Claudio Gavillucci fa causa all'AIA

Tutto ciò che fa discutere sul mondo arbitrale

Re: Claudio Gavillucci fa causa all'AIA

Messaggioda varruzza il gio lug 26, 2018 1:29 pm

La notizia del ricorso di Gavillucci mi ha reso felice. Ma non per interessi personali, perché quelli ormai li ho buttati via allontanandomi dall'associazione. Ma perché sono convinto che ora, probabilmente, la vita di tutti gli arbitri cambierà. In meglio certamente. Perché NON sapere se una presentazione è stata positiva o negativa, se un episodio è stato valutato positivamente o negativamente, se a marzo sei tra coloro i quali lottano per salire o per scendere. Perché non sapere l'andamento anche degli altri. Perché vedere che tu vai a casa e altri come te sono ancora in sella. Per una valutazione del tuo OT? Va bene, ma tale valutazione la devi spiegare, a voce, davanti a tutti. La devi giustificare con errori. E devi giustificare anche perché il mio è un errore grave e quello di un altro no. Senza rifugiarsi dietro a frasi di circostanza. Devi evidenziarmelo, facendolo vedere ai raduni, a tutti, con le valutazioni dell'Ot. Si elimineranno le porcate? No. Ma sicuramente gli arbitri verranno trattati come meritano, come UOMINI.
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Re: Claudio Gavillucci fa causa all'AIA

Messaggioda gadamer il gio lug 26, 2018 1:59 pm

Riaffermo la mia convinzione che il ricorso di Greco verrà rigettato. Naturalmente sono convinto come tanti che sia stata commessa una sostanziale ingiustizia.
IL caso Greco, pur se pietra miliare giuridicamente parlando e minante l'intero sistema delle NOIF, si differenzia dal caso Gavillucci per la fondamentale ragione che Greco contestava la dimissione per limiti di permanenza nel ruolo, quindi la decisione della dismissione, pur se non giustificata a parere del Tribunale per le ragioni che sappiamo, rientrava in un automatismo normativo e non (se non per le ragioni di trasparenza, formazione tecnica degli OT ecc.) in una scelta puramente tecnica.
Gavillucci è stato dismesso per motivate ragione tecniche (sull'assurdità lessicale mi sono già espresso: può mai essere qualcuno avvicendato per ragioni non motivate?). Questo sarà a mio avviso il nodo giuridico attorno al quale si formerà la decisione. E ho la convinzione che in un modo o nell'altro Gavillucci tornerà con le pive nel sacco. Non voglio mettere a mezzo la giustizia, quella con la G maiuscola, faccio una considerazione da vecchio e disincantato mestierante.
Tanto per non mitizzare a vanvera faccio presente che l"eroe" Giovanni Greco quando si è appellato al tribunale, era fra gli idonei al concorso per avvocato dello stato (concorso 2014) con spalle copertissime dal padre, nel contempo è in un gruppo che organizza corsi per avvocati, su youtube fa bella mostra di sé (con pacchiani errori di lingua peraltro).
Ciò detto, anche con una certa amarezza, ribadisco che un conto è adire il tribunale da "Greco", altro è tramite uno studio (lo) di Latina. Così van le cose, vedremo.
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Re: Claudio Gavillucci fa causa all'AIA

Messaggioda Bulldog95 il gio lug 26, 2018 7:19 pm

Io sapevo che Greco fosse stato dismesso per le valutazioni tecniche, mi sbaglieró.
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Re: Claudio Gavillucci fa causa all'AIA

Messaggioda tony il gio lug 26, 2018 8:16 pm

Vorrei dire un paio di cose generali.
La prima: fare causa è un diritto e può farla chiunque per qualsiasi motivo, basta andare in tribunale con l'avvocato. E' vincerla che dà un'indicazione più attendibile delle proprie ragioni.
La seconda: se vincere una causa può essere indicazione delle proprie ragioni, ancora di più è indicazione delle capacità dell'avvocato, in sinergia col cliente, di far emergere i migliori elementi a proprio favore, della voglia di andare avanti anche anni, della possibilità di affrontare delle spese. Invertendo alcuni di questi parametri o semplicemente cambiando giudicante il risultato spesso cambia.
Ci sedemmo dalla parte del torto, perché tutti gli altri posti erano occupati (B. Brecht)
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Re: Claudio Gavillucci fa causa all'AIA

Messaggioda gadamer il gio lug 26, 2018 10:08 pm

Bulldog95 ha scritto:Io sapevo che Greco fosse stato dismesso per le valutazioni tecniche, mi sbaglieró.

