Un giocatore musulmano festeggia il touchdown con una preghiera. L'arbitro lo punisce e la National Football League si ritrova a gestire un caso religioso-sportivo. Al centro della vicenda c'è Husain Abdullah, safety dei Kansas Chiefs. Il difensore è andato a segno nel match dominato per 41-14 contro i New England Patriots nel 'monday night' della quarta settimana della regular season. Abdullah, dopo aver intercettato il pallone lo ha riportato in td e ha festeggiato inginocchiandosi in preghiera. Il gesto non è piaciuto agli arbitri: 'flag', il fazzoletto giallo che segnala un'irregolarità, e penalità da 15 yard da applicare alla ripresa del gioco per condotta antisportiva. La regola numero 12 della NFL, alla sezione 3-articolo 1 prevede che "i giocatori non possono dare vita a celebrazioni o manifestazioni sul terreno di gioco". Il caso ha suscitato roventi polemiche e la Nfl ha preso posizione: l'esultanza del giocatore non era da sanzionare.
fonte: repubblica.it
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