Intervista a Nicchi su Elena Proietti

Tutto ciò che fa discutere sul mondo arbitrale

Re: Intervista a Nicchi su Elena Proietti

Messaggioda javasup il lun nov 18, 2019 7:14 pm

Asko ha scritto:Nicchi como a casa, lei beccata per strada, se era un servizio concordato non lo era di certo con lei...



Avranno bussato alla porta di casa di entrambi, lei è scesa giù al portone e lui invece avrà fatto entrare in casa la troupe televisiva. E non mi sento affatto di giudicarla per questo, anzi, non avrà potuto accoglierli in casa per mille motivi o semplicemente ci tiene giustamente alla sua privacy. Sembravano entrambi impreparati perchè vestiti così come si trovavano e nessuna pettinatura/trucco per l'occasione.
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Re: Intervista a Nicchi su Elena Proietti

Messaggioda rimini rimini il mar nov 19, 2019 10:52 am

Secondo me la iena era partito per fare un servizio da Iena, appunto, poi si è reso conto che alcune cose non rispondevano al vero, pertanto si è limitato a fare il giornalista, terzo nella vicenda. In ogni caso De Vitis stà mettendo in luce il fenomeno della violenza ai più sconosciuto.
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Re: Intervista a Nicchi su Elena Proietti

Messaggioda pecosbill il mar nov 19, 2019 4:17 pm

E' iena, mica scemo o incapace. Si è adeguato, giustamente, alla "realtà".
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Re: Intervista a Nicchi su Elena Proietti

Messaggioda JReferee il mar nov 19, 2019 7:04 pm

Ho avuto un'esperienza simile,(infrazione di una osso) e vi posso garantire che la tutela legale c'è solamente a livello sportivo, infatti il reo ha subito una condanna sufficiente, non per me ma per gli standard, ovvero 5 anni di squalifica.
A livello processuale il supporto legale c'è stato esclusivamente per quanto riguarda la richiesta di adire le vie legali nei confronti di un tesserato obbligatoria per intraprendere un'azione di questo tipo all'interno della federazione. Dopo di che nulla si è più mosso e sono rimasto completamente solo. I fatti risalgono a non molto tempo fa e sotto l'attuale presidenza.
Aggiungo che a livello umano mi sono stati tutti vicini a partire dalla sezione fino ad arrivare al CRA, giusto sottolinearlo nonostante possa apparire scontato.
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Re: Intervista a Nicchi su Elena Proietti

Messaggioda BlueLord il gio nov 21, 2019 1:37 pm

https://www.aia-figc.it/dettaglio.asp?ID=16847

COMUNICATO UFFICIALE AIA

In relazione alla vicenda che ha interessato la dott.ssa Elena Proietti ed al contenuto degli articoli e delle dichiarazioni apparse in questi giorni su vari mezzi di informazione, l’Associazione Italiana Arbitri precisa:

• in occasione dell’increscioso episodio di violenza perpetrato in una gara del 7 dicembre 2014 ai danni dell’arbitro Elena Proietti, l’AIA le ha subito manifestato vicinanza e solidarietà sia con le visite da parte del Presidente della Sezione arbitrale di Terni e dei componenti del Comitato Regionale Arbitri dell’Umbria durante la sua degenza, sia con l’attivazione di tutte le misure introdotte dalla stessa Associazione, d’intesa con la FIGC, a tutela degli arbitri vittime di condotte violente;

• in particolare, l’AIA ha subito istruito la pratica per ottenere l’autorizzazione della FIGC ad adire le vie legali ordinarie nei confronti del tesserato individuato dalla giustizia sportiva quale autore della predetta condotta, regolarmente concessa;

• inoltre, l’AIA ha messo a disposizione della dott.ssa Proietti l’assistenza legale gratuita prevista a favore dei propri arbitri vittime di violenza, per poter agire dinnanzi l’autorità giudiziaria ordinaria, ma la stessa non ha inteso avvalersene;

• successivamente, l’AIA non ha più ricevuto alcuna comunicazione dalla dott.ssa Proietti né sul procedimento penale relativo ai predetti fatti, a quanto risulta definito con un’archiviazione, né sulla instaurazione di un giudizio civile risarcitorio;

• il 25 marzo 2018 la dott.ssa Proietti è risultata idonea al corso di qualificazione per Osservatore Arbitrale e, dunque, è stata abilitata alla specifica attività tecnica di visionatura e valutazione degli arbitri a disposizione dell’Organo Tecnico Sezionale, attività che ha svolto regolarmente;

