Farina: «Troppo gioco violento. Ci aiutino gli allenatori»

[aladar]

Tu sei un genio!

In sostanza i giovani sono in maturazione e sbagliano, i vecchi devono dare di più per cui sbagliano: ammenochè nell'organico oltre agli under ed agli over non ci siano anche i gruppi, allora chi è che sta arbitrando bene?

Stefano Farina is the new Mara Maionchi! AHAHAHAHAHAHA

[gad]

Lele Mora secondo me ha ragione: Farina, dopo aver spiegato il perchè di qualche cartellino di troppo ha detto una caterva di ovvietà e ha fatto tutta una serie di considerazioni da scoperta dell'acqua calda.
Non trovo però nulla di cui stupirsi: che le condotte scorrette vadano sanzionate è di una banalità tale da non lasciare spazio a nessun altro commento oltre al .

Certo, poi ci saranno arbitri che vanno meglio e altri che vanno peggio; ma cosa avrebbe dovuto fare Farina? Andare a dire che A,B,C non sono capaci, D sta crescendo ed E è invece pronto per diventare internazionale? No; si è limitato a dire una verità che sta bene anche su un comunicato stampa: "prendiamo decisione coraggiose, a volte si sbaglia e ci sono sia giovani che vecchi che si impegnano".

[marblearch]

Le ovvietà sono per noi che siamo tecnici; per la platea di ignari di arbitri, arbitraggio e dinamiche arbitrale, saranno ovvietà ma sono concetti semplicemente assimilabili.
Poi Lele Mora è, come sempre, un piacere leggerlo per la sua intelligenza acuta e fervida, abbondantemente a mio avviso sopra soglia...ma a volte gli intellettuali, vivono nelle loro Torre d' Avorio non curandosi dei popolo, che mangia pane e cipolla.

[Observer]

Difatti, il solo commento che mi viene è: mi pare del tutto normale che un commissario tenda a dare un'impronta personale ai propri ragazzi.

In fondo tutti noi, a livello di OTS e fino a su su ... all'olimpo ... insegnamo quel che sappiamo, e sappiamo quel che fa parte del nostro patrimonio di esperienze.

Ovvio che un Arbitro come Stefano Farina, dotato di un grandissimo carattere, tenda a trasmetterlo ai propri ragazzi che, giocoforza, ne subiscono l'influenza.

Questo mi pare del tutto ovvio e, considerando le vette a cui è arrivato Farina ... anche auspicabile per i ragazzi della CAN-B.

Poi ... come sempre al mondo ... chi ha più filo tesserà più tela. Ma questo è nelle cose

[gadamer]

Il giochino di lele mora è gustosissimo e rivela un’abilità che non esito a definire “professionale”, uno schema in senso giornalistico-letterario e qui mi fermo.
Tuttavia non è sufficiente a rendere ragione obiettiva all’intervista, ai contenuti della stessa. Mi pare un pezzo più che dignitoso, considerando i destinatari come puntualizzato opportunamente marblearch.
Observer: è normale che un commissario tenda a dare un’impronta personale, ma non sempre ciò che è normale, umanamente parlando, va nella direzione migliore in prospettiva professionale.
Chi ha il compito di formare ha anche (se non soprattutto) il dovere di salvaguardare le peculiarità individuali e, quanto più comprende la misura in cui esse sono radicate e indefettibili e sono patrimonio del temperamento soggettivo, quindi da rispettare e accettarle come tali, tanto più farà un buon lavoro.
Detto semplificato in linguaggio meno contorto: non deve tendere a creare dei cloni.
L’impressione, rivedibile nei tempi necessari a costruirsi un giudizio motivato, è che Farina (personalmente mi vanno a genio i caratteracci e diffido dei cosiddetti buoni caratteri) non abbia ancora trovato l’equilibrio necessario fra formazione e costruzione di replicanti.

[12o uomo]

e giocatori che ingannano come quello che s’è tolto la scarpa da solo e l’ha buttata in area chiedendo il rigore…»

In quale partita ragazzi?