Pagina 1 di 2

Fischia la fine e scoppia a piangere pensando al papà morto

MessaggioInviato: lun ott 15, 2018 11:18 am
da BlueLord
Toccante pagina carica di umanità accaduta ieri al "Recchioni" di Fermo: l'arbitro Marco Ricci, al triplice fischio, commuove tutti lasciandosi andare ad un pianto disperato ricordando il babbo scomparso tre giorni prima.

7.jpg


FERMO. Quando l’emozione prende il sopravvento ci si può lasciare andare ad un pianto disperato. E’ quanto accaduto ieri a fine gara in Fermana - Sudtirol, chiusa a reti inviolate, al "Recchioni" di Fermo. Match di Serie C (girone B) nel quale la direzione di gara è stata senza dubbio sufficiente e proprio il fischietto fiorentino Marco Ricci (foto) è salito alla ribalta al suo triplice fischio finale. Al momento dei saluti finali in mezzo al campo, l’arbitro si è lasciato andare ad un pianto disperato. Un pianto del quale il fischietto si è anche “scusato” con i giocatori e dirigenti in campo. Il motivo? Ricci ha perso il papà solo tre giorni fa e lo schock era ancora molto forte. Ha trattenuto tutto questo durante i novanta minuti che ha saputo condurre in maniera esemplare, al triplice fischio però non ce l’ha fatta e la sua umanità è venuta totalmente fuori.

Splendide anche le reazioni dei 22 in campo: tutti hanno speso una parola di conforto per lui, con un abbraccio, una pacca sulla spalla o un semplice gesto. L’umanità e i sentimenti sono stati protagonisti di un momento toccante che dalla tribuna ha saputo colpire per la sua semplicità. Un gesto riconciliante seppur nel grande dolore: da un lato la professionalità assoluta di un ragazzo che ha compiuto al meglio il suo mestiere in campo senza far trasparire nulla, dall’altro il dolore che esplode fortissimo e l’umanità dei calciatori che sono subito accorsi a consolarlo. Una pagina bella di calcio.

Fonte:
marcheingol.it

Si intuisce ai secondi finali di questo video:

Re: Fischia la fine e scoppia a piangere pensando al papà mo

MessaggioInviato: lun ott 15, 2018 12:18 pm
da gad
Il motivo? Ricci ha perso il papà solo tre giorni fa e lo schock era ancora molto forte.

Un buon motivo per stare a casa la domenica invece di scendere in campo; non lo dico perchè sono cattivo....
da un lato la professionalità assoluta di un ragazzo che ha compiuto al meglio il suo mestiere in campo senza far trasparire nulla,

ma perchè è inutile essere professionali a tutti i costi quando si può evitare.

Condoglianze.

Re: Fischia la fine e scoppia a piangere pensando al papà mo

MessaggioInviato: lun ott 15, 2018 12:29 pm
da gadamer
Ma per favore si eviti questa retorica melassa pennivendola. Non vorrei essere irrispettoso o impietoso ma quando I lutti, i dolori si elaborano in pubblico, la riserva è d'obbligo.

Re: Fischia la fine e scoppia a piangere pensando al papà mo

MessaggioInviato: lun ott 15, 2018 1:24 pm
da aiasalento81
Non siamo nessuno per giudicare, soprattutto in una situazione del genere.
Ma io, se dovessi perdere mio padre, 3 giorni dopo potrei essere e fare qualsiasi cosa, ma non di certo sarei in campo ad arbitrare.
Forse siamo arrivati davvero a valicare un mero confine di "normalità" e bisognerebbe forse fermarsi a riflettere.
In tutto questo sentite condoglianze.

Re: Fischia la fine e scoppia a piangere pensando al papà mo

MessaggioInviato: lun ott 15, 2018 2:07 pm
da arrigo
Rispetto totale per Marco, per il suo dolore e per il suo modo di reagire.
Non mi permetto di giudicare.
Io, da arbitro, di fronte ad una situazione del genere, sarei rimasto a casa.
Io, da designatore, di fronte a un trauma così grande, avrei fatto una sostituzione.

Re: Fischia la fine e scoppia a piangere pensando al papà mo

MessaggioInviato: lun ott 15, 2018 2:44 pm
da cammello
Il dolore è una questione personale e nessuno può permettersi di esprimere giudizi. Non si tratta di cattiveria o benevolenza, ma rispetto per una persona che ha deciso di vivere così il proprio lutto. A volte tacere è la cosa più saggia che si possa fare

Re: Fischia la fine e scoppia a piangere pensando al papà mo

MessaggioInviato: lun ott 15, 2018 5:48 pm
da Observer
Ragazzi, ma che vi prende?

Nessuno di voi conosce Marco, nessuno di voi ha vissuto il suo lutto e nessuno di voi si può permettere di sindacare se doveva restare a casa, o andare a arbitrare.

Nessuno di noi sa se il decorso è stato lungo o breve, improvviso o il culmine di un percorso di sofferenza. Ma soprattutto nessuno di noi sa come Marco elabora il lutto.

Quello che un uomo porta nel cuore, è un patrimonio alle volte del tutto privato.

Ma che soprattutto va rispettato, e che cacchio.

Se fossi stato in Giannoccaro, io avrei proposto a Marco la sostituzione. Ma non la avrei imposta. Perchè è un uomo, un marito un padre di famiglia e un associato con la testa sulle spalle. E se dice che se la sente di fare la gara, significa che se la sente.

Punto.

Tutto il resto è strumentalizzazione. Anche la nostra.

Paradossalmente, anche queste mie parole sono irriguardose. La morte è un lutto che ognuno vive in modo personale e interiore.

Re: Fischia la fine e scoppia a piangere pensando al papà mo

MessaggioInviato: lun ott 15, 2018 6:11 pm
da President
Ma chi siamo per giudicare?

Condoglianze.

Re: Fischia la fine e scoppia a piangere pensando al papà mo

MessaggioInviato: lun ott 15, 2018 7:57 pm
da Heisenberg
Observer ha scritto:Se fossi stato in Giannoccaro, io avrei proposto a Marco la sostituzione. Ma non la avrei imposta. Perchè è un uomo, un marito un padre di famiglia e un associato con la testa sulle spalle. E se dice che se la sente di fare la gara, significa che se la sente.


Credo sia andata proprio in questo modo.

Re: Fischia la fine e scoppia a piangere pensando al papà mo

MessaggioInviato: lun ott 15, 2018 9:54 pm
da Zoarial
aiasalento81 ha scritto:Non siamo nessuno per giudicare, soprattutto in una situazione del genere.
Ma io, se dovessi perdere mio padre, 3 giorni dopo potrei essere e fare qualsiasi cosa, ma non di certo sarei in campo ad arbitrare.
Forse siamo arrivati davvero a valicare un mero confine di "normalità" e bisognerebbe forse fermarsi a riflettere.
In tutto questo sentite condoglianze.


Per quanto mi riguarda, io avrei fatto l'esatto contrario. Io nella mia vita non sono mai stato uno sportivo, anzi, il contrario, aver deciso di fare l'arbitro ha reso mio padre (ex calciatore dilettante) felicissimo e alla fine di ogni partita mi chiama per sapere com'è andata e, probabilmente, al posto di questo ragazzo anche io sarei sceso in campo per onorare al meglio il mio papà.