AssistantRef ha scritto:L'AIA ha cercato e sta cercando di puntare di più sui giovani (vedasi abbassamento dell'età per le promozioni e anni di permanenza negli organici oramai generalizzato nelle ultime tre revisioni delle NFOT, fatta eccezione la CAN B entrante), salvo accorgersi che la forzatura di questo meccanismo, perlomeno nell'ambito dei campionati italiani che hanno un tasso di difficoltà superiore alla media europea vista la pressione ambientale, può generare un livellamento verso il basso della qualità.
Ciò detto, non credo che l'idea di mandare al mondiale o all'europeo un arbitro di 42 anni, rispetto a chi vi porterà un arbitro di 30, possa turbare più di tanto, visto che l'importante è continuare a mandare arbitri nelle fasi finali di mondiali, europei e nelle sfide più delicate delle varie coppe europee, cosa che sta riuscendo bene per i nostri portacolori.
Sono d'accordo con te, alla fine non stiamo parlando di atleti che danno il loro meglio dai 25 ai 30 anni ma di uomini maturi in grado di fornire grandi prestazioni atletiche parallele a grandissime prestazioni arbitrali.
Il problema lo hai centrato in pieno riguardo le difficoltà ambientali dei nostri campionati, non so se un ragazzo di 23/24 anni possa arbitrare in Lega Pro come magari fanno altri colleghi europei in terza divisione.