gad ha scritto:Io sono abbastanza critico con queste persone non perchè trovo ingiusto che si cerchino un lavoro ne perchè debbano restituire chissachè alla sezione.... ma perchè così come l'architetto, l'imbianchino, l'assicuratore, il commesso, l'impiegato trovano tempi e modi per conciliare l'AIA alla loro attività lavorativa lo possono fare anche loro (facilitati peraltro dagli incassi dei tempi d'oro). E restare nell'AIA non vuol dire perforza dover fare su e giù per la penisola o per la regione per compensi minimi o rimborsi risicati: si può anche fare il semplice OA, il semplice AE, il semplice dirigente sezionale.
gad, chi sta ai vertici non lavora perché il modo con cui è concepito il sistema lo disincentiva!
Per arbitrare in B porti a casa 3/4 mila euro netti al mese, e sei tanto tempo fuori di casa.
Chi ti fa fare i salti mortali per fare un lavoro normale, per portarne a casa altri 1,5mila?
E perdi il contatto con la realtà... ho sentito gente dire "eh vabbuò quando finisco vuoi che non trovo un lavoretto da 2mila euro?" ti rendi conto?
2mila euro nel mondo reale non li danno mica a uno che ha cento partite di B nel curriculum...
fuori dalla porta dell'Aia un arbitro che non lavora vale quanto uno che bighellona tutto il giorno in piazza!
Per questo secondo me la risposta è: meno impegni (inutili!) e "costringiamoli" a cercarsi e tenersi un lavoro!