Arbitro aggredito e partita sospesa a Travacò. La semifinale play off promozione di Terza categoria tra l’Audax e il Real Vidigulfo è terminata al 13’ del secondo tempo. Il 22enne Carlo Mulattieri della sezione Aia di Voghera sino a quel momento aveva diretto bene una gara tirata, ma non cattiva, tanto che c’erano stati solo due ammoniti, uno per parte. Il punteggio era 1–1, al primo gol di Pè al 39’ aveva risposto al 12’ Rossi in semirovesciata su una uscita avventata di Calvi. Qualche dubbio sulla regolarità, ma nulla di trascendentale. A quel punto, però i giocatori del Vidigulfo si stringono minacciosi attorno all’arbitro che ammonisce Fabio Zucca, il più agitato. Maliq Xhelaj, attaccante del Real Vidigulfo si lancia contro la rete che separa il pubblico dal campo e indica un gruppo di spettatori. Intanto in mezzo al campo il parapiglia attorno a Mulattieri continua, volano parole grosse e pare anche qualche minaccia. L’arbitro estrae ancora il giallo cui fa seguito il rosso per Zucca.
La panchina del Vidigulfo entra in campo, per cercare di riportare la calma, perché intanto la tensione tra giocatori e pubblico continua, anche se nessuno si mette le mani addosso. A terra nella propria area resta un giocatore del Vidigulfo e Mulattieri si avvicina per constatare le sue condizioni. L’arbitro si gira e vedendo quello che sta accadendo a bordo campo decide di sospendere la partita. Alla sua decisione si scatena l’inferno. Una borraccia sorvola la testa dell’arbitro che appare sorpreso dal gesto, ma non fa neppure in tempo a rendersene conto che viene aggredito da Zucca, che lo colpisce, c’è chi dice con l’avambraccio e chi con un pugno. Fatto sta che Mulattieri crolla a terra. L’arbitro viene subito soccorso, rimane a terra qualche minuto, poi cerca di rialzarsi ma crolla di nuovo. Nel frattempo arrivano i carabinieri ma il pubblico si è calmato: i militari si limitano a prendere le generalità del giocatore responsabile dell’aggressione. Mulattieri viene caricato sull’ambulanza e portato al pronto soccorso del San Matteo.
Un epilogo giudicato «inaccettabile, odioso, intollerabile, che nulla a che fare con il calcio e che rovina quando di buono si sta facendo a livello di movimento calcistico pavese», da Roberto Del Bo, che appena saputo dell’aggressione si è precipitato prima al campo di Travacò e poi al policlinico per accertarsi delle condizioni del 22enne fischietto oltrepadano. «Fermi restando i provvedimenti di giustizia sportiva che verranno valutati dal giudice sportivo – aggiunge Del Bo – Quello di cui prendiamo atto è una partita di play off di Terza categoria tristemente interrotta per un grave atto di violenza». (m.sc. - e.v.)
fonte: la provincia pavese