Se me lo permettete vorrei esporre, per punti e spero succintamente, come la vedo io.
- La componente Arbitri della FIGC ha, unanimemente e con pieno merito, una rappresentanza nel consiglio federale pari al 2%. Tale rappresentanza ce la siamo guadagnata in virtù degli straordinari successi che abbiamo ottenuto nel corso del tempo, se vogliamo parafrasarla in tempi recenti dal 1978 ad oggi, con 3 italiani che dirigono una finale del campionato del mondo di calcio;
- Una rappresentanza del mondo arbitrale nei consigli direttivi della disciplina di riferimento, non ha eguali nel resto del mondo del CONI;
- Il nostro 2% ci permette di poter dire la nostra in Consiglio Federale, partecipare alle riunioni dove si decidono i budget (e quindi nessuno ci può poi fare offline la supercazzola che non ci sono soldi, visto che a quel tavolo sediamo anche noi) e far valere la nostra professionalizzazione.
- Nel panorama di crisi della FIGC, l’unica componente federale che funziona benissimo a parte i calciatori, gli allenatori, e la società che fa le pulizie in via Allegri, è la componente Arbitrale. Tutte le altre sono o commissariate, o paralizzate da opposti veti portatori di interessi particolari, in ogni caso sono annichilite ed incapaci di auto regolamentarsi;
- Nel nostro piccolo, noi il nostro dovere lo stiamo facendo alla grande. Il designatore UEFA è italiano, il designatore FIFA è di Bellinzona e noi i nostri 10 internazionali li portiamo ovunque, oggi come 40 anni fa, a insegnare tecnica di Arbitraggio nel mondo.
- Nel corso delle ultime elezioni, si è avuta netta la sensazione che nel caso di elezione di Gravina, Marcello Nicchi potesse diventare vice presidente della FIGC;
- Se la memoria mi assiste, e l’archivio di Repubblica pure, (
http://www.repubblica.it/2007/05/sezion ... ssoni.html) Cesare Gussoni nel 2007 ricoprì il ruolo di Vice Presidente Vicario sotto la presidenza Abete. E nessuno si scandalizzò allora per questa nomina, che venne letta come una nomina di garanzia.
A Fronte di tutto questo.
- Trovo un po’ particolare che si accusi Marcello Nicchi di aver fatto il politico, nella politica della FIGC. E che avrebbe dovuto fare, la Pia Ancella e dama di carità? Ha fatto valere il proprio peso elettorale, lo ha fatto scegliendo una fazione a viso aperto e schierandosi in maniera cristallina, e trovando una rappresentanza. Niente di più e niente di meno di quanto fece Gussoni, che invece fu osannato come salvatore della patria. Però Nicchi è per alcuni qui dentro uno che ha sbagliato, mentre Gussoni fu un martire. Strano …
- Trovo particolare che, per riformare il calcio, si parta da quello che del calcio funziona, ovvero gli Arbitri (togliendo loro la rappresentanza) invece che lavorare su quello che non funziona (ovvero, i problemi delle loro leghe … non ce n’è una che non sia commissariata, problemi che non conosco approfonditamente e che non mi interessa snocciolare perché stante la mia impreparazione su temi così importanti, sarebbe comunque una discussione da bar sport);
- Trovo bipolare con punte di autolesionismo plaudire al fatto che sia giusto che ci tolgano la rappresentanza in Consiglio Federale, come se queste fossero bagattelle senza importanza. Questo dovrebbe essere un tema non divisivo al nostro interno. Dovremmo tutti sostenere il presidente della nostra associazione, per evitare che questo avvenga. Perché dalla nostra presenza nella stanza dei bottoni, arriva parte della nostra considerazione e dei nostri budget (cosa che a altre componenti federali da’ molto fastidio…);
- Trovo farsesco ai limiti del ridicolo accusare Marcello Nicchi di voler diventare vice presidente della FIGC. Sta lì per questo, per far contare nel mondo della FIGC il ruolo arbitrale. Ma poi, perché nessuno si è alzato in piedi a pontificare quando si fece in altri tempi di crisi il nome di Collina presidente della FIGC? E se qualcuno fosse a corto di memoria, ci spendemmo anche un topic qui
viewtopic.php?f=27&t=18713Un paio di note a margine in chiusura:
- Fino a quando chi non la pensa come il comitato ristretto del COMINFORM viene etichettato come “cavalier servente” … o passa la voglia di scrivere, oppure viene voglia di rispondere per le rime come uno si merita.
- Ringrazio Lunapop e OA_ots perché in questa discussione nei miei confronti li ho sentiti propositivi e … molto vicini come colleghi e come associati. Mi sono piaciuti molto i loro interventi soprattutto quelli nei miei confronti, e penso che sia questo il modo bello e giusto e corretto e avvincente di rapportarsi tra uomini (maschile neutro, ovviamente intendo dire anche le Colleghe) che condividono una passione e un amore. Quello per la nostra divisa, che ci unisce tutti sempre.
- Riflettete su una cosa infine: se ci tolgono la rappresentanza elettiva, non è che ne soffrirà solo Marcello Nicchi. Ne soffrirà tutta l’AIA. Quindi anche chi arriverà dopo di lui, e chi vivrà ristrettezze di organico, di Settore Tecnico, di Raduni, di Trasferte soprattutto per gli OA. Io me li ricordo i tempi in cui facevamo la muffa sullo stesso seggiolino dello stesso stadio perché gli OA dovevano essere designati nel raggio di 30 km da casa. Ed uscire dalla tua regione era considerato un premio, una tantum nella stagione. E ne soffriva la professionalizzazione del ruolo dell’OA. Chiedete ai colleghi di CAI, CAND e CANPRO se escono oggi vicino a casa o se girano l’Italia comprendendo e studiando sempre forme nuove di calcio, di tecnica e di agonismo. Ma davvero ci piaceva di più quella situazione la’ ?