javasup ha scritto:ATAF ha scritto:La forza di un'associazione sta anche nel saper voltare pagina. Volenti o nolenti sta arrivando il momento di cambiare. Non bisogna buttare tutto quello che si è creato fino ad oggi ma bisogna individuare una nuova figura che sia degna di rappresentare Aia nel mondo del calcio. Di persone valide ce ne sono tante. Una però dovrà rappresentare TUTTA l' Aia e non solo una parte. In bocca al lupo e grazie a Nicchi per il suo operato.
Le elezioni dell'AIA sono fra due anni, non capisco proprio perchè nel frattempo dovremmo privarci del nostro rappresentante democraticamente eletto.
Poi convengo con te che di persone degne a sostituire Nicchi fra due anni ce ne sono per fortuna e non sono poche ma non mi sta bene che i nostri diritti di rappresentanza vengano calpestati.
Caro Java sono assolutamente d'accordo con te sul fatto che non possiamo perdere la rappresentanza in Consiglio Federale (anche se, in effetti non la perdiamo - eventualmente - quanto a presenza, ma solo a diritto di voto. E, comunque, ricordiamoci che, come affermato dal Presidente del CONI, Malagò, volenti o nolenti, con i nuovi Principi Informatori del CONI, che devono essere obbligatoriamente recepiti da tutte le Federazioni entro 4 mesi dalla emanazione, questa è l'ultima volta che l'Associazione voterà nelle Assemblee Federali, fra due anni non sarà più possibile).
Il problema si fonda su due aspetti, a mio parere: o le Leggi ed i Regolamenti valgono e valgono per tutti (e, secondo i due ulteriori pareri del Collegio di Garanzia del CONI, supremo Organo interpretativo sportivo, questa è l'interpretazione oggettiva ed autentica della Legge 8/2018) e ricordo che il Presidente Nicchi porta sempre ad esempio l'AIA quale Associazione che fonda il suo essere sul rispetto delle Regole, specie in ambito Federale, per cui è difficile che oggi proprio lui affermi che non rispetterà quelle Regole (a meno che non voglia rivolgersi al TAR - ma, ritengo con scarsa opportunità di avere risultato positivo, od alla Corte Costituzionale ed in questo caso la sentenza si avrà fra anni...).
Di contro, scusami, ma l'aver gestito l'Associazione come "cosa sua e basta" (le stesse affermazioni, più volte pubblicamente ribadite - mi dicono anche a Grosseto, in sede di Assemblea dei Presidenti, che lascerà la guida della stessa solo "quando avrà trovato chi è più degno di lui a guidarla"....ed evito ogni commenti, perdonami!), nel formulare e riformulare il Regolamento Associativo in maniera di allontanare il più possibile l'eventualità di perderne il controllo, non ha fatto tenere in conto la necessità di avere la figura di un Vice Presidente Vicario (come ho detto in un mio precedente post) che, per qualsiasi evenienza di impedimento temporaneo del Presidente, potesse surrogarne la figura (e questo sarebbe stato il caso).
Il problema è che quando si è troppo "assolutisti", c'è la possibilità di inciampi....
Poi non può lamentarsi.
Adesso aspettiamo di vedere cosa accade: ma è un bel ginepraio e non vorrei essere nei panni del futuro Presidente Federale Gravina, alle prese con una grana nellacomposizione del suo Consiglio Federale (non solo per Nicchi).