panducale ha scritto:Sono sempre più dell'opinione che la VAR è uno strumento molto vicino alla massima inutilità. L'arbitro in campo è l'unico che può prendere le decisioni siano queste giuste o errate, è lì che si vede la differenza tra un arbitro preparato, ben allenato e conoscitore del regolamento. E questo va premiato o va sanzionato a seconda dei casi senza mezzi termini. Con la VAR non si sa mai come va a finire: se la decisione presa da altri arbitri sia giusta o meno. Il ruolo dell'arbitro non si può sminuire fino a tal punto! E' lui che sta in mezzo al campo, e a lui vanno onori e meriti se li merita, altrimenti avanti un altro!
Questo discorso ha molto senso relativamente ai rigori per falli di gioco che vengano assegnati, revocati o meno, così come magari per qualche rosso su cui si potrebbe discutere, ma di fronte ad errori oggettivi come i fuorigioco o magari altre cose di cui si possa acclarare la palese inesistenza (o al contrario evidenza), credo che il tuo ragionamento venga meno, perché in quei casi lo stesso arbitro sogna uno strumento che possa aiutarlo a far meglio il proprio lavoro e correggere i suoi errori.
Quindi, secondo me, il tutto sta sempre nel trovare un compromesso e la tecnologia dovrebbe essere usato solo in caso di errori realmente evidenti. Per tale motivo storco il naso quando nelle nostre partite di serie A si vedono interventi per cose che, in un senso o nell'altro, appartengono sempre alla scelte e alle decisioni "di campo" e non sono certo errori chiari da andare a correggere. Sotto tale aspetto, si va verso la direzione delle tue parole purtroppo. Ma io penso sia possibile cercare di raffinare ancora di più il tutto e cercare di avere il massimo beneficio col minimo intervento (slogan stesso del sistema VAR).