DISMESSI PER LIMITE DI PERMANENZA NEL RUOLO:
ANDREANO Vincenzo Foggia
BASCHIERI Michele Lucca
CALEFATI Alessandro Saronno
CUMBO Piero Agrigento
DE MARTINO Harley Napoli
DE VITO Carmine Napoli
DELLASANTA Matteo Trieste
GRECO Giovanni Roma 1
...................................

http://www.aia-figc.it/download//01_07_ ... 017-18.pdf
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Re: Claudio Gavillucci fa causa all'AIA

Messaggioda marblearch il ven lug 27, 2018 8:19 am

Observer ha scritto:ma in teoria i presidenti di sezione non dovrebbero portare a conoscenza la sezione delle modifiche proposte per analisi, commenti, collaborazioni da parte di associati, ecc ecc ?

inutile dire che il mio presidente di Sezione si è ben guardato dallo sfiorare l'argomento in qualsivoglia RTO


Rimango un attimo OT.
In teoria,... se questa teoria coincide con la responsabilità individuale. In teoria perchè non è nemmeno detto che il rappresentante regionale abbia consultato i suoi colleghi. In teoria perchè non c'è nessuna norma a cui riferirsi ma l'unica norma sarebbe correttezza e buon senso. C'è poi il principio vigente della democrazia rappresentativa e non del suffragio universale : io affido a te la scelta di rappresentanza perchè confido o credo che tu sia in grado di esercitare il voto nel migliore dei modi. E sta (ancora) nel buon senso del tuo rappresentante, renderti partecipe delle sue scelte e dei criteri di scelta.
Rimango tuttavia stupito dello stupore , quando penso che una volta l' anno il Presidente di Sezione si presenta davanti agli associati per relazionare sull'andamento della sua gestione. E' quella la Sede per esporre tutti i propri stupori. Fatto ??
Dispiace ancora rilevare il rimembrare il tempo antico, quando veramente la trasparenza era non zero ma...sottozero e quando anche mi si parli della vecchia cara associazione perduta, beh non so da quale pianeta si stia scrivendo dato che un tempo c' era il "gotha irraggiungibile" della casta dirigenziale e della A e B e poi c'era il mondo dei peones, tenuti all' oscuro di tutto ma proprio di tutto. Magari se eri associato di una Sezione giusta , di quelle "in", capoluogo di regione, magari di qualche grande regione...magari se avevi un dirigente nazionale nella tua sezione, allora sì....il profumo del potere lo annusavi. Il resto era buio tombale...altro che cara e vecchia associazione dove si viveva tutti d'amore e d'accordo.
Sinceramente inoltre non vedo tutto questo sistema di scatole cinesi che viene descritto, nè vedo tutto questi centri di potere sezionali dei presidenti avvezzi al becchime per piccioni. Sarò cieco io o forse vivo in realtà differenti.
Poi leggo di tanta bella demagogia : errori mostrati nei raduni, classifica degli errori più o meno gravi, dimostrazioni di gravità degli errori e in base a questi classifiche e punteggi. Rendendola in modo brutale, il mister di una squadra non deve spiegare perchè a fine anno ti taglia. Ti taglia perchè crede tu sia peggio di un altro per mille e una ragione. Le regole di ingaggio le sanno tutti e non c'entra nulla essere trattati da Uomini. Finchè ti va bene queste regole le accetti, quando poi ti dicono...guarda che eri 190 su 191 e quindi ti fermi...beh...allora ricorri. La verità è che se una volta andavi a casa e fine ...oggi vai a casa e perdi 120 mila euro all'anno. I ricorsi su giustizia e principi stanno a zero. Vale solo la pecunia, criterio rispettabile, per carità. Ma almeno diciamolo senza problemi.
Per quanto riguarda il caso Gavillucci, io non conosco nè voti nè graduatorie ma penso che siano stati seguiti criteri oggettivi e non fantasiosi. Si può sul piano personale eccepire sulla giustezza del provvedimento di dismissione. Ma si tratta solo di impressioni e non di valutazioni che un OT non solo può, ma deve fare per l'oggi e per il domani. Se poi Rizzoli ed i suoi due compagni non sono adeguati al ruolo, può essere...ma qui si apre ancora un'altra pagina.
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Re: Claudio Gavillucci fa causa all'AIA

