Busacca: "VAR arma contro i furbi, mai più falli nascosti"

Tutto ciò che fa discutere sul mondo arbitrale

Busacca: "VAR arma contro i furbi, mai più falli nascosti"

Messaggioda BlueLord il ven gen 13, 2017 11:36 am

«Per favore, non dimentichiamo che la Var non è la tecnologia sul gol fantasma, non è un bip: è sempre l’uomo che ha l’ultima parola. E quindi può sbagliare, come un grande attaccante può fallire a porta vuota. Soltanto l’arbitro deve essere infallibile? E poi sarà quasi più importante per un’altra cosa: come arma di dissuasione. Non avremo più falli “nascosti” e comportamenti disonesti, perché il video li smaschererà subito». Massimo Busacca, capo degli arbitri Fifa, parla di Var, «ma forse è meglio dire moviola come fa Infantino, è più semplice per tutti». La grande scommessa dell’arbitraggio del futuro: far convivere l’uomo e il chip. Le sperimentazioni sono partite, al Mondiale per club in Giappone c’è stato qualche stop, «ma alla fine il risultato è stato giusto. Ed è questo che conta. I test servono per sbagliare».

Il Mondiale in Giappone ha detto che non tutto è ancora perfetto.
«E come potrebbe? Abbiamo appena cominciato. Ricorda quando il calcio chiedeva la tecnologia? C’erano in effetti situazioni gravi. Abbiamo risposto, commetteremo errori per poi sbagliare il meno possibile quando andremo a regime. Se invece, alla fine dei test, tutti diranno che “questo non è calcio”, allora sarà il caso di non proseguire. Ma prima dobbiamo capire».

Sbagliare di meno,m ha detto. Quindi si sbaglierà.
«Se qualcuno pensa che non ci saranno più errori, non ha capito. La moviola deve servire per i “clear mistake”, gli errori gravi, diciamo anche clamorosi: un grande arbitro, al monitor, non può non vederli, e non può aver bisogno di cinque video a partita, altrimenti ha sbagliato mestiere. Oltretutto per il protocollo i casi sono solo quattro (gol, rigore, espulsione, scambio identità, ndr). E poi il calcio è fatto di tante situazioni durante i 90’ e per questo sarà forse più utile».

In che senso?
«La moviola sarà la più potente arma di dissuasione per tutto il campo, più degli arbitri di porta. Ha presente quante scorrettezze, trattenute, simulazioni ci sono? Spesso impunite. Ma se i giocatori sanno che i gesti sono ripresi e sanzionati non li commetteranno più né protesteranno. Il gioco guadagnerà in fluidità».

Ma non ci vuole troppo tempo per una decisione al video?
«Diciamo che ci vogliono 7 secondi per telecamera e, se i primi due replay non basteranno, arriveremo a 21. Mettiamo anche 25. Ci si dimentica che il tempo reale di una partita è 57 minuti su 90, se va bene. Anche per proteste eccetera. Ebbene, perderemo forse 25 secondi e guadagneremo 2 minuti. Un falso problema».

I problemi sono altri?
«Certo. Uno è la comunicazione. In Giappone la decisione sul gol di Ronaldo è arrivata dopo 45 secondi: un microfono aperto ha confuso le comunicazioni tra tecnico, guardalinee e arbitro. Ma questo si risolve. Quello che conta è che alla fine sia stata corretta, che il guardalinee abbia atteso la fine dell’azione: se avesse alzato la bandierina prima avrebbe impedito un gol valido. Bene poi che gli arbitri video, che devono essere grandi arbitri, stiano fuori: il tifo potrebbe influenzarli. Ma devono essere in clima partita, in tuta, non in giacca e cravatta: devono “vivere” il match come fossero lì, come arbitri di porta con un video».

Quante volte l’arbitro può andare a vedere il video?
«Poche. Devono essere pochissime. L’investimento va fatto ancora sulla formazione, solo il 20% alla tecnologia. Sennò saremo portati a non prepararci più, tanto penseremo che il computer ci toglierà dai guai. E sarà finita».

La sfida sarà abituare l’arbitro al rapporto con la tecnologia.
«Importante è il principio del “wait and see”, cioè del “lascia giocare”: alzare prima la bandierina, o fischiare, potrebbe impedire anche un gol valido. Ma nell’emozione della gara il fischio può scappare, la bandierina alzarsi. Comunque i guardalinee sono già dei robot. Potrebbe essere utile anche un assistente davanti al video: è più abituato sui fuorigioco. Sperando che si possa semplificare la regola».

Come? C’era una vecchia idea di una linea di 18/20 metri dal fondo, entro la quale resterebbe il fuorigioco, semplificando il movimento del guardalinee…
«Perché no? Bella idea, ma da proporre a giocatori e tecnici: per capire se possono andar bene squadre più lunghe».

L’arbitro può fermare la partita per un caso sospetto. Non potrebbe essere un giocatore a chiedere il «challenge»? In fondo è il protagonista dell’azione…
«Se n’era parlato all’inizio, ma il protocollo non lo prevede».

Ma non potreste aggiungerlo?
«Può essere un’idea. In fase di sperimentazione avremo risultati positivi e cose da migliorare come in Giappone. In caso se ne parlerà al Board».

Ma la Var aiuta l’arbitro o no?
«Certo: una delle cose peggiori per l’arbitro è portarsi appresso il dubbio per tutta la partita. Come ha detto Infantino, oggi con la tv tutti sanno tutto in pochi secondi, tranne l’unico che dovrebbe: l’arbitro. Quindi meglio che vada al monitor. Ma, ripeto, nei casi da interpretare. Non quando tutto è lampante».

A Russia ‘18 avremo la moviola?
«Stiamo lavorando per questo. E dovremo intensificare: meno amichevoli, perché lì il cuore non batte forte, e più gare ufficiali. Con decisioni influenti sulla partita. I test “offline” sono utili per i dati, ma non sono vere scelte arbitrali. Servono però: sento spesso Roberto (Rosetti, ndr), che dirige l’esperimento in Italia, e Pierluigi (Collina, ndr)».

Test in campo: dove mettiamo il monitor?
«Cercheremo il posto giusto: in Giappone puoi piazzarlo in curva, dove i tifosi non creano problemi, ma altrove non è così. Credo in mezzo alle panchine, ma protetto».

Al Board si parlerà d’altro?
«Fuorigioco, fallo di mano: i temi d’attualità. Stiamo cercando di capire come semplificare la vita agli assistenti robot, magari riconoscendo una tolleranza di centimetri. sul campo impossibili da vedere. E trovando uniformità sui falli di mano».

Fonte:
Fabio Licari per La Gazzetta dello Sport del 13/01/17, pag. 16
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Re: Busacca: "VAR arma contro i furbi, mai più falli nascost

Messaggioda bracco75 il ven gen 13, 2017 12:24 pm

BlueLord ha scritto: Abbiamo risposto, commetteremo errori per poi sbagliare il meno possibile quando andremo a regime. Se invece, alla fine dei test, tutti diranno che “questo non è calcio”, allora sarà il caso di non proseguire. Ma prima dobbiamo capire».




Ecco appunto: questo non è calcio.
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Re: Busacca: "VAR arma contro i furbi, mai più falli nascost

Messaggioda divisarossa il ven gen 13, 2017 4:14 pm

quindi l'assistente quando deve alzare la bandierina in casi di azione evidentemente da gol?
Mai? :lol: :lol: :lol:
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