Bulldog95 ha scritto:Io sapevo che Greco fosse stato dismesso per le valutazioni tecniche, mi sbaglieró.
Observer ha scritto:ma in teoria i presidenti di sezione non dovrebbero portare a conoscenza la sezione delle modifiche proposte per analisi, commenti, collaborazioni da parte di associati, ecc ecc ?
inutile dire che il mio presidente di Sezione si è ben guardato dallo sfiorare l'argomento in qualsivoglia RTO
marblearch ha scritto:Observer ha scritto:ma in teoria i presidenti di sezione non dovrebbero portare a conoscenza la sezione delle modifiche proposte per analisi, commenti, collaborazioni da parte di associati, ecc ecc ?
inutile dire che il mio presidente di Sezione si è ben guardato dallo sfiorare l'argomento in qualsivoglia RTO
Rimango un attimo OT.
In teoria,... se questa teoria coincide con la responsabilità individuale. In teoria perchè non è nemmeno detto che il rappresentante regionale abbia consultato i suoi colleghi. In teoria perchè non c'è nessuna norma a cui riferirsi ma l'unica norma sarebbe correttezza e buon senso. C'è poi il principio vigente della democrazia rappresentativa e non del suffragio universale : io affido a te la scelta di rappresentanza perchè confido o credo che tu sia in grado di esercitare il voto nel migliore dei modi. E sta (ancora) nel buon senso del tuo rappresentante, renderti partecipe delle sue scelte e dei criteri di scelta.
Rimango tuttavia stupito dello stupore , quando penso che una volta l' anno il Presidente di Sezione si presenta davanti agli associati per relazionare sull'andamento della sua gestione. E' quella la Sede per esporre tutti i propri stupori. Fatto ??
Dispiace ancora rilevare il rimembrare il tempo antico, quando veramente la trasparenza era non zero ma...sottozero e quando anche mi si parli della vecchia cara associazione perduta, beh non so da quale pianeta si stia scrivendo dato che un tempo c' era il "gotha irraggiungibile" della casta dirigenziale e della A e B e poi c'era il mondo dei peones, tenuti all' oscuro di tutto ma proprio di tutto. Magari se eri associato di una Sezione giusta , di quelle "in", capoluogo di regione, magari di qualche grande regione...magari se avevi un dirigente nazionale nella tua sezione, allora sì....il profumo del potere lo annusavi. Il resto era buio tombale...altro che cara e vecchia associazione dove si viveva tutti d'amore e d'accordo.
Sinceramente inoltre non vedo tutto questo sistema di scatole cinesi che viene descritto, nè vedo tutto questi centri di potere sezionali dei presidenti avvezzi al becchime per piccioni. Sarò cieco io o forse vivo in realtà differenti.
Poi leggo di tanta bella demagogia : errori mostrati nei raduni, classifica degli errori più o meno gravi, dimostrazioni di gravità degli errori e in base a questi classifiche e punteggi. Rendendola in modo brutale, il mister di una squadra non deve spiegare perchè a fine anno ti taglia. Ti taglia perchè crede tu sia peggio di un altro per mille e una ragione. Le regole di ingaggio le sanno tutti e non c'entra nulla essere trattati da Uomini. Finchè ti va bene queste regole le accetti, quando poi ti dicono...guarda che eri 190 su 191 e quindi ti fermi...beh...allora ricorri. La verità è che se una volta andavi a casa e fine ...oggi vai a casa e perdi 120 mila euro all'anno. I ricorsi su giustizia e principi stanno a zero. Vale solo la pecunia, criterio rispettabile, per carità. Ma almeno diciamolo senza problemi.
Per quanto riguarda il caso Gavillucci, io non conosco nè voti nè graduatorie ma penso che siano stati seguiti criteri oggettivi e non fantasiosi. Si può sul piano personale eccepire sulla giustezza del provvedimento di dismissione. Ma si tratta solo di impressioni e non di valutazioni che un OT non solo può, ma deve fare per l'oggi e per il domani. Se poi Rizzoli ed i suoi due compagni non sono adeguati al ruolo, può essere...ma qui si apre ancora un'altra pagina.
marblearch ha scritto:Observer ha scritto:ma in teoria i presidenti di sezione non dovrebbero portare a conoscenza la sezione delle modifiche proposte per analisi, commenti, collaborazioni da parte di associati, ecc ecc ?
inutile dire che il mio presidente di Sezione si è ben guardato dallo sfiorare l'argomento in qualsivoglia RTO
Rimango un attimo OT.