Messaggioda Tdf00 il ven lug 27, 2018 10:11 am

marblearch ha scritto:
Observer ha scritto:ma in teoria i presidenti di sezione non dovrebbero portare a conoscenza la sezione delle modifiche proposte per analisi, commenti, collaborazioni da parte di associati, ecc ecc ?

inutile dire che il mio presidente di Sezione si è ben guardato dallo sfiorare l'argomento in qualsivoglia RTO


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In teoria,... se questa teoria coincide con la responsabilità individuale. In teoria perchè non è nemmeno detto che il rappresentante regionale abbia consultato i suoi colleghi. In teoria perchè non c'è nessuna norma a cui riferirsi ma l'unica norma sarebbe correttezza e buon senso. C'è poi il principio vigente della democrazia rappresentativa e non del suffragio universale : io affido a te la scelta di rappresentanza perchè confido o credo che tu sia in grado di esercitare il voto nel migliore dei modi. E sta (ancora) nel buon senso del tuo rappresentante, renderti partecipe delle sue scelte e dei criteri di scelta.
Rimango tuttavia stupito dello stupore , quando penso che una volta l' anno il Presidente di Sezione si presenta davanti agli associati per relazionare sull'andamento della sua gestione. E' quella la Sede per esporre tutti i propri stupori. Fatto ??
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Sinceramente inoltre non vedo tutto questo sistema di scatole cinesi che viene descritto, nè vedo tutto questi centri di potere sezionali dei presidenti avvezzi al becchime per piccioni. Sarò cieco io o forse vivo in realtà differenti.
Poi leggo di tanta bella demagogia : errori mostrati nei raduni, classifica degli errori più o meno gravi, dimostrazioni di gravità degli errori e in base a questi classifiche e punteggi. Rendendola in modo brutale, il mister di una squadra non deve spiegare perchè a fine anno ti taglia. Ti taglia perchè crede tu sia peggio di un altro per mille e una ragione. Le regole di ingaggio le sanno tutti e non c'entra nulla essere trattati da Uomini. Finchè ti va bene queste regole le accetti, quando poi ti dicono...guarda che eri 190 su 191 e quindi ti fermi...beh...allora ricorri. La verità è che se una volta andavi a casa e fine ...oggi vai a casa e perdi 120 mila euro all'anno. I ricorsi su giustizia e principi stanno a zero. Vale solo la pecunia, criterio rispettabile, per carità. Ma almeno diciamolo senza problemi.
Per quanto riguarda il caso Gavillucci, io non conosco nè voti nè graduatorie ma penso che siano stati seguiti criteri oggettivi e non fantasiosi. Si può sul piano personale eccepire sulla giustezza del provvedimento di dismissione. Ma si tratta solo di impressioni e non di valutazioni che un OT non solo può, ma deve fare per l'oggi e per il domani. Se poi Rizzoli ed i suoi due compagni non sono adeguati al ruolo, può essere...ma qui si apre ancora un'altra pagina.


-- ven lug 27, 2018 11:15 am --

marblearch ha scritto:
Observer ha scritto:ma in teoria i presidenti di sezione non dovrebbero portare a conoscenza la sezione delle modifiche proposte per analisi, commenti, collaborazioni da parte di associati, ecc ecc ?

inutile dire che il mio presidente di Sezione si è ben guardato dallo sfiorare l'argomento in qualsivoglia RTO


