CSI: Arbitro salva la vita ad un calciatore.

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Infarto sul campo di Alba, il calciatore abbraccia l’arbitro: "Grazie, mi hai salvato la vita"
Pietro Temperini esce dal coma e accoglie l’uomo che gli ha fatto il massaggio cardiaco. Fabrizio Di Domenico: "Un’emozione grandissima, ma non chiamatemi eroe"

TERAMO. C’è qualcosa di unico in un’immagine che riesce a fermare il tempo, a materializzare un luogo, qualcuno, una situazione in tutta la sua singolarità. A toccarci e a cambiarci nel profondo, come fanno tutte le cose vere. E’ l’abbraccio di Pietro e Fabrizio in ospedale: Pietro Temperini, 38 anni, di Alba, è il giocatore colpito da un infarto su un campo di calcio, Fabrizio Di Domenico, 52 anni, è l’arbitro che per 12 minuti gli ha fatto il massaggio cardiaco in attesa del defibrillatore. Perchè c’è sempre un bivio, la frazione di un secondo per decidere un destino. Quello di Pietro è stato incontrare su un campo di calcio un arbitro volontario della Croce Rossa.
Ed è in quel «Tu mi hai salvato la vita» che si perde tra le lacrime di un abbraccio il senso di un incontro voluto e cercato dopo l’uscita dal coma. Perchè è stato Pietro che, sul suo profilo Facebook scrive «Grazie a tutti, va meglio», a chiedere di incontrare Fabrizio. Che da 26 anni fa l’arbitro, da 21 il volontario della Croce Rossa e che non vuol sentire parlare di eroi. «Perchè gli eroi sono altri», dice, «io ho fatto quello che, nelle mie condizioni, avrebbero fatto tutti».

Ma Fabrizio, che nella vita fa il carrellista in un’azienda di Roseto dove vive con moglie e figlia, è l’eroe quotidiano che incrociamo sulla nostra strada: quello che tra lavoro, bollette, famiglia e ritmi sempre più frenetici sceglie di trovare il tempo anche per gli altri. «Perchè non siamo mai soli», ti dice mentre racconta quello che è successo sabato pomeriggio su quel campo di Favale in cui stava arbitrando una partita del campionato provinciale Csi tra il Santacroce di Civitella e il New Team di Villa Fiore. «Il secondo tempo era iniziato da poco», racconta Di Domenico, «io stavo seguendo un’azione di gioco quando mi sono accorto che il giocatore che stava a breve distanza da me si è accasciato a terra. Ho fischiato e ho subito capito che era qualcosa di più grave di un semplice malore. Così l’abbiamo messo nella posizione giusta per il massaggio cardiaco che ho subito iniziato a fare mentre un giocatore della New Team continuava a fare la respirazione bocca a bocca. L’ho massaggiato per 13 minuti fino a quando non sono arrivate le ambulanze giunte davvero in pochissimo tempo sul campo con gli operatori del 118 che sono stati professionali e veloci come sono sempre. Io mi sono spostato e immediatamente è iniziata la defibrillazione: appena la macchinaè stata sistemata ha indicato la necessità di defibrillare e ci sono state tre scariche, una dietro l’altra. Poi, una volta stabilizzato, Pietro è stato caricato su un’ambulanza e portato in ospedale».
Ma il salvataggio di sabato non è il primo di Fabrizio. E’ già successo qualche anno fa su un campo di Roseto. Racconta l’arbitro: «Era una finale provinciale Uisp, due giovani si scontrarono durante un contrasto di gioco. Uno dei due ebbe la peggio: cadde a terra con la bocca serrata e la lingua che gli era scesa all’indietro. Rischiava di morire. Lo soccorsi insieme al guardalinee Pasquale D’Agostino che nella vita fa l’infermiere». Perchè basta sempre la frazione di un secondo per decidere un destino. Anche se Fabrizio alle coincidenze non ci crede e, da volontario della Croce Rossa, invita tutti a fare un corso. «Perchè saper fare un massaggio cardiaco può salvare una vita» ti dice mentre stringe forte il ricordo di quello che è successo qualche ora prima: l’incontro con Pietro. «La vita è fatta sempre di emozioni», dice, «e quella che è provato di fronte al sorriso di questo ragazzo e della sua famiglia non la dimenticherò mai. Le lacrime? Abbiamo pianto tutti, e quando Pietro mi ha detto che se oggi è vivo lo deve a me mi sono davvero emozionato moltissimo». E quella foto di Pietro e Fabrizio racconta più di tante parole.

Fonte:
ilcentro.gelocal.it

[Roberto Monti]

Complimenti collega. Sei un GRANDE.

[feref]

Che bello leggere queste notizie! Complimenti al collega