gad ha scritto:Comunque girate la frittata come volete, rendetela trasparente quanto volete che come in qualsiasi tipo di "concorso" nel quale c'è una "giuria" che decide vince comunque il candidato che piace alla giuria; e questo indipendentemente dalle valutazioni più o meno oggettivabili che si possono fare.
Se l'OT ti vuole segare ti sega e ha a disposizione mille modi leciti con cui farlo: ricorrere ad astruse valutazioni in sede di graduatoria è l'ultimo dei suoi pensieri.
Chiaro che è così ed è giusto che così sia. Intendo il sacrosanto principio che chi ha il potere/dovere decisionale (dovrebbe portare nel bene e nel male anche le conseguenze delle sue scelte) lo faccia liberamente. L'oggettività è demagogia allo stato puro. Sono soggettive inevitabilmente le valutazioni degli osservatori così come quelle dei visionatori. Cerchiamo di essere pratici e non ideologici. Meccanismi giusti sono una contraddizione in termini. Se sono meccanismi partono comunque da giudizi viziati sempre da una soggettività iniziale quando non da simpatie, antipatie, convenienze ecc.
Questo è quello che succede particolarmente nelle organizzazioni burocratizzate come AIA o altre. Si fissano delle regole presunte oggettive, una trasparenza, una pubblicità ma in realtà poi va avanti o indietro chi decide il capo.
E' un'arma a doppio taglio: sotto l'apparenza dell'ossequio formale alle regole le cose marciano secondo volontà di chi può.
Peraltro personalmente non stravedo neppure per la trasparenza, perché ciascuno conosca le sue valutazioni, lo vedo come un freno all'indipendenza dell'osservatore inevitabilmente indirizzato a crearsi le minori ostilità possibili. Sarebbe l'avvio di valutazioni tendenzialmente allineate.
E' questa la parte della sentenza che mi vede formalmente, giuridicamente d'accordo ma sostanzialmente contrario.
Auspicherei un OT svincolato da ogni burocratizzazione, da ogni graduatoria più o meno vincolante. Che decida managerialmente chi va avanti e chi no. E' un'utopia personale ne sono conscio, così come lo sono di confliggere col pensiero dominante. ma per me molto meglio dell'ipocrisia formale attuale e futura con ogni probabilità.
Questa è la ragione per cui mi sono concentrato sulla formazione dei ruoli degli OT, sulla competenza e terzietà dei componenti. Perché agiscano non da notai ma affinché decidendo, pur nei limiti della burocrazia, lo facciano maggiormente svincolati e capaci.
Giacqui con due signore: Vittoria e Sconfitta. Entrambe fingevano.
La prova più evidente che esistono altre forme di vita intelligenti nell'universo è che nessuna di esse ha mai provato a contattarmi.(Watterson)