1)
Se non carichi di questo compito il soggetto che dà inizio a questa attività chi sarebbe il responsabile dell'accertamento
2)
sia pure formale?
Partiamo dal 2: dubito che una legge preveda che la valutazione circa la presenza/assenza di qualcosa possa essere affidata al primo che passa senza alcuna competenza tecnica in merito. Il risvolto della medaglia è che se io non ho le competenze tecniche per fare una cosa e sbaglio la mia valutazione non sono perseguibile per gli effetti che derivano dal mio errore o dal mio mancato assolvimento del mio compito. Quindi, in sostanza la figura arbitrale non ha nessuna competenza per verificare la presenza di un defibrillatore, se la verifica o meno non sarebbe responsabile di quanto fatto e quindi equivale a non farla, così come equivale a non farla se fatta senza competenze in merito.
E passiamo all'1: io non decreto l'inizio di un bel niente. Per attività agonistica si intende (e cito dall'ordine dei medici di Firenze)
quindi il calciatore svolge una attività sportiva agonistica esattamente anche quando si allena il martedì svolge attività agonistica, anche quando si scalda prima dell'inizio della gara ecc,ecc.... Al massimo io do inizio a qualcosa che è parte di tutto quel sistematicamente ma così come non ho alcun titolo nella valutazione del fatto che i calciatori che prendono parte alla gara siano muniti di certificato di idoneità all'attività sportiva agonistica o di tutta una miriade di altre cose; non ce l'ho neanche su questo.Per attività agonistica si intende quella attività praticata continuativamente, sistematicamente ed
esclusivamente in forme organizzate dalle Federazioni sportive nazionali, dagli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e dal Ministero dell'Istruzione, per quanto riguarda i Giochi della Gioventù a livello nazionale. Tale attività ha lo scopo di conseguire prestazioni sportive di elevato livello.
E, allora a chi compete la verifica?
Sicuramente non all'arbitro. E questo, come arbitro, mi basta. Se poi volessi andare a fondo riguardo la questione potrei sbilanciarmi, da profano, a dire che spetta agli stessi che controllano il rispetto delle norme circa l'esercizio degli impianti sportivi (ex. estintori, uscite di sicurezza, passaggi per disabili, numero di gabinetti....) perchè altrimenti, così come spetta all'arbitro verificare che l'impianto sportivo sia ok dal punto di vista del defibrillatore dovrebbe farlo anche per quanto concerne gli estintori e tutto il resto.
Ultima cosa sul confronto con la FIPAV. Se ai colleghi è stato detto non c'è il DAE non giocate bene; ma perchè lo ha detto la federazione di cui l'arbitro può permettersi di far rispettare le regole. Se domani la FIGC mi dicesse di controllare la presenza del DAE, non ai fini del rispetto del decreto legge tal dei tali, ma nel rispetto di una NOIF o di quello che è sarei ben felice di farla rispettare con tutti i mezzi spannometrici di cui dispongo per dire che il DAE c'è o non c'è esattamente come adesso referto, con mezzi altrettanto spannometrici, circa la presenza di una ambulanza o di un medico sul terreno di gioco.