Marco Van Basten alla Fifa ha la delega per l’innovazione tecnologica. Non un ruolo di facciata: l’ex attaccante si è messo al lavoro con entusiasmo e durante la settimana si divide tra l’Olanda (è vice c.t.) e la Svizzera.
La moviola in campo è ormai realtà, ma qualche campione come Zidane ha detto di non gradirla. Lei che dice?
«Non si può trasformare il campo di calcio in un tribunale, discutere su ogni fischio dell’arbitro. La moviola, però, è utilissima per evitare gli errori chiari: rigori, gol in fuorigioco, espulsioni. Nel 2017 la tecnologia deve essere utilizzata, senza esagerare. Che resti un minimo di discussione non è un male».
Si stanno sperimentando due modelli di moviola: l’arbitro si fida di quello che gli suggerisce il collega oppure va a rivedere l’azione dubbia. Lei quale preferisce?
«Il primo esempio, nel secondo si perde troppo tempo. Certo, la squadra arbitrale deve essere affiatata e ai monitor bisogna piazzare fischietti di primissimo livello. Basterebbe non mandare in pensione quelli considerati avanti negli anni per scendere in campo».
Si parla d’intervenire su alcune regole base per rendere meno complicata l’introduzione della moviola, tipo sul fuorigioco.
«Beh, ho un’idea molto estrema: abolire l’offside. Ma è una mia opinione e credo resti tale. Certo, le gare sarebbero più spettacolari. Restando alle cose possibili, lavoreremo per ottimizzare questa regola e altre, penso ai falli di mano e alle trattenute, insieme con i vertici arbitrali. Tutte le proposte di modifica vanno comunque discusse in sede Ifab».
Oltre alla Var, come si possono aiutare gli arbitri?
«Non vogliamo più vedere le scende da far west con tutti i giocatori che circondano il direttore di gara dopo un provvedimento contrario. E’ una brutta immagine soprattutto per i ragazzi che guardano la tv. Dovrebbe essere sempre il capitano a parlare con l’arbitro, e in modo rispettoso. Come facevano Baresi o Maldini. Ecco perché pensiamo a delle sanzioni, come un giallo, per chi non rispetta queste regole».
Altre priorità?
«Per abolire il pari ai Mondiali nella fase a gironi introdurrei gli shoot out: 5 azioni con il giocatore che parte dai 25 metri e ha otto secondi per far gol. E poi aumentare il gioco effettivo, ora si perde troppo tempo. Bisogna combattere la tendenza, introdurre punizioni e ammonizioni per chi finge un infortunio, ci mette una vita per una sostituzione oppure prende il pallone in area su una rimessa dal fondo sapendo che non rischia nulla».
E sul gioco violento?
«La moviola serve anche come deterrente. Poi ci sono i difensori furbi, quelli che ti fermano senza falli cattivi. Da giocatore pensavo che occorresse introdurre un tetto alle scorrettezze come nel basket. Chi supera il tetto, lascia il posto a un compagno. Ho cambiato idea, non credo sia possibile. Ma si può studiare qualcosa di simile».
Il Mondiale 2018 si disputerà con la moviola?
«Si lavora per questo: credo sia un bene per il calcio».
Fonte:
Francesco Ceniti per La Gazzetta dello Sport del 19/01/17, pag. 3