da Zantaf il mer mar 08, 2017 12:01 pm
Mah, la sensazione è che si stanno appoggiando "a vicenza" l'opportunità di modificare il rispettivo regolamento per un ulteriore quadriennio. La catastrofe del calcio italiano è sotto gli occhi di tutti. La Serie A è finita a febbraio, in Serie B ci sono almeno quattro squadre che nel mondo reale avrebbero già portato i libri in Tribunale e molte altre vivono spaccando il centesimo. In Legapro, idem, mentre in Serie D la situazione è grottesca, con squadre scomparse a dicembre, altre in odore di mafia, etc. Sulle realtà regionali, poi, vige il più assoluto Far West, con Comitati che si muovono in una direzione e altri che vanno in senso opposto. Un presidente dovrebbe avere il potere di decidere e avere una visione del futuro. E, per quest'ultima caratteristica, dubito che l'età dei vertici del calcio sappia vedere oltre il proprio naso. Per ciò che riguarda la dichiarazione di voto del vertice AIA, ebbene, dal momento che è stato eletto Nicchi ha il mandato di fare ciò che vuole con la massima libertà: lo stile, però, non è mai stato il suo forte.