Cioè non mi pare giusto attaccare l'Arabia Saudita, potrebbe essere qualsiasi altro posto dove vengano offerti soldi a chi ci si reca.
Personalmente non è un problema di Arabia Saudita, di Cina o di America. Io, non ci andrei per molti motivi:
1)Non mi piace farmi comprare, nè sono in vendita, (ne tantomeno mi piacerebbe essere comprato da gente che fino a 30anni fa pascolava pecore nel deserto per poi scoprire di essere seduta sul petrolio): si è bello avere un sacco di soldi, ma non è ottenendoli in questo modo che si diviene soddisfatti, ne scendendo a compromessi (perchè si, andare ad arbitrare Real Duna -Atletico Dromedario è un compromesso)
2)Non andrei mai a vivere in un posto che non mi piace o così lontano dal mio mondo. Per carità anche l'Arabia Saudita, la Cina, il sudamerica o qualsiasi altro posto hanno cose belle e brutte, pro e contro (esattamente come il nostro paese natale) ma io sono abbastanza affezzionato alla mia bandiera, alla mia terra da godermi tutte le bellezze che il mondo offre quando sono in Vacanza. Fermo restando che poi per alcuni aspetti l'Arabia non è che sia esattamente un paese "vivibile" e su molti aspetti (re, caste,ecc,ecc...) medievale.
3) La vita e la carriera arbitrale sono belle per ciò che sono: c'è il momento di correre in campo, quello di stare seduti in tirbuna, quello di insegnare, quello per dirigere,ecc,ecc ed è bello e sfidante andare a farlo nel paese che è la tua realtà. Se sono una Ferrari come arbitro e vado a dirigere in un posto dove ci sono solo Apecar certo che sarò bravo ma è realmente soddisfacente? E, ancora, essere una Ferrari ad arbitrare, non vuol dire necessariamente che io sia sempre una Ferrari anche come dirigente: a quell'età inizia una seconda carriera arbitrale e farla in Arabia Saudita penso sia molto più deprimente che farlo in Inghilterra.
Un cartellino rosso è come l'esplosione di una bomba;il giallo l'accensione di un timer. Possiamo dare al pubblico 15 secondi di sorpresa o 15 minuti di suspence. -A. Hitchcok-