• in data 12 luglio 2018, la rivista on line settecalcio.it dedicava ad Elena Proietti, appena nominata Assessore comunale allo sport e alle pari opportunità, un articolo dal titolo “Elena Proietti, a Terni un assessore giovane… e col fischietto!”, in cui la stessa rilasciava la seguente testuale dichiarazione, tuttora visibile: “Lo sport è da sempre la mia vita… sono arbitro di calcio, mi onoro ancora di far parte di questo fantastico mondo che è l’AIA”;

• in data 6 agosto 2018, il Presidente Nazionale dell’AIA ha accolto la specifica domanda della dott.ssa Proietti di essere inserita nel ruolo degli arbitri associativi e, dunque, tra coloro che, per precisa norma regolamentare, sono esonerati dall’attività tecnica e, “per motivi eccezionali”, sono ritenuti “meritevoli” di continuare a far parte dell’Associazione;

• nel novembre 2018, ben quattro anni dopo i fatti e solo quattro mesi dopo la dichiarazione e la richiesta appena richiamate, la dott.ssa Elena Proietti ha improvvisamente mutato opinione;

• infatti, in violazione delle norme regolamentari dalla stessa liberamente accettate con l’adesione all’AIA e in singolare coincidenza con il clamore mediatico suscitato da una grave aggressione subita da un giovane arbitro laziale, la dott.ssa Proietti ha rilasciato dichiarazioni e partecipato a programmi televisivi nazionali, senza l’autorizzazione obbligatoria per tutti gli arbitri, ed ha ivi dichiarato di “essere stata abbandonata dall’AIA e dalla FIGC” in occasione dei suesposti fatti del 2014, affermando, inoltre, che “siamo mandati allo sbaraglio… senza alcuna tutela né dalla Federcalcio né dall’AIA” e “non è giusto mandare ragazzi al massacro”;

• per tali circostanze è stato aperto un procedimento disciplinare, in cui la dott.ssa Elena Proietti ha ritenuto opportuno non svolgere alcuna attività difensiva, e, con delibera di data 15 ottobre 2019, la Commissione di Disciplina Regionale per l’Umbria dell’AIA le ha irrogato la sanzione disciplinare del ritiro della tessera, comunicata in data 21 ottobre 2019, non impugnata e, quindi, divenuta definitiva.
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Re: Intervista a Nicchi su Elena Proietti

Messaggioda Edwin il gio nov 21, 2019 2:20 pm

comunicato che arriva dopo 4 giorni dalla trasmissione. Gli uffici stampa formati da "professionisti della comunicazione" a cosa servono? A fare in modo che queste precisazioni doverose vengano fatte uscire contestualmente al servizio o poco dopo. Non 4 giorni dopo! A cosa servono ora?
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Re: Intervista a Nicchi su Elena Proietti

Messaggioda arrigo il ven nov 22, 2019 8:30 am

Edwin ha scritto:comunicato che arriva dopo 4 giorni dalla trasmissione. Gli uffici stampa formati da "professionisti della comunicazione" a cosa servono? A fare in modo che queste precisazioni doverose vengano fatte uscire contestualmente al servizio o poco dopo. Non 4 giorni dopo! A cosa servono ora?


Ti risulta che l'AIA abbia un Ufficio Stampa formato da professionisti della comunicazione ?
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Re: Intervista a Nicchi su Elena Proietti

Messaggioda Edwin il ven nov 22, 2019 9:35 am

assolutamente no. questo è il problema. Ci vuole gente stipendiata e presente sempre, che abbia le capacità di stendere un piano, di progettare. Non giornalisti "trafficoni" riciclati
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Re: Intervista a Nicchi su Elena Proietti

Messaggioda arrigo il ven nov 22, 2019 9:57 am

Edwin ha scritto:....Non giornalisti "trafficoni" riciclati


Ogni riferimento a persone a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale :lol:
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Re: Intervista a Nicchi su Elena Proietti

Messaggioda Observer il ven nov 22, 2019 10:37 am

E' una vicenda complessa, con alcuni tratti che rasentano la tristezza.

Vediamo di mettere i pensieri un poco in ordine.

