Il cartellino giallo è il provvedimento corretto. Infatti, quella che noi chiamiamo "condotta gravemente sleale" è in realtà la
summa di due componenti ben distinte, anche se molto simili sul piano concettuale: è infatti l'unione delle scorrettezze da espulsione numero 4 e 5:
Regolamento ha scritto:Un calciatore titolare, di riserva o sostituito deve essere espulso se commette una
delle sette infrazioni seguenti:
[...]
4) impedisce alla squadra avversaria la segnatura di una rete o un’evidente
opportunità di segnare una rete, toccando volontariamente il pallone con le mani
(ciò non si applica al portiere dentro la propria area di rigore);
5) impedisce un’evidente opportunità di segnare una rete ad un avversario che
si dirige verso la porta, commettendo un’infrazione punibile con un calcio di
punizione o di rigore;
Come vedi, la scorrettezza numero 4 non parla di "fallo di mano", ma di "toccare volontariamente il pallone con le mani". Se quindi un calciatore di riserva entrasse sul terreno di gioco, e toccando volontariamente il pallone con le mani impedisse la segnatura di una rete avversaria, sicuramente non commetterebbe un "
fallo di mano" per un motivo che sarà spiegato sotto, ma certamente ha "impedito che la squadra avversaria segnasse una rete toccando volontariamente il pallone con le mani", ed essendo l'elenco delle scorrettezze da espulsione comune ai titolari ed alle riserve, il colpevole dovrà essere espulso alla luce dell'infrazione numero 4.
Ma è la scorrettezza numero 5 che porta dei problemi. Anzitutto, il paragrafo della Guida Pratica AIA chiarisce che l'"infrazione punibile con un calcio di punizione", che troviamo scritta nelle Regole, non deve essere una generica infrazione, ma necessariamente un fallo:
Regolamento ha scritto:Bisogna ricordare che la condotta gravemente sleale si concretizza sia con i falli
punibili con un calcio di punizione diretto (o di rigore) sia con quelli punibili con un
calcio di punizione indiretto.
Regolamento ha scritto:5. CONDOTTA GRAVEMENTE SLEALE
Falli che neghino alla squadra avversaria una rete o ad un calciatore
della squadra avversaria l'evidente opportunità di segnare una rete.
Ma il FALLO, per definizione, può essere commesso solamente da un calciatore titolare:
Regolamento ha scritto:1. Che cos’è un fallo?
Un fallo è una delle infrazioni previste dalla Regola 12 che devono essere punite
con un calcio di punizione o di rigore, commessa da un calciatore (titolare)
contro un avversario (titolare) o la squadra avversaria (“fallo di mano”, infrazioni
“peculiari” del portiere), sul terreno di gioco mentre il pallone è in gioco.
In mancanza di uno o più di questi quattro requisiti l’infrazione non è un fallo, ma
può costituire, comunque, una scorrettezza.
Quindi, se un calciatore di riserva entra sul terreno di gioco ed evita una rete avversaria NON toccando volontariamente il pallone con le mani (e quindi non ci troviamo nell'ambito della scorrettezza numero 4), ma con qualche altra parte del corpo, di fatto a lui non può essere imputato alcun fallo, e, difatti, neppure l'espulsione per condotta gravemente sleale.
Il che è evidente anche dal punto di vista intuitivo: anche lasciando stare il discorso dei falli, che comunque vale e già squalifica il rosso, il calciatore di riserva in questione commette un'infrazione
esclusivamente nel momento in cui entra abusivamente sul terreno di gioco (da cui il cartellino giallo): ma se poi tocca il pallone con i piedi, con l'addome, con la testa o altro, lui NON sta commettendo alcuna infrazione alle Regole del Gioco: da quando le Regole proibiscono di toccare il pallone? Il Regolamento punisce i calciatori di riserva solamente per il fatto di essere entrati sul terreno di gioco. Lui quindi evita una rete
NON con un'infrazione (perché l'infrazione è totalmente avulsa da ciò, poteva benissimo entrare e comunque non evitare la rete per sua volontà), ma da un'azione successiva all'infrazione, che non fa parte dell'infrazione stessa, e che però nega la segnatura agli avversari. Poiché una rete, quindi, non è stata negata con un'
infrazione, ancora una volta il calciatore non può essere espulso.
