Rodomonti:"Mi hanno fatto venire il tumore" da "la Repubblica"
Escono allo scoperto. Uno dopo l'altro. Gli arbitri coinvolti, a torto o a ragione, in Calciopoli non ci stanno. Il primo fu Massimo De Santis, spazzato via dall'uragano: ci rimise anche il Mondiale 2006. Farà cause a tutti, anche a chi lo ha spiato per lungo tempo, una bruttissima vicenda. Poi Paparesta e Bertini che hanno parlato in questi giorni, tramite avvocato o di persona. L'Aia e la Figc si stanno preparando a sostenere le (eventuali) citazioni in giudizio. Ha parlato anche, con l'agenzia Italpress, Pasquale Rodomonti: già arbitro internazionale, vive infatti con un tumore, linfoma di Hodgkin, che combatte con grande forza. Rodomonti, classe '61, di Teramo, si è sfogato : "Abbassamento del sistema immunitario, così diceva la diagnosi. Un maresciallo aveva trascritto male le intercettazioni, sostituendo il mio nome a un altro.... No adesso non lo dico, lo dirò se sarà necessario. Sta di fatto che mi stanno ammazzando. Io con lo scandalo di Calciopoli non c'entro nulla". E ha aggiunto: "Non ho fatto niente di cui pentirmi, solo qualche gol annullato a volte per errore mio, altre con la collaborazione del guardalinee come in quell'Udinese-Juventus 2-1 del febbraio 2005. Non chiamavo nessuno, io, nè avevo tessere telefoniche esotiche... Mi son sempre fatto i fatti miei e anche oggi non ho nessuno da attaccare, neanche i marescialli del copia-incolla che mi hanno distrutto la vita. Ah, sì, una telefonata l'ho fatta, a Meani, l'addetto agli arbitri del Milan, una vecchia conoscenza, ma non per chiedere favori: si parlava di una mia decisione nella partita col Brescia, giudicata esatta dagli esperti. E si è fatto dell'umorismo perché lui mi ha visto un po' stempiato e mi consigliava l'esperto di trapianti di capelli di Berlusconi... Beh, adesso non c'è trapianto che tenga". Parole amare. Rodomonti è indagato a Napoli per frode sportiva (il 3 ottobre saprà se verrà rinviato a giudizio) e ha smesso di arbitrare.