L’inglese: «L’ovazione di Firenze? Pensavo fosse per un vip...» E con il nostro Rizzoli usa la tecnologia. Ma solo per migliorarsi.
C’è il «campione» in carica, Howard Webb, che ha ammaliato i fiorentini nella notte bianconera di Europa League, e ci sono gli «sfidanti», quelli che puntano a sostituirlo nella prossima finale Mondiale. Compreso il nostro Nicola Rizzoli. Nessuno lo dice, ma è l’obiettivo di tutti quelli arrivati a Zurigo per il raduno Fifa. Anche per gli arbitri il torneo brasiliano sarà una corsa ad eliminazione: un errore importante e si torna a casa, quattro anni di lavoro si bruciano in un secondo.
Moviola didattica Loro che fanno rispettare le regole, sanno che questa è la bussola di Massimo Busacca, designatore e allenatore. A bordo campo l’ex fischietto svizzero li martella, incitandoli a non mollare neppure un secondo durante l’allenamento: giocatori veri (l’Under 21 dello Zurigo) si muovono a ridosso delle due aree. Tocca giudicare un contatto sospetto e poi volare, letteralmente, dall’altra parte del campo, inseguendo una improvvisa ripartenza per arrivare lucidi dopo 70 metri corsi con il cuore in gola, pronti a fischiare un rigore oppure una simulazione. Pochi secondi e arriva il verdetto, davanti a un monitor. Sì, proprio la moviola ma in versione didattica: non è un mistero che gli arbitri usino la tecnologia per migliorarsi. «Dobbiamo ricreare il più possibile le situazioni vere di gioco. Ho il top a disposizione, ma non si smette mai di migliorare: farsi trovare sempre nel posto giusto è una ottima base di partenza per non sbagliare valutazione», spiega Busacca.
Webb e Rizzoli Il più cercato dalle telecamere è Webb che ha duettato volentieri con Rizzoli. Il fischietto inglese ha ricordato la recente esperienza di Firenze: «È stata una serata fantastica, quando ho sentito l’ovazione del pubblico durante il riscaldamento non avevo capito che era per me. Mi ero girato per vedere se fosse entrato qualche personaggio importante... Fanno piacere queste cose: fare l’arbitro è un passione, ma senza la collaborazione di giocatori, tifosi e giornalisti diventa tutto più difficile. E’ importante capire le difficoltà di un arbitro: siamo essere umani e sbagliamo». Webb ha poi svelato: «Il gol di Pirlo è stato magnifico: noi arbitri abbiamo la fortuna di poter ammirare da vicino certi capolavori e vedere all’opera i migliori del mondo. Come in Fiorentina-Juventus. Se mi piacerebbe arbitrare un anno in Serie A? Sarebbe una bella esperienza, il vostro è un campionato difficile e dunque stimolante. Un pronostico su Italia-Inghilterra al Mondiale? Non so, magari vedrò la gara insieme al mio amico Rizzoli, un grandissimo arbitro, come i suoi colleghi: la scuola italiana è davvero di primissimo livello». Rizzoli sorride e ricambia: «Beh, quando uno pensa all’arbitro gli viene in mente Webb. Invidia per l’accoglienza che ha avuto a Firenze? No, mi è capitato anche a me quando ero più giovane. Poi per uno straniero è più semplice. Obiettivi? Penso a fare bene al Mondiale: con Stefani e Faverani (gli assistenti presenti con lui al raduno, ndr) formiamo una bella squadra. E comunque noi sosteniamo la nostra Nazionale. Ecco, l’obiettivo è ritornare a casa solo per colpa degli azzurri… ».
Linea dura contro isterici e violenti A Zurigo sono stati giorni intensi per i 17 fischietti prescelti di Europa, Asia e Oceania (a breve toccherà ai 16 di Africa e America). Test superati: svolti al coperto, nella pista cara a Bolt. Il Mondiale vuol dire regole e interpretazioni. E in più c’è il tema che sta a cuore a Fifa e Uefa: il rispetto. Gli arbitri saranno i custodi dello spettacolo e hanno un mandato preciso: stroncare ogni comportamento contrario al fair play. E quindi mano pesante sul gioco violento, simulazioni, proteste, liti e scene isteriche. Meglio saperlo vista la pessima abitudine italiana di contestare pure le rimesse. Insomma, il metro utilizzato da Orsato con Balotelli sarà quello brasiliano. Altre indicazioni: l’uso scomposto dei gomiti chiama l’espulsione; sul fuorigioco si attenderà fino all’ultimo prima di segnalarlo perché è sempre possibile la giocata sbagliata del difensore; puniti i movimenti non naturali sui falli di mano; avanti con la tripla sanzione (rigore, rosso e squalifica): portieri avvisati. E la moviola? Da queste parti non interessa, vietate persino le domande. La linea Fifa è nota: ok solo al gol fantasma. Infine la novità dello spray per marchiare la distanza delle barriere sulle punizioni. Utile: evita furbate.
Fonte:
Francesco Ceniti (inviato a Zurigo) per La Gazzetta dello Sport del 28/03/14, pag. 16