Uno spot per accendere i riflettori sull’importante tema della “violenza assistita” è quello fortemente voluto e scritto da Linea Rosa e che avrà come testimonial Nicola Rizzoli, originario di Mirandola, arbitro dell’incontro tra Germania e Argentina alla finale dei Mondiali di Calcio 2014. Lo spot, presentato quest’oggi in conferenza stampa, sarà diretto da Gerardo Lamattina, con la sceneggiatura di Monica Vodarich e con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna.
Alla conferenza, presieduta dall’assessore allo sport Guido Guerrieri, ha partecipato lo stesso arbitro Rizzoli, che si è dichiarato estremamente felice di poter sostenere Linea Rosa in un progetto “che può contribuire a piantare dei semi di consapevolezza sul tema della violenza di genere”, progetto a cui - ha sottolineato - ha detto “sì” senza esitare. “Purtroppo si sente parlare ancora troppo poco del tema della ‘violenza assistita’ – ha spiegato Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa – e non è ancora entrata nel linguaggio comune, ma dietro questa espressione c’è un concetto molto importante: si tratta dei bambini che assistono ad episodi di violenza familiare. Un’infanzia traumatizzata che porterà i maschi a diventare adulti violenti a loro volta e le femmine a cercare compagni e mariti che le maltrattano, non conoscendo altri modelli relazionali. L’obiettivo di questo spot è quello di stimolare la coscienza degli uomini e fare prevenzione affinché prendano consapevolezza dello sguardo dei bambini su di loro e cambino i loro comportamenti”. Le riprese dello spot, che sarà diffuso attraverso “campagne progresso” televisive, sale cinematografiche e internet, inizieranno quest’oggi e si terranno all’interno di una villetta a Classe. Sul set, oltre all’arbitro Rizzoli, che sarà un marito alle prese con la quotidianità, ci saranno due interpreti ravennati, che impersoneranno sua moglie e suo figlio. Direttore della fotografia del corto sarà Andrea Bernabini. “Il titolo dello spot, ‘Basta poco per cambiare’, è portatore di un messaggio molto importante – spiega la sceneggiatrice Monica Vodarich - Rizzoli, infatti, nel video ci mostrerà che il cambiamento parte da piccoli gesti quotidiani, che tutti possono fare. Le relazioni migliorano attraverso piccoli passi e i bambini si avvantaggiano di questo”. “Veicolare dei valori dalla base è un passo senza dubbio importante – spiega l’arbitro Rizzoli – il mondo del calcio ha perso molto da questo punto di vista ed è un momento in cui è fondamentale riguadagnare terreno per contrastare i fenomeni che già vediamo. Come arbitro posso dire di appartenere ad una categoria soggetta ad episodi di violenza. Sono centinaia gli arbitri che ogni anno ne sono vittime. Spesso noi dobbiamo prendere decisioni con pochi elementi a nostra disposizione: decisioni che ci espongono a critiche, nel migliore dei casi. Spesso bisogna avere le spalle larghe per sopportare”. La presentazione del progetto ha visto anche la partecipazione di Barbara Panizza, prima donna presidente dell’A.i.a. (associazione italiana arbitri) di Ravenna, fresca di nomina, di Michele Conti, attualmente responsabile del Beach Soccer nell’A.i.a nazionale, Andrea Sabatini, arbitro di serie A nel calcio a 5, Lanfranco Gualtieri, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Francesco Dari e Caterina Lacchini, rispettivamente presidente e vicepresidente del Lions Club Ravenna Dante Alighieri. Al termine dell’incontro, Alessandra Bagnara ha ricordato l’appuntamento del 10 ottobre, quando sarà proiettato al Cinema Mariani il cortometraggio “Prima che faccia buio”. Il lavoro parla di una di quelle donne che “non ce l’hanno fatta”, perché uccisa dal suo compagno violento appena uscito dal carcere. L’evento sarà realizzato con il contributo del Lions Club Ravenna Dante Alighieri. “Questo corto dimostra che nulla può arginare il fenomeno della violenza sulle donne se prima di tutto non cambia la coscienza sociale”, ha concluso la presidente Bagnara.
fonte: http://www.ravenna24ore.it/