da Luca Marelli il mer ott 22, 2014 9:58 am
Da questa intervista, viste, lette e valutate tutte le reazioni, esce benissimo (a livello umano) Gianluca, esce malissimo Nicchi (praticamente tutti hanno evidenziato l'erronea tempistica e le modalità discutibili), ne esce a pezzi l'AIA (che non è certo apparsa in grado di comunicare con l'esterno).
Mi dicono fonti certissime (tradotto: presenti in sede) che ieri Nicchi fosse letteralmente su tutte le furie con i mass media per le reazioni non esattamente in linea con le attese. Evidentemente si aspettava fiumi di lodi ma, prima o poi, dovrà fare i conti con la realtà: il pubblico che guarda le partite è differente dal pubblico che ascolta i suoi comizi.
Si aspettava applausi, ha ricevuto una marea di pernacchie.
Il prezzo da pagare per chi pensa di essere in grado di decidere tutto ma non si rende conto di essere inadeguato sotto taluni aspetti (ripeto: taluni aspetti, non tutti).
Il prezzo da pagare per chi crede di essere infallibile ma, appena mette la testa fuori dall'AIA, viene crivellato da critiche e contestazioni.
D'altronde sono anni che si avanti così, con un comitato nazionale che non serve a nulla se non a dire "sì" quando serve.
E dire che ci sarebbero mille strade per poter affrancare l'AIA dal silenzio e dall'immobilismo ma bisognerebbe anche cominciare a ragionare prima di agire d'istinto, discutere prima di decidere, confrontarsi prima di imporre. E, soprattutto, imparare che l'umiltà è un pregio e non una debolezza...