Qualcuno potrebbe dire, però, che dal momento che la condotta gravemente sleale si riferisce ai soli falli allora non dovrebbe essere espulso neppure il calciatore di riserva che evita una rete con le mani (che non commette un fallo), a prescindere dall'interpretazione della scorrettezza numero 4, che come abbiamo detto non parla affatto di "FALLO di mano". Termino perciò con l'ultimo appunto che il fatto che la condotta gravemente sleale si riferisca "ai soli falli" è chiaramente una precisazione insita nel fatto che la scorrettezza numero 5, altrimenti, prevederebbe espulsioni per ogni generica infrazione che neghi una rete alla squadra avversaria; ciò è evidente anche dal fatto che l'espressione stessa "condotta gravemente sleale" è tutta italiana, e nel Regolamento inglese originale non si ritrova, tanto che le due scorrettezze sono ancora considerate come distinte. Questo passo delle "Interpretazioni delle Regole del Gioco e linee guida per arbitri", infatti, come tutti i passi di queste sezioni è scritto direttamente dall'IFAB, e non dal nostro Settore Tecnico come la Guida Pratica AIA:
Regolamento ha scritto:Ci sono due infrazioni punibili con l’espulsione relative all’atto di impedire ad
un avversario l’evidente opportunità di segnare una rete.
E l'espressione "condotta gravemente sleale" non è mai nominata nelle "Interpretazioni". È perciò chiaro che il traduttore italiano ha esteso impropriamente a TUTTA la condotta gravemente sleale un concetto che andava a servire esclusivamente per la scorrettezza numero 5: ciò è ancor più lapalissiano se si guarda a due domande della casistica IFAB del Regolamento 2007:
Regolamento 2007 ha scritto:13. Un calciatore di riserva o sostituito, che si trova
dietro la propria porta, entra sul terreno di gioco e impedisce la segnatura di una
rete calciando il pallone. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
L’arbitro interrompe il gioco, ed ammonisce il calciatore per comportamento
antisportivo. Il gioco riprende con un calcio di punizione indiretto, a favore
della squadra avversaria, nel punto dove si trovava il pallone al momento
dell’interruzione *.
13.1 Se, nel caso precedente, il calciatore impedisce la segnatura toccando
intenzionalmente il pallone con le mani, quale deve essere la decisione
dell’arbitro?
L’arbitro interrompe il gioco ed espelle il calciatore per aver impedito la segnatura
di una rete toccando intenzionalmente il pallone con le mani. Il gioco riprende con
un calcio di punizione indiretto, a favore della squadra avversaria, nel punto dove si
trovava il pallone al momento dell’interruzione *
Come si legge, il calciatore è espulso "per aver impedito la segnatura di una rete toccando volontariamente il pallone con le mani", definizione che ricalca alla perfezione la scorrettezza da espulsione numero 4: questa scorrettezza, quindi, esula in sé dalla concezione del "fallo → condotta gravemente sleale", e può sussistere anche in assenza di esso. Questo perché, come sappiamo, per il Regolamento l'impedire una rete avversaria
con le mani è un atto gravissimo, oserei dire quasi paragonato a un deliberato rifiuto del concetto di sportività, come è ben sottolineato da questo passo delle Regole, unico a dare una bella "predica" quando si tratta di espulsione per condotta gravemente sleale: in "gioco pericoloso", o "trattenuta" si dice semplicemente che il calciatore deve essere espulso se con quei falli impedisce l'evidente occasione di segnare una rete, ma solamente per il fallo di mano viene scritto questo:
Regolamento ha scritto:Tuttavia un calciatore sarà espulso se impedisce la segnatura di una rete o
un’evidente opportunità di segnare una rete toccando volontariamente il pallone
con la mano. La sanzione NON è dettata dal fatto che il calciatore ha toccato
volontariamente il pallone con la mano, ma dall’intervento INACCETTABILE e SLEALE
che ha impedito la segnatura di una rete alla squadra avversaria.
Nessuna sorpresa, quindi, se un Regolamento che limita l'espulsione per condotta gravemente sleale ai soli falli lasci quasi in eccezione ciò per il "toccare volontariamente il pallone con le mani", cosicché anche un calciatore di riserva possa essere espulso in questa situazione.
Notiamo in conclusione che la norma del Regolamento 2007 non è stata abrogata semplicemente perché non compare più nelle edizioni moderne, ma è stata semplicemente sostituita dalle "Interpretazioni delle Regole del Gioco e linee guida per arbitri", che, per forza di cose, non poteva — e non può — contenere tutte le casistiche delle varie domande IFAB delle edizioni precedenti.