In teoria,... se questa teoria coincide con la responsabilità individuale. In teoria perchè non è nemmeno detto che il rappresentante regionale abbia consultato i suoi colleghi. In teoria perchè non c'è nessuna norma a cui riferirsi ma l'unica norma sarebbe correttezza e buon senso. C'è poi il principio vigente della democrazia rappresentativa e non del suffragio universale : io affido a te la scelta di rappresentanza perchè confido o credo che tu sia in grado di esercitare il voto nel migliore dei modi. E sta (ancora) nel buon senso del tuo rappresentante, renderti partecipe delle sue scelte e dei criteri di scelta.
Rimango tuttavia stupito dello stupore , quando penso che una volta l' anno il Presidente di Sezione si presenta davanti agli associati per relazionare sull'andamento della sua gestione. E' quella la Sede per esporre tutti i propri stupori. Fatto ??
Dispiace ancora rilevare il rimembrare il tempo antico, quando veramente la trasparenza era non zero ma...sottozero e quando anche mi si parli della vecchia cara associazione perduta, beh non so da quale pianeta si stia scrivendo dato che un tempo c' era il "gotha irraggiungibile" della casta dirigenziale e della A e B e poi c'era il mondo dei peones, tenuti all' oscuro di tutto ma proprio di tutto. Magari se eri associato di una Sezione giusta , di quelle "in", capoluogo di regione, magari di qualche grande regione...magari se avevi un dirigente nazionale nella tua sezione, allora sì....il profumo del potere lo annusavi. Il resto era buio tombale...altro che cara e vecchia associazione dove si viveva tutti d'amore e d'accordo.
Sinceramente inoltre non vedo tutto questo sistema di scatole cinesi che viene descritto, nè vedo tutto questi centri di potere sezionali dei presidenti avvezzi al becchime per piccioni. Sarò cieco io o forse vivo in realtà differenti.
Poi leggo di tanta bella demagogia : errori mostrati nei raduni, classifica degli errori più o meno gravi, dimostrazioni di gravità degli errori e in base a questi classifiche e punteggi. Rendendola in modo brutale, il mister di una squadra non deve spiegare perchè a fine anno ti taglia. Ti taglia perchè crede tu sia peggio di un altro per mille e una ragione. Le regole di ingaggio le sanno tutti e non c'entra nulla essere trattati da Uomini. Finchè ti va bene queste regole le accetti, quando poi ti dicono...guarda che eri 190 su 191 e quindi ti fermi...beh...allora ricorri. La verità è che se una volta andavi a casa e fine ...oggi vai a casa e perdi 120 mila euro all'anno. I ricorsi su giustizia e principi stanno a zero. Vale solo la pecunia, criterio rispettabile, per carità. Ma almeno diciamolo senza problemi.
Per quanto riguarda il caso Gavillucci, io non conosco nè voti nè graduatorie ma penso che siano stati seguiti criteri oggettivi e non fantasiosi. Si può sul piano personale eccepire sulla giustezza del provvedimento di dismissione. Ma si tratta solo di impressioni e non di valutazioni che un OT non solo può, ma deve fare per l'oggi e per il domani. Se poi Rizzoli ed i suoi due compagni non sono adeguati al ruolo, può essere...ma qui si apre ancora un'altra pagina.
Tdf00 ha scritto:marblearch ha scritto:Observer ha scritto:ma in teoria i presidenti di sezione non dovrebbero portare a conoscenza la sezione delle modifiche proposte per analisi, commenti, collaborazioni da parte di associati, ecc ecc ?
inutile dire che il mio presidente di Sezione si è ben guardato dallo sfiorare l'argomento in qualsivoglia RTO
Rimango un attimo OT.