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In teoria,... se questa teoria coincide con la responsabilità individuale. In teoria perchè non è nemmeno detto che il rappresentante regionale abbia consultato i suoi colleghi. In teoria perchè non c'è nessuna norma a cui riferirsi ma l'unica norma sarebbe correttezza e buon senso. C'è poi il principio vigente della democrazia rappresentativa e non del suffragio universale : io affido a te la scelta di rappresentanza perchè confido o credo che tu sia in grado di esercitare il voto nel migliore dei modi. E sta (ancora) nel buon senso del tuo rappresentante, renderti partecipe delle sue scelte e dei criteri di scelta.
Rimango tuttavia stupito dello stupore , quando penso che una volta l' anno il Presidente di Sezione si presenta davanti agli associati per relazionare sull'andamento della sua gestione. E' quella la Sede per esporre tutti i propri stupori. Fatto ??
Dispiace ancora rilevare il rimembrare il tempo antico, quando veramente la trasparenza era non zero ma...sottozero e quando anche mi si parli della vecchia cara associazione perduta, beh non so da quale pianeta si stia scrivendo dato che un tempo c' era il "gotha irraggiungibile" della casta dirigenziale e della A e B e poi c'era il mondo dei peones, tenuti all' oscuro di tutto ma proprio di tutto. Magari se eri associato di una Sezione giusta , di quelle "in", capoluogo di regione, magari di qualche grande regione...magari se avevi un dirigente nazionale nella tua sezione, allora sì....il profumo del potere lo annusavi. Il resto era buio tombale...altro che cara e vecchia associazione dove si viveva tutti d'amore e d'accordo.
Sinceramente inoltre non vedo tutto questo sistema di scatole cinesi che viene descritto, nè vedo tutto questi centri di potere sezionali dei presidenti avvezzi al becchime per piccioni. Sarò cieco io o forse vivo in realtà differenti.
Poi leggo di tanta bella demagogia : errori mostrati nei raduni, classifica degli errori più o meno gravi, dimostrazioni di gravità degli errori e in base a questi classifiche e punteggi. Rendendola in modo brutale, il mister di una squadra non deve spiegare perchè a fine anno ti taglia. Ti taglia perchè crede tu sia peggio di un altro per mille e una ragione. Le regole di ingaggio le sanno tutti e non c'entra nulla essere trattati da Uomini. Finchè ti va bene queste regole le accetti, quando poi ti dicono...guarda che eri 190 su 191 e quindi ti fermi...beh...allora ricorri. La verità è che se una volta andavi a casa e fine ...oggi vai a casa e perdi 120 mila euro all'anno. I ricorsi su giustizia e principi stanno a zero. Vale solo la pecunia, criterio rispettabile, per carità. Ma almeno diciamolo senza problemi.
Per quanto riguarda il caso Gavillucci, io non conosco nè voti nè graduatorie ma penso che siano stati seguiti criteri oggettivi e non fantasiosi. Si può sul piano personale eccepire sulla giustezza del provvedimento di dismissione. Ma si tratta solo di impressioni e non di valutazioni che un OT non solo può, ma deve fare per l'oggi e per il domani. Se poi Rizzoli ed i suoi due compagni non sono adeguati al ruolo, può essere...ma qui si apre ancora un'altra pagina.


Se un ragazzo comincia a 15 anni, arbitra ogni settimana per 20 anni, sacrificando amici, amori, studio, lavoro, quando viene dismesso per "motivate" valutazioni tecniche, DEVE ricevere spiegazioni. Perché ha passato la vita dietro questa passione, e adesso si vede mandato via per "motivate" valutazioni, che rimangono motivate solo per gli OT. Non stai parlando di una squadra di calcio, lì puoi sempre trovartene un'altra, e comunque, nella maggior parte dei casi, avresti accumulato una buona somma per continuare a vivere senza più alzarti dal divano. Perché arbitrare diventa un lavoro solo dalla CAN B. È assurdo che un ragazzo arrivi alla CAN B, sacrificando tutto quello che ho già citalo, e poi venga dismesso senza alcuna spiegazione, senza trasparenza.
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Re: Claudio Gavillucci fa causa all'AIA

Messaggioda PeLoSo il ven lug 27, 2018 10:50 am

Tdf00 ha scritto:
marblearch ha scritto:
Observer ha scritto:ma in teoria i presidenti di sezione non dovrebbero portare a conoscenza la sezione delle modifiche proposte per analisi, commenti, collaborazioni da parte di associati, ecc ecc ?

inutile dire che il mio presidente di Sezione si è ben guardato dallo sfiorare l'argomento in qualsivoglia RTO


