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Sondrio, 25 gennaio 2017 - "Gli arbitri possono fare quello che vogliono, tanto non li punisce nessuno". E, ancora: "agli arbitri tutto è permesso". Queste e altre frasi, più o meno antipatiche o più o meno sarcastiche, sono spesso e volentieri pronunciate da giocatori, allenatori e dirigenti delle squadre dilettantistiche che calcano i campetti di periferia. Spesso sono dettate da ira e da incomprensioni post sconfitta e spesso sono da «bocciare» in toto perché non rispondenti alla verità. Ma a ben vedere, soprattutto analizzando l’episodio apparso sul comunicato ufficiale del Comitato regionale calcio Lombardia della scorsa settimana, qualche volta queste affermazioni hanno un fondo di verità. Purtroppo. E’ successo che la Procura federale della Figc a Roma ha dovuto esprimersi in merito ad una vicenda riguardante alcuni arbitri valtellinesi.

Sulla sentenza si legge che «… S.S., A.A., C.M., A.M., M.P., S.R., F.S. e F.T., per avere tutti, in concorso tra loro e quali soggetti appartenenti alla Sezione Aia di Sondrio… violato gli articoli 1 bis, del codice di giustizia sportiva e 40, comma 1 e 3 lettera c del regolamento Aia (Associazione italiana arbitri)». Ma quale violazione hanno commesso? In pratica hanno usato «l’applicazione di messaggistica istantanea WhatsApp ledendo gravemente l’onore, il prestigio e il decoro di un organo di giustizia della Figc» e nello specifico della Corte sportiva territoriale di Appello presso il Comitato Lombardia… nonché proferito e indirizzato minacce e ritorsioni verso la società Polisportiva Valmalenco, i tesserati e i tifosi di quest’ultima».

Nella sentenza si evince chiaramente che gli arbitri sopracitati hanno creato un gruppo su WhatsApp «denominato Aia Sondrio» e per questo hanno condiviso integralmente i contenuti dei messaggi…».

Gli arbitri in questione, con riferimento alla Corte sportiva territoriale di Appello presso il Comitato Lombardia e alla decisione di quest’ultima di far ripetere il match tra Polisportiva Valmaleno e Ardenno Buglio (partita di Terza categoria della scorsa stagione) per un errore tecnico dell’arbitro A.M. hanno chattato su WhatsApp «Che teste di…», «...Teniamo presente che i geni della situazione sono quelli della Commissione di appello…».

Con riferimento alla Polisportiva Valmalenco, ai suoi tesserati e alla sua tifoseria, invece, hanno scritto «…mercoledì sera voglio la sezione al completo sugli spalti in quel di Vassalini ad insultare per 90’ la Polisportiva Valmalenco». E ancora: «Naturalmente a partire da domani ogni collega che arbitrerà una squadra qualsiasi della Valmalenco dovrà espellere minimo n. 3 giocatori e far perdere la partita….», «…propongo di mettersi d’accordo fra noi e similare un’aggressione a fine gara da parte dei tifosi malenchi». E per questo gli arbitri in questione sono stati squalificati per 20 giorni, 30 per uno solo di loro che non si è presentato davanti all’organo inquirente. Lasciamo ad ogni sportivo la considerazione più opportuna.

fonte: Il giorno

Con riferimento alla Polisportiva Valmalenco, ai suoi tesserati e alla sua tifoseria, invece, hanno scritto «…mercoledì sera voglio la sezione al completo sugli spalti in quel di Vassalini ad insultare per 90’ la Polisportiva Valmalenco». E ancora: «Naturalmente a partire da domani ogni collega che arbitrerà una squadra qualsiasi della Valmalenco dovrà espellere minimo n. 3 giocatori e far perdere la partita….», «…propongo di mettersi d’accordo fra noi e similare un’aggressione a fine gara da parte dei tifosi malenchi».

Più rileggo queste frasi più mi convinco che dietro ci deve essere una dimensione goliardica che non è stata colta: l'alternativa che le frasi siano state dette con l'intenzione di esprimere ciò che si legge è tanto paradossale e fantascientifica per realizzazione (ma ce li vedete 200 arbitri che vanno in blocco ad insultare una squadra sugli spalti o mezzo campionato con una società che viaggia a 3 esplusi a partita) quanto assurda per la modalità (avete mai visto un criminale dichiarare le proprie intenzioni?).

ma non ne avevamo già parlato ?

Observer ha scritto:ma non ne avevamo già parlato ?

Direi di si: qui
viewtopic.php?f=27&t=17564

L'AIA ha delle regole, nessuno ti costringe a starci se non vuoi rispettarle: al CSI forse sono più "morbidi".

gad ha scritto:Più rileggo queste frasi più mi convinco che dietro ci deve essere una dimensione goliardica che non è stata colta: l'alternativa che le frasi siano state dette con l'intenzione di esprimere ciò che si legge è tanto paradossale e fantascientifica per realizzazione (ma ce li vedete 200 arbitri che vanno in blocco ad insultare una squadra sugli spalti o mezzo campionato con una società che viaggia a 3 esplusi a partita) quanto assurda per la modalità (avete mai visto un criminale dichiarare le proprie intenzioni?).

Perchè scusa.....se fosse come dici te(dimensione goliardica che non è stata colta), cambierebbe qualcosa?

[quote="kocis"]L'AIA ha delle regole, nessuno ti costringe a starci se non vuoi rispettarle: al CSI forse sono più "morbidi".[/quote]
Lo sai che anche tu stai violando le regole dell'Aia scrivendo su questo sito in maniera anonima? A meno che tu non sia già passato al Csi dove sono meno stringenti.

ma se WhatsApp è una chat "privata"...interessante è sapere che è stato lo "spione" ...

Pericoloso sapere che stralci di conversazioni private, magari anche fuori contesto, possono essere segnalate e sanzionate.

mercarte ha scritto:Pericoloso sapere che stralci di conversazioni private, magari anche fuori contesto, possono essere segnalate e sanzionate.

beh, con gossip di questo tipo, con conversazioni illegalmente intercettate, ci hanno campato media e tv per oltre 20 anni con la sola politica, fai te...