Phil ha scritto:Su parla tanto di parità di condizioni in riferimento a test atletici e "personalità" ma non si parla mai di parità di trattamento con riferimento alle opportunità offerte.
Voi siete sicuri che quando ha iniziato la Ferrieri Caputi tutti gli OTS davano le stesse opportunità? Esempio: gara di Giovanissimi o Allievi "difficilina". L'OTS di 68 anni aveva due arbitri più o meno pari tecnicamente e più o meno adeguati alla gara, un maschio e una femmina. Chi avrebbe scelto? Non avrebbe mica pensato "eh mando il ragazzo che almeno li tiene un po' di più/ha più personalità/i genitori si lamentano meno"? E dubito che in sezione gli arbitri di 16 anni maschi abbiano tutti la stessa personalità (anche potenziale) di Orsato...perché è facile oggi strepitare per una corsia preferenziale, quando magari in sezione e in regione qualche anno fa esser donna era una zavorra.
Questo è un "processo alle intenzioni". Quindi se ben capisco il tuo ragionamento, dato che, potrebbe essere (senza nessuna prova) che non gli sono state date le medesime opportunità per "ricompensarla" ....
In realtà amico mio, non stiamo parlando dell' OTS, stiamo parlando di due livelli OTN nazionali e non credo che , non gli siano state volutamente date le opportunità o di certo non perché "donna".
Io credo che tutti , ma proprio tutti noi, avremmo piacere che le ragazze ai vertici fossero non 1 ma 10. Qui si parla di altro ovvero della costruzione di un percorso credibile. Perché solo attraverso questo, non nascerebbero polemiche o, come ha scritto, un collega in precedenza , non inizierebbe il "tiro al piccione".
ps: siamo sicuri ad esempio che l' OTS di 68 anni avendo di fronte un ragazzo nero e uno bianco, non abbia scelto il secondo per "enne" motivi o si sia trovato per mano un ragazzo dichiaratamente gay, non lo abbia escluso perchè " l'arbitraggio è sport da veri uomini? " Se ci poniamo questi dubbi (anche legittimi) dovremmo creare delle quote, per ciò che ancora ci appare "minoranza".