Se è vero, come afferma la ex collega Proietti, che si è fatta 20 giorni di ospedale (occhio … non 20 giorni di prognosi, ma di ospedale) era un dovere di tutto il mondo del calcio aspettare che uscisse dall’ospedale sospendendo l’omologazione della gara e rimandando tutti gli atti a quando sarebbe pervenuto il referto di gara.

Questo perché Elena doveva scrivere i fatti, dettagliandoli, con la massima serenità possibile pur considerando un evento così traumatico e così devastante come essere aggredita.

Questo è il primo punto della vicenda che mi sembra giusto rimarcare.

Il secondo punto è che un calciatore di prima categoria, che si ritiene debba avere una etica dello sport diversa da quella di uno che fa i tornei dei bar, se manda all’ospedale un Arbitro, dovrebbe essere semplicemente radiato dal mondo del calcio. E su questo Elena ha ragione.

Intelletto e onestà che dovrebbero far parte organica della formazione politica per la quale la Proietti è assurta recentemente agli onori delle cronache, però imporrebbe di dover dire che non è certo con l’AIA e con Marcello Nicchi che ce la si dovrebbe prendere per questa ingiustizia. Ma semmai occorrerebbe ribellarsi a questa organizzazione calcistica, che si fa il codice di giustizia sportiva a uso e consumo delle società e che lo applica senza alcun barlume di etica legale. A maggior ragione perché, mi pare di capire, la Proietti è pure iscritta all’albo degli Avvocati.

Detto questo, a me sembra che in tutta sincerità la ex collega Proietti abbia voluto per fini di visibilità politica far ricicciare una vecchia storia, che in realtà aveva chiuso e strachiuso per ottenere una certa visibilità mediatica. E ci accorgiamo di questo proprio per il “taglio editoriale” che le Iene ha dato al servizio. Mentre la Proietti, casualmente incontrata sotto il portone di casa (molto spontanea del resto la sua reazione di vero stupore devo dire) attacca a spron battuto l’AIA, Marcello Nicchi inforcati occhiali e maglioncino di ordinanza e soprattutto organizzata l’interevista nel salotto di casa sua …. Il che gli da anche un tono da padre buono e generoso (alla faccia di chi dice che non curi la propria immagine) non ha fatto altro che tirar fuori dal cilindro tutte le scartusscelle e le dichiarazioni del Presidente della Sezione di Terni, del Componente CRA che la ha visitato, di coloro che la hanno assistita della commissione esperti legali, per ribattere laconicamente e puntualmente a ogni affermazione della Proietti stessa.

Dal punto di vista della comunicazione, l’intervista di Nicchi è un colpo da maestro, mentre la Proietti fa la figura della livorosa politica locale in cerca di visibilità. E le Iene, maliziosamente, lo fanno capire quando in sottofondo rispetto a una inquadratura fanno vedere la facciotta di Giorgia Meloni e un pezzo (mi sembra) del logo di Fratelli d’Italia.

Attenzione: non che ci sia nulla di male a aderire a FDI (beh … oddio … vabeh non approfondiamo che altrimenti la butto in caciara). E non c’è niente di male nemmeno a cercare visibilità mediatica andando a ripescare una vecchia storiaccia nella quale sei stata parte effettivamente lesa (le lesioni che denuncia, da buon Avvocato, devono essere tutte vere e riscontrabili altrimenti sarebbe un comportamento di una persona poco responsabile e non voglio pensarlo questo).

Però a me sinceramente non sembra che Zio Marcello ci faccia una figuraccia. Anzi! E non mi sembra nemmeno che l’AIA ci faccia una figuraccia. Poi se la commissione esperti legali ti sostiene in una causa civile per il riconoscimento dei danni, questo sinceramente non lo so. In carriera non mi è mai capitato di dover assistere un mio associato in una tale evenienza, e spero non mi capiti mai.

Ma a me sembra che le questioni in campo siano abbastanza nitide. E andiamo a rivangare concetti che conosciamo già: la Giustizia Sportiva del Calcio non ci tutela. Occorrerebbe una azione di forza. Ne sono certo e consapevole. Aiutiamo Zio Marcello a sentire la pressione della base che vuole tutele. Questo è un discorso corretto e coerente.

Sono stata abbandonata, questo no. Non mi pare, anche perché la Proietti se ne accorge con 4 anni di ritardo, e in concomitanza con un nascente impegno politico che richiede visibilità mediatica.

Se tra le due cose ci sia un nesso, io non lo so.

Fortunatamente, era la mia ultima riga a disposizione :-)
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.

(O. Wilde)
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