la gomitata,ri-fischio,tiro...e traversa... :lol:
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Re: Condotta violenta su calcio di rigore

Messaggioda M1313 il mer mar 29, 2017 7:40 pm

Il regolamento del 2015 contemplava questa esatta casistica in Guida Pratica; dal momento che tratta di una situazione che non è stata toccata dalle modifiche del 2016, e poiché praticamente mezza Guida Pratica se n'è andata nella nuova edizione senza che ciò implichi abrogazione tacita, questa domanda deve considerarsi come ancora in vigore:

Regola 14, pp. 159-160 (edizione 2015/16) ha scritto:5. L’arbitro dà il segnale di esecuzione di un calcio di rigore. Un calciatore della squadra che ne beneficia colpisce un avversario all’esterno dell’area di rigore. L’arbitro ha visto quanto accaduto. Quale deve essere la sua decisione?
L’arbitro consente l’esecuzione del tiro. Se viene segnata una rete, il calcio di rigore deve essere ripetuto. Se non viene segnata una rete, l’arbitro interrompe il gioco e lo riprende accordando un calcio di punizione indiretto, a favore della squadra difendente, nel punto in cui è avvenuta l’infrazione. In entrambi i casi, espelle il calciatore colpevole per condotta violenta.

Come si legge, l'arbitro deve comunque consentire l'esecuzione del tiro, e poi procedere come da regolamento: essendo l'infrazione commessa da un compagno, il rigore è ripetuto se una rete è segnata oppure tramutato in un calcio di punizione indiretto contro se il penalty è fallito. Questo è pienamente concorde con la struttura del regolamento (anche attuale), che ordina:

Regola 14, p. 114 (edizione 2016/17) ha scritto:Una volta che l’arbitro emette il fischio per l’esecuzione di un calcio di rigore, il tiro deve essere eseguito.
Se, prima che il pallone sia in gioco, si verifica una delle seguenti situazioni:


a) il calciatore che esegue il calcio di rigore o un suo compagno infrangono le Regole del Gioco:
se il pallone entra in porta, il calcio di rigore dovrà essere ripetuto
se il pallone non entra in porta, l’arbitro dovrà interrompere il gioco e assegnare un calcio di punizione indiretto

Si noti che si parla genericamente di "infrangere le Regole del Gioco": quindi una condotta violenta, come nel caso d'esempio, è ben compresa. Inoltre, come scritto in cima alla citazione, il tiro DEVE essere eseguito.

Ora, ho letto qualche strana interpretazione qui. Cose del tipo "il fischio vale una volta sola, quindi quando faccio ripetere non devo fischiare più". In realtà, questa disposizione non prevede nulla di così trascendentale: se un calciatore si dovesse infortunare durante la rincorsa, l'arbitro ha a tutti gli effetti facoltà, se non obbligo, di fischiare ancora una volta, qualora un altro calciatore (o magari lo stesso, sentendosi ancora in forze) si ripresenti sul dischetto; non è previsto nulla di così strano come un rigore eseguito senza fischio. Quello che la norma vuole dire è che gli effetti del tiro che viene eseguito restano indissolubilmente legati a qualsiasi infrazione che sia commessa tra questo tiro, e il fischio che per primo lo legittimò. È questo il senso in cui va inteso il "deve": se l'arbitro fischia, e un mio compagno entra in area e io me ne accorgo, io che sono tiratore non posso fermarmi e non calciare, per condizionare l'arbitro a riposizionare tutti e poter ritirare il rigore senza il rischio che mi annullino tutto; il rigore ormai DEVE essere calciato — e perciò anche con questo stratagemma, quando l'arbitro fischierà di nuovo, l'esito del mio rigore risentirà del fatto che il mio compagno commise un'infrazione alle regole del gioco.

In sintesi:

  • nel caso dell'infortunio durante la rincorsa, l'arbitro fischierà semplicemente una seconda volta come se effettivamente quello fosse un "nuovo" calcio di rigore (infortunarsi non è un'infrazione alle regole del gioco, quindi questo nuovo rigore non risentirà di nulla);
  • se invece un compagno commette una condotta violenta, facendo sì che il tiratore desista dall'eseguire la ripresa, l'arbitro la riordinerà con un nuovo fischio, ma subordinatamente al fatto che, se una rete sarà segnata, questo sarà ripetuto, mentre se una rete non sarà segnata, sarà battuto un calcio di punizione indiretto dalla squadra difendente.
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