Incredibile episodio quello avvenuto nel campionato Juniores Lombardia, dove il Giudice Sportivo ha ordinato la ripetizione del match tra lo Sporting Landriano ed il Locate perché l'arbitro ha effettuato il classico "riconoscimento" pre-partita di uno dei giovani calciatori via Whatsapp. Curioso ma vero: uno dei campioncini in erba della squadra ospite aveva dimenticato a casa il documento di identità necessario per il riconoscimento, e per risolvere la questione se lo era fatto mandare via Whatsapp sul proprio cellulare. Per l'arbitro è bastato, anche se poi il documento originale è arrivato nell'intervallo.
Non è stato dello stesso parere il Giudice Sportivo che, su segnalazione della squadra avversaria, ha accolto il ricorso ed ordinato la ripetizione della partita. "La norma, in modo esplicito e categorico, dispone che prima di ammettere nel recinto di gioco i calciatori", si legge nel lungo comunicato stampa diffuso dal Comitato Regionale della Lombardia, "il direttore di gara debba procedere alla loro identificazione ed a tal fine è altrettanto categorico nel disporre che oltre alla conoscenza personale del direttore di gara un calciatore può essere identificato solamente attraverso documento di riconoscimento ufficiale rilasciato dalle Autorità competenti, una fotografia autenticata dal Comune di residenza o da altra Autorità all'uopo legittimata o da un Notaio, apposite tessere eventualmente rilasciate dalle Leghe, dal SGS e dai Comitati". E pertanto, conclude il Giudice Sportivo, "il calciatore prima dell'inizio della gara non era in possesso di documento ufficiale valido ovvero di foto autenticata o di tessera federale quindi è stato ammesso indebitamente sul terreno di gioco per tutta la durata del primo tempo essendo possibile il suo impiego in gara (magari come calciatore ritardatario) solo dopo il formale riconoscimento".
E così, seppur per un mero "errore tecnico" dell'arbitro, la gara si dovrà ripetere. Viene alla mente l'episodio dell'arbitro che fischiò cinque minuti prima la fine di un match dei Giovanissimi Provinciali sul punteggio di 31-0, ed anche in quel caso arrivò la ripetizione del match. Colpa, anche, di un regolamento forse ancora troppo all'antica rispetto allo sviluppo della tecnologia e soprattutto del buon senso.
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