IlSaggio ha scritto:ma io onestamente lo butterei fuori! voglio vedere se n seconda categoria eccellenza o promozione si ammonisce un giocatore che fa questo, che fine fa la partita!
Capisco cosa sta dietro alle tue parole, ma noi non dobbiamo mai dimenticare qual è il nostro ruolo. Noi siamo arbitri, e abbiamo tanti di quei compiti che il Regolamento spende quasi una pagina e mezza solo per elencarli tutti: e di tutti quelli che ci sono, neanche a dirlo, il più importante è quello messo in cima alla lista: "Fa osservare le Regole del Gioco".
Il calciatore avrà anche sbagliato commettendo una tale scorrettezza, privando la squadra avversaria di una rete... ma se tu non segui il Regolamento, allora a sbagliare sei anche tu. E questa non è affatto una predica, o un'offesa, o che altro: ci mancherebbe; ma bisogna comprendere che anche se c'è qualcosa con cui noi non siamo d'accordo, non è comunque nelle nostre competenze deviare da ciò che dobbiamo fare. Ti assicuro, e non è la prima volta che lo dico, che io stesso non sono d'accordo con alcuni punti del Regolamento: e dopotutto quest'ultimo non è perfetto, o altrimenti non ci sarebbe bisogno che l'IFAB si riunisca ogni anno per decidere quali modifiche approvare. Lo si fa per adattare il calcio ai mutamenti che naturalmente insorgono con il passare del tempo nello sport e al di fuori di esso, questo è ovvio, ma vengono anche, se non soprattutto, aggiustati quei frammenti che non erano funzionali e che solamente da poco hanno dimostrato in campo di essere totalmente inadatti.
E non mi sorprenderei se, fra qualche anno, l'IFAB cambiasse questa norma: non dimentichiamo che hanno in cantiere già da qualche tempo l'idea di eliminare del tutto, o di ridimensionare pesantemente, il cartellino rosso per condotta gravemente sleale: quindi è chiaro che la norma è un po' mal vista, non solo da te in questo particolare aspetto.
Infine, non dobbiamo pensare solo a noi stessi. Tu pensi che sia meglio espellere, e fin qui è lecitissimo: ognuno ha la propria opinione, chi può giudicarla, o chiedere che si cambi? E non andiamo così lontano: se tu avessi un'opinione differente su una casistica un po' più frequente, e agissi non seguendo le Regole, ma seguendo il tuo criterio personale, cosa succederebbe quando quella squadra sarà arbitrata da un collega più giovane e inesperto al quale capiterà, per caso, la stessa situazione, e si comporterà come da Regolamento? Dovrà essere lui a passare come per chi sbaglia? E come la prenderà, o l'una o l'altra squadra, a seconda dell'entità della "modifica" da te perpetrata, quando il collega prenderà una decisione diversa? Mettiamo che la situazione ricapiti, e lui ammonisca semplicemente la riserva: dovrà adesso lui, dal basso della sua esperienza, fronteggiare una squadra intera, quasi certamente furente, che lo accuserà di "ignoranza" o "favoritismo"?
Non dobbiamo dimenticare neanche questo, quando agiamo: e se per TE la norma va rivista, questo non può — né deve — danneggiare in alcun modo tutti i colleghi che verranno dopo di te, a calcare quello stesso campo con un unico pensiero sulla testa, il loro ruolo principale: fare rispettare le Regole, per ciò che esse dicono.