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Rimango tuttavia stupito dello stupore , quando penso che una volta l' anno il Presidente di Sezione si presenta davanti agli associati per relazionare sull'andamento della sua gestione. E' quella la Sede per esporre tutti i propri stupori. Fatto ??
Dispiace ancora rilevare il rimembrare il tempo antico, quando veramente la trasparenza era non zero ma...sottozero e quando anche mi si parli della vecchia cara associazione perduta, beh non so da quale pianeta si stia scrivendo dato che un tempo c' era il "gotha irraggiungibile" della casta dirigenziale e della A e B e poi c'era il mondo dei peones, tenuti all' oscuro di tutto ma proprio di tutto. Magari se eri associato di una Sezione giusta , di quelle "in", capoluogo di regione, magari di qualche grande regione...magari se avevi un dirigente nazionale nella tua sezione, allora sì....il profumo del potere lo annusavi. Il resto era buio tombale...altro che cara e vecchia associazione dove si viveva tutti d'amore e d'accordo.
Sinceramente inoltre non vedo tutto questo sistema di scatole cinesi che viene descritto, nè vedo tutto questi centri di potere sezionali dei presidenti avvezzi al becchime per piccioni. Sarò cieco io o forse vivo in realtà differenti.
Poi leggo di tanta bella demagogia : errori mostrati nei raduni, classifica degli errori più o meno gravi, dimostrazioni di gravità degli errori e in base a questi classifiche e punteggi. Rendendola in modo brutale, il mister di una squadra non deve spiegare perchè a fine anno ti taglia. Ti taglia perchè crede tu sia peggio di un altro per mille e una ragione. Le regole di ingaggio le sanno tutti e non c'entra nulla essere trattati da Uomini. Finchè ti va bene queste regole le accetti, quando poi ti dicono...guarda che eri 190 su 191 e quindi ti fermi...beh...allora ricorri. La verità è che se una volta andavi a casa e fine ...oggi vai a casa e perdi 120 mila euro all'anno. I ricorsi su giustizia e principi stanno a zero. Vale solo la pecunia, criterio rispettabile, per carità. Ma almeno diciamolo senza problemi.
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-- ven lug 27, 2018 11:15 am --

marblearch ha scritto:
Observer ha scritto:ma in teoria i presidenti di sezione non dovrebbero portare a conoscenza la sezione delle modifiche proposte per analisi, commenti, collaborazioni da parte di associati, ecc ecc ?

inutile dire che il mio presidente di Sezione si è ben guardato dallo sfiorare l'argomento in qualsivoglia RTO


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In teoria,... se questa teoria coincide con la responsabilità individuale. In teoria perchè non è nemmeno detto che il rappresentante regionale abbia consultato i suoi colleghi. In teoria perchè non c'è nessuna norma a cui riferirsi ma l'unica norma sarebbe correttezza e buon senso. C'è poi il principio vigente della democrazia rappresentativa e non del suffragio universale : io affido a te la scelta di rappresentanza perchè confido o credo che tu sia in grado di esercitare il voto nel migliore dei modi. E sta (ancora) nel buon senso del tuo rappresentante, renderti partecipe delle sue scelte e dei criteri di scelta.
Rimango tuttavia stupito dello stupore , quando penso che una volta l' anno il Presidente di Sezione si presenta davanti agli associati per relazionare sull'andamento della sua gestione. E' quella la Sede per esporre tutti i propri stupori. Fatto ??
Dispiace ancora rilevare il rimembrare il tempo antico, quando veramente la trasparenza era non zero ma...sottozero e quando anche mi si parli della vecchia cara associazione perduta, beh non so da quale pianeta si stia scrivendo dato che un tempo c' era il "gotha irraggiungibile" della casta dirigenziale e della A e B e poi c'era il mondo dei peones, tenuti all' oscuro di tutto ma proprio di tutto. Magari se eri associato di una Sezione giusta , di quelle "in", capoluogo di regione, magari di qualche grande regione...magari se avevi un dirigente nazionale nella tua sezione, allora sì....il profumo del potere lo annusavi. Il resto era buio tombale...altro che cara e vecchia associazione dove si viveva tutti d'amore e d'accordo.
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Poi leggo di tanta bella demagogia : errori mostrati nei raduni, classifica degli errori più o meno gravi, dimostrazioni di gravità degli errori e in base a questi classifiche e punteggi. Rendendola in modo brutale, il mister di una squadra non deve spiegare perchè a fine anno ti taglia. Ti taglia perchè crede tu sia peggio di un altro per mille e una ragione. Le regole di ingaggio le sanno tutti e non c'entra nulla essere trattati da Uomini. Finchè ti va bene queste regole le accetti, quando poi ti dicono...guarda che eri 190 su 191 e quindi ti fermi...beh...allora ricorri. La verità è che se una volta andavi a casa e fine ...oggi vai a casa e perdi 120 mila euro all'anno. I ricorsi su giustizia e principi stanno a zero. Vale solo la pecunia, criterio rispettabile, per carità. Ma almeno diciamolo senza problemi.
Per quanto riguarda il caso Gavillucci, io non conosco nè voti nè graduatorie ma penso che siano stati seguiti criteri oggettivi e non fantasiosi. Si può sul piano personale eccepire sulla giustezza del provvedimento di dismissione. Ma si tratta solo di impressioni e non di valutazioni che un OT non solo può, ma deve fare per l'oggi e per il domani. Se poi Rizzoli ed i suoi due compagni non sono adeguati al ruolo, può essere...ma qui si apre ancora un'altra pagina.