In teoria,... se questa teoria coincide con la responsabilità individuale. In teoria perchè non è nemmeno detto che il rappresentante regionale abbia consultato i suoi colleghi. In teoria perchè non c'è nessuna norma a cui riferirsi ma l'unica norma sarebbe correttezza e buon senso. C'è poi il principio vigente della democrazia rappresentativa e non del suffragio universale : io affido a te la scelta di rappresentanza perchè confido o credo che tu sia in grado di esercitare il voto nel migliore dei modi. E sta (ancora) nel buon senso del tuo rappresentante, renderti partecipe delle sue scelte e dei criteri di scelta.
Rimango tuttavia stupito dello stupore , quando penso che una volta l' anno il Presidente di Sezione si presenta davanti agli associati per relazionare sull'andamento della sua gestione. E' quella la Sede per esporre tutti i propri stupori. Fatto ??
Dispiace ancora rilevare il rimembrare il tempo antico, quando veramente la trasparenza era non zero ma...sottozero e quando anche mi si parli della vecchia cara associazione perduta, beh non so da quale pianeta si stia scrivendo dato che un tempo c' era il "gotha irraggiungibile" della casta dirigenziale e della A e B e poi c'era il mondo dei peones, tenuti all' oscuro di tutto ma proprio di tutto. Magari se eri associato di una Sezione giusta , di quelle "in", capoluogo di regione, magari di qualche grande regione...magari se avevi un dirigente nazionale nella tua sezione, allora sì....il profumo del potere lo annusavi. Il resto era buio tombale...altro che cara e vecchia associazione dove si viveva tutti d'amore e d'accordo.
Sinceramente inoltre non vedo tutto questo sistema di scatole cinesi che viene descritto, nè vedo tutto questi centri di potere sezionali dei presidenti avvezzi al becchime per piccioni. Sarò cieco io o forse vivo in realtà differenti.
Poi leggo di tanta bella demagogia : errori mostrati nei raduni, classifica degli errori più o meno gravi, dimostrazioni di gravità degli errori e in base a questi classifiche e punteggi. Rendendola in modo brutale, il mister di una squadra non deve spiegare perchè a fine anno ti taglia. Ti taglia perchè crede tu sia peggio di un altro per mille e una ragione. Le regole di ingaggio le sanno tutti e non c'entra nulla essere trattati da Uomini. Finchè ti va bene queste regole le accetti, quando poi ti dicono...guarda che eri 190 su 191 e quindi ti fermi...beh...allora ricorri. La verità è che se una volta andavi a casa e fine ...oggi vai a casa e perdi 120 mila euro all'anno. I ricorsi su giustizia e principi stanno a zero. Vale solo la pecunia, criterio rispettabile, per carità. Ma almeno diciamolo senza problemi.
Per quanto riguarda il caso Gavillucci, io non conosco nè voti nè graduatorie ma penso che siano stati seguiti criteri oggettivi e non fantasiosi. Si può sul piano personale eccepire sulla giustezza del provvedimento di dismissione. Ma si tratta solo di impressioni e non di valutazioni che un OT non solo può, ma deve fare per l'oggi e per il domani. Se poi Rizzoli ed i suoi due compagni non sono adeguati al ruolo, può essere...ma qui si apre ancora un'altra pagina.
-- ven lug 27, 2018 11:15 am --marblearch ha scritto:Observer ha scritto:ma in teoria i presidenti di sezione non dovrebbero portare a conoscenza la sezione delle modifiche proposte per analisi, commenti, collaborazioni da parte di associati, ecc ecc ?
inutile dire che il mio presidente di Sezione si è ben guardato dallo sfiorare l'argomento in qualsivoglia RTO
Rimango un attimo OT.
In teoria,... se questa teoria coincide con la responsabilità individuale. In teoria perchè non è nemmeno detto che il rappresentante regionale abbia consultato i suoi colleghi. In teoria perchè non c'è nessuna norma a cui riferirsi ma l'unica norma sarebbe correttezza e buon senso. C'è poi il principio vigente della democrazia rappresentativa e non del suffragio universale : io affido a te la scelta di rappresentanza perchè confido o credo che tu sia in grado di esercitare il voto nel migliore dei modi. E sta (ancora) nel buon senso del tuo rappresentante, renderti partecipe delle sue scelte e dei criteri di scelta.
Rimango tuttavia stupito dello stupore , quando penso che una volta l' anno il Presidente di Sezione si presenta davanti agli associati per relazionare sull'andamento della sua gestione. E' quella la Sede per esporre tutti i propri stupori. Fatto ??
