napisan ha scritto:statisticRa, perché non ci spieghi cosa avresti fatto tu? Magari hai la soluzione giusta!
Le maglie agli arbitri venivano date temporibus illis dalle società "nere" quando gli arbitri avevano solamente la nera, e non mi pare che nessuno sia mai morto per questo (ed ovviamente avevano cura di lavare le maglie, ca va sans dire)
Ma fammi il piacere, sai meglio di me che le società quando andavamo noi in nero negli anni 80/90 sapevano da sempre che andavamo in nero e si premunivano per non essere loro in nero, quelle poche che per loro ragioni volevano giocare in nero (a memoria ricorderai ad esempio dalle ns parti il castellarano che all'epoca forniva alla terna tre orribili maglie rosse taglia L) lo facevano per loro precisa scelta e se ne assumevano i costi senza che la cosa fosse una imposizione.
Cosa fare ora ? Intanto bisognava muoversi per tempo, pure qui se ne parlava a Giugno, ora mi aspetterei che venisse data una seconda divisa ai ragazzi, oppure specificare chiaramente che le società quest'anno non devono giocare in giallo senza deroghe, altrimenti la gara non si disputa (ma figuriamoci se Nicchi fa il forte con i forti ...)
arrigo ha scritto:Ma che modi sono questi: difendere il posticino, incompetenti, popolino...
Tu evidentemente devi essere il depositario della verità, o forse vuoi utilizzare la "tua" verità a fini personali.
A me questo sembra populismo (oltre che cattiva educazione)
Brutta cosa la politica.
Bruttissima cosa i doppi account.
Con rispetto dell'opinione di tutti, anche della tua.
Amico mio, io non ho fini personali, stai ben tranquillo (e sull'educazione pensa ben alla tua), a parte il ca22eggio qui sulla tastiera tra un impegno e l’altro di lavoro non ne avrei neppure il tempo, purtroppo sono vecchio e nel mio piccolo conosco i meccanismi che nella nostra associazione portano a certe schifezze e/o a certe prese di posizione, da noi abbiamo gente che per mantenere un posticino da collaboratore regionale venderebbe la propria madre.
Brutta cosa la politica ? Su questo concordo, purtroppo è la politica che governa la ns vita ed anche, ri-purtroppo, la nostra associazione, anche su questo spero si possa concordare.
Io vivo nell’utopia che essere Arbitro significa distinguersi nella società, ma poi vedo che nell'AIA da anni succede di tutto, lo vediamo a livello nazionale ed a livello locale, non mi va di fare come tante persone perbene uscite (o fatte uscire) dall’associazione perché la soddisfazione che provo nel fare il tutor ad un ragazzino alla sua prima seconda terza direzione di gara sia ancora una esperienza positiva e gratificante anche dopo i 50 anni.
Sull’argomento che qui ci occupa, queste benedette divisa LEGEA, sono convinto che dare la colpa di tutto alla FIGC sia una affermazione di comodo, qui ci vorrebbe –ripeto- una indagine pubblica per capire chi ha davvero sfruttato questa situazione per fini personali, oppure credete davvero che questo sia solo un incidente di percorso ? Dai, va la’ …