rimini rimini ha scritto:Quello di capo del SIN non è un ruolo marginale, e visto il rapporto fiduciario che deve essere instaurato con la dirigenza, è normale che all'atto della riconferma gli è stato chiesto quali fossero le sue intenzioni in merito ad una sua paventata candidatura. Domanda alla quale lo stesso ha risposto con ampie rassicurazioni, negando tutto. Spero chiarirà tutto in assemblea.
D'altronde basta leggere il programma del Polci, laddove parla di riformulare il SIN affidandone la direzione ad un Componente del C.N., per capire qual'è l'arma in mano alla struttura di controllo.
la nomina del capo del SIN, nella gerarchia AIA ... è assimilata per importanza a quella di un componente del Comitato Nazionale.
Va bene la partigianeria ... ma non sconfiniamo nell'inesatto please.
La nomina di responsabile del SIN (o di Vice, o di componente) ha un peso politico importantissimo. Fondamentale. A prescindere dal fatto che tu sia o sia stato un magistrato amministrativo di manica larga, o inflessibile ... sei il tenutario di tutti i più reconditi segreti dell'associazione.
Vedi le spese di tutti. Dal presidente AIA all'ultima Sezione di periferia.
Ed in ogni caso, è una nomina che richiede doti morali elevate. E competenza.
Punto!