Dispiace ancora rilevare il rimembrare il tempo antico, quando veramente la trasparenza era non zero ma...sottozero e quando anche mi si parli della vecchia cara associazione perduta, beh non so da quale pianeta si stia scrivendo dato che un tempo c' era il "gotha irraggiungibile" della casta dirigenziale e della A e B e poi c'era il mondo dei peones, tenuti all' oscuro di tutto ma proprio di tutto. Magari se eri associato di una Sezione giusta , di quelle "in", capoluogo di regione, magari di qualche grande regione...magari se avevi un dirigente nazionale nella tua sezione, allora sì....il profumo del potere lo annusavi. Il resto era buio tombale...altro che cara e vecchia associazione dove si viveva tutti d'amore e d'accordo.
Sinceramente inoltre non vedo tutto questo sistema di scatole cinesi che viene descritto, nè vedo tutto questi centri di potere sezionali dei presidenti avvezzi al becchime per piccioni. Sarò cieco io o forse vivo in realtà differenti.
Poi leggo di tanta bella demagogia : errori mostrati nei raduni, classifica degli errori più o meno gravi, dimostrazioni di gravità degli errori e in base a questi classifiche e punteggi. Rendendola in modo brutale, il mister di una squadra non deve spiegare perchè a fine anno ti taglia. Ti taglia perchè crede tu sia peggio di un altro per mille e una ragione. Le regole di ingaggio le sanno tutti e non c'entra nulla essere trattati da Uomini. Finchè ti va bene queste regole le accetti, quando poi ti dicono...guarda che eri 190 su 191 e quindi ti fermi...beh...allora ricorri. La verità è che se una volta andavi a casa e fine ...oggi vai a casa e perdi 120 mila euro all'anno. I ricorsi su giustizia e principi stanno a zero. Vale solo la pecunia, criterio rispettabile, per carità. Ma almeno diciamolo senza problemi.
Per quanto riguarda il caso Gavillucci, io non conosco nè voti nè graduatorie ma penso che siano stati seguiti criteri oggettivi e non fantasiosi. Si può sul piano personale eccepire sulla giustezza del provvedimento di dismissione. Ma si tratta solo di impressioni e non di valutazioni che un OT non solo può, ma deve fare per l'oggi e per il domani. Se poi Rizzoli ed i suoi due compagni non sono adeguati al ruolo, può essere...ma qui si apre ancora un'altra pagina.
Se un ragazzo comincia a 15 anni, arbitra ogni settimana per 20 anni, sacrificando amici, amori, studio, lavoro, quando viene dismesso per "motivate" valutazioni tecniche, DEVE ricevere spiegazioni. Perché ha passato la vita dietro questa passione, e adesso si vede mandato via per "motivate" valutazioni, che rimangono motivate solo per gli OT. Non stai parlando di una squadra di calcio, lì puoi sempre trovartene un'altra, e comunque, nella maggior parte dei casi, avresti accumulato una buona somma per continuare a vivere senza più alzarti dal divano. Perché arbitrare diventa un lavoro solo dalla CAN B. È assurdo che un ragazzo arrivi alla CAN B, sacrificando tutto quello che ho già citalo, e poi venga dismesso senza alcuna spiegazione, senza trasparenza.
PeLoSo ha scritto:Dalla CAN D in su un arbitro lo sa come funziona il giochino: se ti piace stare a queste regole bene, sennò la porta è quella...c'è la fila.
giacomo78 ha scritto:PeLoSo ha scritto:Dalla CAN D in su un arbitro lo sa come funziona il giochino: se ti piace stare a queste regole bene, sennò la porta è quella...c'è la fila.
Eh ma allora il regolamento associativo possiamo pure buttarlo nel fuoco... tanto il giochino lo conducono gli uomini..
Qui si discute se, formalmente o sostanzialmente, il collega abbia o non abbia "tecnicamente" meritato la dismissione. Ad oggi, senza una trasparenza (che non c'è mai stata, ad ogni livello), non è possibile un giudizio definitivo. Il ricorso alla giustizia credo serva a chiarire questo aspetto.
Se poi questa causa, indipendentemente dal collega, diventasse il grimaldello per fare un pò di luce su come "gira il fumo" io lo trovo soltanto positivo.
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