Altrimenti chiediamo all'amministratore di creare una sezione dove ci risponde solo Ciesse, che è il nume tutelare del regolamento e ci evitiamo ragionamenti e punti di vista....
Caro aladar, mi citi a sproposito ed in un contesto nel quale, oltre a definirmi (al di là dei miei meriti) il "nume tutelare del Regolamento", sembri sottointendere (mi auguro involontariamente) una mia incapacità di esprimere "ragionamenti e punti di vista".
Vedi caro mio, il Regolamento è la base... è indispensabile conoscerlo, perchè se non lo si conosce davvero bene, se non se ne comprende lo "spirito" (anche al di là della "lettera") non lo si può interpretare. Ma oltre al Regolamento, occorre saper interpretare anche le situazioni, i contesti ... e per quello occorre (oltre a qualche predisposizione) anche tanta esperienza e un pizzico di "psicologia".
L'origine della discussione, che associo all'altra discussione riguardante un episodio accaduto nell'ultimo turno di campionato, e sul quale non entro nel merito, per evitare di infrangere il Regolamento associativo (cosa di cui, evidentemente, molti di voi non si preoccupano), si basa su una "generalizzazione" dell'espressione "vaff...o", estrapolata da qualunque contesto e priva di ogni dettaglio descrittivo. Una domanda del genere, posta peraltro in una sezione del forum dedicata al "Regolamento del gioco del calcio e disposizioni", non potrebbe che portare ad un'unica risposta, ovvero la sola compatibile con la Regola 12 del Regolamento, che annovera fra le infrazioni passibili di espulsione, usare un linguaggio offensivo, ingiurioso o minaccioso. Ma certo una risposta di questo tipo, ti avrebbe dato (come in effetti è stato) la possibilità di contestare questo punto di vista, argomentando che bisogna valutare, soppesare, considerare, sopportare ... e via dicendo, giungendo poi, come dicevo, alla conclusione che, chi è troppo attento a ciò che dice il Regolamento, non sa "ragionare".
Il problema, forse, è che non tutti sanno valutare, soppesare, considerare ... per esempio. (Accenno brevemente). Mi pare di ricordare che, in un'altra discussione, tu abbia associato il comportamento tenuto domenica scorsa da un talentuoso calciatore professionista, a quello, a tuo dire analogo, di altri suoi colleghi che, sempre a tuo dire, avrebbero invece avuto trattamenti diversi. Ritenevi, valutando quindi quel comportamento, che l'arbitro di quella gara avrebbe dovuto evitare di prendere provvedimenti disciplinari, limitandosi ad un duro richiamo. Questa considerazione, se riflette veramente il tuo punto di vista e non è servita solo a mantenere viva una discussione su cui, in realtà, c'era ben poco da dire, mi fa nascere più di un dubbio riguardo alla tua capacità di distinguere comportamenti e contesti.
Più in generale (e quindi esulando da ogni episodio specifico), il "vaffa..." diretto non esplicitamente all'indirizzo dell'arbitro, ma inteso come imprecazione, anche per un intervento arbitrale giudicato (a torto o a ragione non fa differenza) errato, sempre se non caratterizzato da particolare platealità o reiterazione, può anche essere "assorbito" dal Direttore di Gara; ma un'offesa diretta, ripetuta, plateale, semi-gratuita (ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale), non può che dare origine ad un provvedimento di espulsione, e sostenere il contrario non è certo sintomo di "capacità di lettura" della gara e delle situazioni.