dodemac ha scritto:Mi piacerebbe provare a buttare giu una discussione al di fuori delle direttive regolamentari, diciamo un .... "per assurdo". Mi convinco ogni giorno di piu (pure stase dopo juve-toro) dell'inutilita di sanzionare i fuorigioco di rientro. Non riesco a capire quale vantaggio abbia un giocatore che, dalla posizione di fuori gioco, indietreggia verso il centro del campo per recuperare palla. Fa piu strada, arriva dopo, e commette pure infrazione.
Vorre sapere cosa ne pensate, regolamento a parte (ovviamente).
Premesso che non capisco come si possa discutere di una norma regolamentare "regolamento a parte", il significato stesso dell'espressione "fuorigioco" sta ad indicare un calciatore che, limitatamente a quella specifica azione, non può in nessun modo essere coinvolto nel giuoco. E ciò indipendentemente dal fatto che, per recuperare il pallone, questo calciatore debba retrocedere o avanzare. E' lo spirito della regola: se fosse concepita in un altro modo, sarebbe una regola diversa. Allo stesso modo potremmo chiederci, ad esempio, perchè il calcio di rigore o il calcio d'inizio devono essere battuti in avanti; in fondo, se fossero battuti all'indietro, non sarebbe uno "svantaggio" per chi gioca il pallone?
Pur non essendo uno "storico" del regolamento, credo che la regola del fuorigioco nel calcio sia mutuata da quella del rugby (sport più antico e con la medesima origine anglosassone), dove
qualunque giocatore si trovi davanti alla linea del pallone nel momento in cui è giocato da un compagno di squadra, non può né ricevere il passaggio né ostacolare un avversario; nel calcio sono state inserite delle varianti, come la presenza di avversari fra sé e la linea di porta, il fatto di trovarsi nella propria metà campo, la provenienza del passaggio che in talune circostanze (rimessa laterale, calcio di rinvio, calcio d'angolo) esclude l'esistenza del fuorigioco, ma la base della regola è la stessa.