da LeaderSheep il mar lug 21, 2015 4:08 pm
Beh, c'era un tempo in cui si diceva che un arbitro (e, a maggior ragione, un dirigente arbitrale) dovesse essere come la moglie di Cesare e cioè "al di sopra di ogni sospetto". Ma forse erano altri tempi...
E' ovvio che una volta scontata la propria sanzione, se non vi è una diversa preclusione regolamentare, l'associato può tornare a ricoprire eventuali incarichi, ma si può ragionare dell'opportunità che la scelta soprattutto per un ruolo apicale, tecnico o associativo, ricada proprio su chi, ad esempio, si è reso protagonista di comportamenti che, per la notorietà dei fatti, abbiano recato pregiudizio al buon nome ed all’immagine dell’AIA.
D'altronde trattandosi di nomine "intuitu personae" c'è sempre la possibilità di fare le valutazioni sull'affidabilità del nominando, sotto OGNI aspetto.
Senza alcun riferimento a situazioni o nomi reali o prima citati, quanti affiderebbero la propria autovettura ad una persona che ha avuto diversi incidenti stradali, per propria imprudenza, e quanti a chi non è mai incorso in infrazioni al codice della strada?