Intervista a Rosetti: «Che talenti i miei arbitri»

[BlueLord]

1.jpg

Il designatore:
«Gruppo giovane, di qualità: qualcuno in futuro dirigerà una grande finale»

«Il ricambio generazionale? Gli arbitri italiani sono da sempre al vertice. Ho un gruppo di giovani talenti: i nuovi Rizzoli usciranno da qui. E con un po’ fortuna ci sarà anche chi dirigerà una finale importante». Parola di Roberto Rosetti. Non uno qualunque: ha fischiato 190 gare in A, due Mondiali (2006 e 2010) e soprattutto l’ultimo atto dell’Europeo 2008. Dallo scorso luglio è il designatore della Lega Pro dopo la parentesi in Russia, dove ha gestito l’intero movimento. Un percorso che dovrebbe portarlo fino alla Serie A, magari insieme a molti dei ragazzi che sta allenando anche in questi giorni di festa nel raduno di Viareggio, dove conosceranno Pierluigi Collina.

Rosetti, senza l’esperienza a Mosca probabilmente ora starebbe scegliendo l’arbitro di Juve-Inter. Pentito?
«Perché mai. Lavorare a Mosca è servito per una crescita professionale. Lo rifarei ancora, ma tornare in Italia è stato bellissimo. Qualcuno ha parlato di una mia delusione per l’incarico alla Lega Pro. È vero il contrario: mi sono messo subito al lavoro perché ho una bella responsabilità. Ho un gruppo unito e ci sono molti margini di miglioramento. Buon segno».

Però la Serie A...
«Guardi, a quei livelli non si può tanto incidere. Voglio dire: in A ci sono arbitri fatti. Io mi confronto con ragazzi di 25 anni, i possibili Rizzoli del domani. È l’eta giusta per formarli. Poi spetta a loro: il vero salto di qualità è una questione di testa. Passa da qui la differenza tra un buon arbitro e chi arriverà al top. Più si sale e più bisogna gestire le difficoltà di una carriera sempre sul filo. Siamo dei funamboli con fischietto».

Si può fare un primo bilancio? In A e in B non sono mancate le polemiche, mentre da voi...
«Diciamolo sottovoce, ma è vero: sono soddisfatto. Gli errori ci saranno sempre, l’importante è ridurli».

Un torneo con tre gironi molto diversi: si passa da 100 spettatori a 12 mila. Cambia qualcosa per l’arbitro?
«Deve essere pronto a confrontarsi con le differenze ambientale. Non è un caso che nessuna squadra è stata diretta per due volte dallo stesso arbitro. La turnazione dà a tutti la possibilità di dimostrare il valore ed è anche la migliore garanzia di regolarità».

Il possibile ribaltone al vertice della Lega Pro può minare la vostra serenità?
«Abbiamo la massima autonomia, le vicende del palazzo non c’interessano. Diamo un servizio: cerchiamo di farlo al meglio».

Sta preparando gli arbitri top di domani: come la mettiamo con la tecnologia?
«Va bene per il gol non gol, sul resto il rischio confusione è alto. Molti episodi sono interpretabili e il replay spesso altera la percezione del campo. In A ci sono gli addizionali: meglio continuare su questa strada».

Era in pole per la finale Mondiale 2010, persa per un netto gol in fuorigioco dato all’Argentina. Non le avrebbe fatto comodo la moviola in campo?
«Bastavano gli addizionali: la loro presenza avrebbe liberato da altri compiti il mio assistente. E quel fuorigioco lo avrebbe segnalato...».

Fonte:
Francesco Ceniti per La Gazzetta dello Sport del 03/01/15, pag. 19

[Luca Marelli]

Qualcuno mi fa comprendere per quale motivo gli addizionali avrebbero evitato questo errore?
Minuto 4.50 circa

[gad]

Per me è una risposta che lascia il tempo che trova ad una domanda fortemente tendenziosa: giornalista che vuole farmi dire una cosa e io tiro l'acqua verso un mulino completamente diverso.

[gadamer]

Già, la Stele di Rosetti.

[BlueLord]

Qualcuno mi fa comprendere per quale motivo gli addizionali avrebbero evitato questo errore?
Minuto 4.50 circa

Interpretando le parole di Rosetti alla lettera, Ayroldi si sarebbe perso il fuorigioco perché oltre a quello stava "controllando qualcos'altro". Senza tale necessità, secondo Rosetti, Ayroldi si sarebbe potuto focalizzare solo sul fuorigioco e non se lo sarebbe perso. Comunque anche per me riesce capire difficile a cosa si potesse riferire dicendo questo, potrebbe essere solo una dichiarazione per fare da spot agli addizionali, ricordiamo che lui è anche osservatore UEFA quindi sposa appieno tale scelta.
Molto bella invece la risposta riguardo i ragazzi da formare in CAN PRO, se paragonati alla CAN A dove bene o male tutti gli elementi dovrebbero essere già al culmine del loro rendimento. Questo è vero, sicuramente i CAN PRO hanno molto da imparare rispetto ai CAN A,ma non è detto che i CAN A non possano / debbano apprendere più nulla.
Poi c'è sicuramente il prestigio, ma quelòlo, se fai un ottimo lavoro e mandi talenti sia in B che in A ti viene riconosciuto a posteriori.

[Luca Marelli]

Lo dico chiaramente: Rosetti è una persona strepitosa, sempre disponibilissimo, sempre pronto a dare consigli a chi glieli chiedi, non nego che era l'arbitro/uomo che più rispettavo nel gruppo CAN.
Però questa intervista mi ha lasciato un senso di "incompiuta".

[homer]

Curiosita: quanti anni ha l'arbitro più giovane della CAN PRO?

[arancione]

L'addizionale avrebbe fatto in tempo a fare una telefonata a casa e farsi dire come erano andate le cose... e scherzo, ma solo fino a un certo punto (Materazzi-Zidane docet)

[ccni17]

Rosetti avrebbe voluto allora gli addizionali perché è l'unica possibilità per continuare a giustificare un errore che fu pacchiano ed ingiustificabile. A distanza di anni meglio si farebbe a chiedere scusa e basta. Il gruppo Can Pro è buono, ma certamente più per merito di chi glielo ha "ceduto" che per il suo lavoro di tre mesi. Rosetti è sicuramente una persona straordinaria, peccato che non si candidi ...

[superpes]

Rosetti è davvero un grandissimo uomo, oltre che arbitro. Quell'errore del gol in fuorigioco ha pesato davvero tanto e sono state fatte le polemiche all'epoca dei fatti, per me è stupido chiedere ancora di quell'errore, come se la sua carriera fosse incentrata solo su quello, se si parla di Can Pro non si dovrebbe passare ad altro...Ha fatto bene Roberto ad aggirare la domanda e a valorizzare gli addizionali, come d'altronde fanno sempre i vertici UEFA e AIA, è logico che la pressione sarebbe stata minore, ma non credo che sarebbe cambiato qualcosa nel gol... Ormai è accaduto e anche da molto, inutile rammentarlo sempre...