da bracco75 il gio nov 06, 2014 2:02 pm
Amici, sono anni che, ogni volta che c'è un match di calcio all'Olimpico, ci sono accoltellamenti e risse fuori e dentro lo stadio (le celebri "puncicate"); e, con l'omertoso silenzio di molti organi di stampa, iniziando da quel quotidiano che, al contrario, quando si tratta di massacrare gli arbitri che hanno - a suo dire - danneggiato la "magica" non esita a gridare allo scandalo, nulla cambia. Abbiamo un Presidente federale squalificato per razzismo (non per pizza e fichi" dall'UEFA e dalla FIFA. Abbiamo stadi fatiscenti, squadre zeppe di stranieri, episodi di violenza ogni domenica, treni e autobus devastati dai tifosi, forze dell'ordine insultate ed aggredite per una partita di pallone. Il calcio italiano è finito, e, perchè ricominci, andrebbe fatta tabula rasa. Ma non c'è la volontà di farlo, ci sono troppi interessi economici, sociali, politici, clientelari. Il fatto di Rocchi è emblematico ma non stupisce affatto. E' il sistema calcio (ed il sistema Paese) che non va.
Non è che ho paura di morire. Solo che non voglio esserci quando accadrà. W. Allen