pized85 ha scritto:Luca Marelli ha scritto:Scambi su base regionale, talmente semplice da essere quasi banale.
Purtroppo la banalità si scontra con la necessità di mantenere poltrone ed arbitri nazionali (che rendono felici le sezioni).
Cioè? Scusa, ma non capisco cosa intendi, cosa vuol dire su base regionale? Cosa cambierebbe?
Ti faccio l'esempio della Lombardia.
NON CI SONO 10/12 arbitri dell'Eccellenza pronti per le categorie nazionali. Ciò significa che 180/200 gare all'anno di Promozione/Eccellenza di altre regioni (spesso di Piemonte, Veneto, Liguria ed Emilia Nord) vengono sottratte alla crescita dei ragazzi regionali.
Il risultato è che, alla CAI, si percorre il percorso che dovrebbe essere del CRA dato che TUTTE le gare importanti vengono assegnate alla CAI.
Cosa accade, dunque?
Accade che arbitri NON formati da gare di livello in regione devono affrontare gare di livello in altre regioni, in contesti completamente differenti.
Il salto è enorme per non dire eccessivo dato che, nelle categorie regionali di alcune realtà, troveranno ambienti che NON incontreranno MAI PIU'. Affrontare queste realtà non serve ad un accidente, serve molto più una crescita graduale.
In sostanza: gran parte dei ragazzi che transitano dalle Regioni alla CAI marciscono in questa NON categoria (dato che non esiste il campionato nazionale scambi) e, in ogni caso, hanno una crescita casuale dovuta più alle personali capacità che alla reale difficoltà delle gare.
Un lombardo che si trova in mezzo ad un campo della Sila cosa vuoi che impari? Ad aver paura? A sopportare un clima differente?
In una regione come la Lombardia ci sono 3, 4 magari 5 ragazzi che sono pronti ad affrontare un campionato differente. Allora si limitano gli scambi da normali ad occasionali, con un programma che preveda arbitri ED ASSISTENTI di regioni vicine impegnati in gare in altra realtà ma non eccessivamente differente.
Un esempio: in Lombardia c'è uno scontro al vertice e lo stesso accade in Emilia. Bene, l'intera terna viene scambiata. Risultati: prime esperienze fuori regioni, trasferte CON gli assistenti (che non sono e non devono essere l'ultima ruota del carro), spese contenute, osservatori regionali. Talmente banale da non essere comprensibile.
Perchè, poi, parliamoci chiaro: non penserete che faccia piacere ai designatori dover cedere le proprie migliori gare, vero? Così capitava, quando ero al CRA, che cedevamo alla CAI delle emerite schifezze di partite. E nessuno, dico nessuno, ha mai sollevato il telefono per lamentarsi delle gare cedute alla CAI. Il motivo? Semplice, non crederete che controllino le classifiche del girone B della Promozione abruzzese, vero?
Poche gare, formative ed organizzate in modo tale che l'intera terna ed anche l'osservatore regionale possa avere un primo contatto con l'interregionalità. A che servono 14 gare inutili e 4 gare importanti? A che serve mandare un ragazzo lombardo sulla Sila senza che abbia la minima possibilità di conoscere calciatori, ambiente, gioco, precedenti? Certo, magari si prenderà una strizza tale da poterla raccontare (come nel mio caso, quando un dirigente appoggiò con assoluta naturalezza una pistola sulla scrivania) ma, nella sostanza, non servono a nulla dal punto di vista tecnico, comportamentale, disciplinare.
Oltre al fatto che troppo spesso vengono promossi ragazzi che avrebbero bisogno di tanta, tanta esperienza in più nel proprio ambiente.
Oltre a ciò dobbiamo pensare seriamente al fatto che i gironi di serie D sono, ormai, completamente regionalizzati: difficile che facciano parte dello stesso girone squadre di tre o più regioni (tranne rarissime eccezioni).
Sono sempre stato dell'idea che troppe categorie siano controproducenti.
E, poi, parliamoci chiaro: si vuole ringiovanire a tutti i costi e poi si inserisce una categoria deputata alla direzione di gare che non esistono ma che bisogna pescare qua e là nelle varie realtà regionali.
Infine, Observer, tu dici che gli Scambi siano fondamentali: onestamente, vista la qualità scadente (per essere buono) degli arbitri dalla CAN B in giù, mi riesce complesso capire il motivo per cui la CAI sia fondamentale...