da bracco75 il gio lug 14, 2016 11:31 am
Ma sai, la tv c'era anche allora, ed anzi forse le partite erano vivisezionate ancor di più (perchè oggi c'è molta disaffezione anche del tifoso, difficilmente si passa tutta una giornata a sciropparsi cento trasmissioni), anche se ovviamente la tecnologia dell'oggi fa cogliere sfumature che prima non coglievi. Ma il mio discorso è un altro: chi dirige tecnicamente la Can ha un compito "educativo" e "formativo": assicurarsi che un movimento cresca in modo, auspicabilmente, uniforme e che tutti abbiano le stesse opportunità di poter ambire al massimo. Tra i tanti proclami di Nicchi (la cui presidenza, a mio modo di vedere, si presta ad un giudizio fatto di negatività, ma anche di innegabili positività) non c'è mai stato quello di zittire le proteste dei club più titolati, tutelando il diritto/dovere di Messina o di chi per lui di poter accompagnare il movimento arbitrale in questo - necessario - percorso di crescita. Ecco, mi piacerebbe che la prima esternazione della stagione fosse proprio questa: care Juve, cari Milan, care Inter, caro Napoli, da quest'anno la musica cambia. I vostri multimilionari calciatori vedranno un bel cartellino colorato di rosso quando abbandoneranno la strada dell'educazione e del civile confronto ed imboccheranno quella del vituperio e della protesta inurbana, sappiatelo subito, oggi, prima che inizi il campionato. E se a novembre Pairetto, o Maresca, o Gavillucci, avranno dimostrato di essere arbitri con la A maiuscola, ve li manderemo spesso e volentieri, anche nei big match. Ecco, questo è il mio sogno.
Non è che ho paura di morire. Solo che non voglio esserci quando accadrà. W. Allen