Sì ok, è chiaro.
Sto discutendo più che altro la ratio della norma.
Perché dovrebbe essere bandita questa situazione?
Il senso del fuorigioco è impedire che un giocatore tragga un vantaggio iniquo dalla propria posizione geografica.
Se sei oltre la linea dei difensori e vieni lanciato in porta, hai il beneficio di essere più vicino alla porta rispetto agli avversari.
Ma in questo caso: la palla va indietro, lui va indietro. Che beneficio iniquo trae il giocatore dal fatto che in quel momento gli capita di trovarsi oltre la linea del penultimo avversario?
Una risposta alla mia obiezione potrebbe essere: i difensori sono legittimati a disinteressarsi a un giocatore in fuorigioco, quindi il suo beneficio è l'essere ignorato dai difensori.
Questo è senz'altro rilevante nei casi di "fuorigioco di rientro" classici, con l'attaccante che tarda a rientrare da un'azione offensiva precedente.
Ma in un caso come questo, il concetto della risposta mi pare tautologico: il beneficio deriva unicamente dall'esistenza della regola, non da un aspetto del gioco.
-- lun gen 08, 2018 6:52 pm --
cielos+blu ha scritto:non è che il giocatore in questo caso "tragga vantaggio dalla sua posizione" (come succederebbe se ricevesse il pallone dopo che la stesso ha sbattuto contro un palo), ma addirittura interviene nel gioco (come nel cd. fuorigioco di rientro)!
Quello che intendo è che il suo intervento nel gioco non è in alcun modo agevolato dalla sua posizione.
Anzi, sarebbe meglio per lui essere in gioco, perché sarebbe più vicino al pallone...