Se un ragazzo comincia a 15 anni, arbitra ogni settimana per 20 anni, sacrificando amici, amori, studio, lavoro, quando viene dismesso per "motivate" valutazioni tecniche, DEVE ricevere spiegazioni. Perché ha passato la vita dietro questa passione, e adesso si vede mandato via per "motivate" valutazioni, che rimangono motivate solo per gli OT. Non stai parlando di una squadra di calcio, lì puoi sempre trovartene un'altra, e comunque, nella maggior parte dei casi, avresti accumulato una buona somma per continuare a vivere senza più alzarti dal divano. Perché arbitrare diventa un lavoro solo dalla CAN B. È assurdo che un ragazzo arrivi alla CAN B, sacrificando tutto quello che ho già citalo, e poi venga dismesso senza alcuna spiegazione, senza trasparenza.


quando vai a casa, sai benissimo perchè ci vai.
E se non lo sai...è perchè non lo vuoi sapere o qualcuno ti ha fatto credere fischi per fiaschi.

Facciamola finita co ste storielle da verginelle...Gavillucci da febbraio si vociferava che andava a casa, le partite erano quelle che erano e sicuramente Rizzoli o chi per lui gliel'ha fatto capire a chiare lettere.
Poi se il discorso è "ci sono dei legittimi vizi formali sulla mia dismissione ai quali giuridicamente mi posso appellare, anche perchè un AE in serie A guadagna non poco" è un altro paio di maniche e questa mossa diventa legittima.
Ma adesso far passare Gavillucci come un paladino dei poveri Cristi francamente mi sembra molto riduttivo e infamante, soprattutto per la persona di Gavillucci stesso.
Dalla CAN D in su un arbitro lo sa come funziona il giochino: se ti piace stare a queste regole bene, sennò la porta è quella...c'è la fila.
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Re: Claudio Gavillucci fa causa all'AIA

Messaggioda giacomo78 il ven lug 27, 2018 11:28 am

PeLoSo ha scritto:Dalla CAN D in su un arbitro lo sa come funziona il giochino: se ti piace stare a queste regole bene, sennò la porta è quella...c'è la fila.


Eh ma allora il regolamento associativo possiamo pure buttarlo nel fuoco... tanto il giochino lo conducono gli uomini..

Qui si discute se, formalmente o sostanzialmente, il collega abbia o non abbia "tecnicamente" meritato la dismissione. Ad oggi, senza una trasparenza (che non c'è mai stata, ad ogni livello), non è possibile un giudizio definitivo. Il ricorso alla giustizia credo serva a chiarire questo aspetto.

Se poi questa causa, indipendentemente dal collega, diventasse il grimaldello per fare un pò di luce su come "gira il fumo" io lo trovo soltanto positivo.
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Re: Claudio Gavillucci fa causa all'AIA

Messaggioda PeLoSo il ven lug 27, 2018 11:54 am

giacomo78 ha scritto:
PeLoSo ha scritto:Dalla CAN D in su un arbitro lo sa come funziona il giochino: se ti piace stare a queste regole bene, sennò la porta è quella...c'è la fila.


Eh ma allora il regolamento associativo possiamo pure buttarlo nel fuoco... tanto il giochino lo conducono gli uomini..

Qui si discute se, formalmente o sostanzialmente, il collega abbia o non abbia "tecnicamente" meritato la dismissione. Ad oggi, senza una trasparenza (che non c'è mai stata, ad ogni livello), non è possibile un giudizio definitivo. Il ricorso alla giustizia credo serva a chiarire questo aspetto.

Se poi questa causa, indipendentemente dal collega, diventasse il grimaldello per fare un pò di luce su come "gira il fumo" io lo trovo soltanto positivo.

ma infatti te l'ho scritto prima. Il ricorso è SOLO formale, perchè nella pratica lui già lo sapevo da almeno due mesi.
Dal suo punto di vista ci prova..e fa bene anche. Ricordatevi che in serie A girano molti soldi...lasciate perdere Pairetto e altri.
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