aladar ha scritto:Io sono profondamente convinto che la discriminante debbano essere gli anni di tessera (8 almeno se non 10 come per essere eletti a Presidente).
La figura dei delegati, anche se in numero maggior per sezione, é troppo soggetta alla capacità di ciascuno di questi di trovare consensi per farsi eleggere a delegato o al fatto che un associato sia più o meno conosciuto di un altro per svariati motivi.
In una sezione di 100 associati più o meno il 60% supera i 10 anni di tessera.
Vorrebbe dire, riportando il dato a livello nazionale, circa 20000 votanti. Mi sembra un buon compromesso
napisan ha scritto:aladar ha scritto:Io sono profondamente convinto che la discriminante debbano essere gli anni di tessera (8 almeno se non 10 come per essere eletti a Presidente).
La figura dei delegati, anche se in numero maggior per sezione, é troppo soggetta alla capacità di ciascuno di questi di trovare consensi per farsi eleggere a delegato o al fatto che un associato sia più o meno conosciuto di un altro per svariati motivi.
In una sezione di 100 associati più o meno il 60% supera i 10 anni di tessera.
Vorrebbe dire, riportando il dato a livello nazionale, circa 20000 votanti. Mi sembra un buon compromesso
Mi permetto di correggere 20mila aventi diritto, perchè credo che la partecipazione attiva potrebbe essere sensibilmente inferiore.
Certo che in punta di forchetta non so in quante federazioni/associazioni sportive si ricorra al suffragio universale per scegliere gli organismi dirigenti...
Observer ha scritto:napisan ha scritto:aladar ha scritto:Io sono profondamente convinto che la discriminante debbano essere gli anni di tessera (8 almeno se non 10 come per essere eletti a Presidente).
La figura dei delegati, anche se in numero maggior per sezione, é troppo soggetta alla capacità di ciascuno di questi di trovare consensi per farsi eleggere a delegato o al fatto che un associato sia più o meno conosciuto di un altro per svariati motivi.
In una sezione di 100 associati più o meno il 60% supera i 10 anni di tessera.
Vorrebbe dire, riportando il dato a livello nazionale, circa 20000 votanti. Mi sembra un buon compromesso
Mi permetto di correggere 20mila aventi diritto, perchè credo che la partecipazione attiva potrebbe essere sensibilmente inferiore.
Certo che in punta di forchetta non so in quante federazioni/associazioni sportive si ricorra al suffragio universale per scegliere gli organismi dirigenti...
e secondo te, a prescindere da chi lo fa e chi non lo fa, questo è un bene o un male?
in valore assoluto, intendo dire!
varruzza ha scritto:Si allargherà la platea dei votanti prevedendo 1 delegato ogni 20/25 associati che non potranno ottenere alcun incarico di nomina per le successive stagioni così che saranno tutti felici e contenti...
Observer ha scritto:scusate, ma segnalavo solo il fatto che siamo partiti dai principi informatori AIA, e siamo arrivati a Apricena e al mercimonio. Se per voi questo è rimanere "in topic" allora mi scuso, perchè significa che do' un significato diverso del concetto di attinanza all'oggetto della discussione…
Observer ha scritto:
e secondo te, a prescindere da chi lo fa e chi non lo fa, questo è un bene o un male?
in valore assoluto, intendo dire!
napisan ha scritto:Observer ha scritto:
e secondo te, a prescindere da chi lo fa e chi non lo fa, questo è un bene o un male?
in valore assoluto, intendo dire!
Se parli della affluenza è certamente un male che in alcuni sistemi democratici che prevedono un suffragio universale, vi sia solo una parte dei potenziali votanti ad esprimersi.
Invece non si può dare un giudizio assoluto su una delle modalità di espressione, tutte hanno aspetti positivi e negativi.
Se nel sistema attuale un candidato dicesse "raddoppieremo i rimborsi" prenderebbe pernacchie, sberleffi e forse il solo proprio voto, perchè gli aventi diritto hanno certamente una idea di come funzionano questi meccanismi.
napisan ha scritto:Observer ha scritto:
e secondo te, a prescindere da chi lo fa e chi non lo fa, questo è un bene o un male?
in valore assoluto, intendo dire!
Se parli della affluenza è certamente un male che in alcuni sistemi democratici che prevedono un suffragio universale, vi sia solo una parte dei potenziali votanti ad esprimersi.
Invece non si può dare un giudizio assoluto su una delle modalità di espressione, tutte hanno aspetti positivi e negativi.
Personalmente, non sono affatto convinto che il suffragio universale in ambito Aia possa essere la panacea di tutti i mali.
Probabilmente eviterebbe eventuali "voti di scambio", ma rischierebbe di aprire alle peggiori usanze da campagna elettorale.
Se nel sistema attuale un candidato dicesse "raddoppieremo i rimborsi" prenderebbe pernacchie, sberleffi e forse il solo proprio voto, perchè gli aventi diritto hanno certamente una idea di come funzionano questi meccanismi.
Se lo facesse con il suffragio universale?
Inoltre il suffragio universale darebbe molte più chance ai volti noti, cosa che non è affatto sinonimo di qualità o competenza.
L'intervento di Leadersheep mi pare esemplare, lo condivido in toto.
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