Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Tutto ciò che fa discutere sul mondo arbitrale

Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda lunapop il mar mar 12, 2019 10:49 am

Secondo me ci sono due riflessioni da fare a termine di questa lunga ed estenuante vicenda.
Punto primo: a margine di sentenze, controsentenze, appelli, controappelli, Giustizia domestica o meno, AIA, FIGC, CONI...credo che tutti unanimemente possiamo dire una cosa, ci lamentiamo spesso della inesplicabilità della Giustizia Ordinaria (e dei suoi tre gradi di giudizio che, sempre piu' spesso, fanno a pugni l'uno con l'altro, per cui, certezze di verità pressochè minime), con sentenze che rasentano l'incredibile (in questi giorni, alcune, fanno sobbalzare sulla sedia tanto sono incomprensibili!). In piu' occasioni si è detto che meglio sarebbe la Giustizia sportiva...bene, al termine di questo excursus, pare proprio che al peggio non ci sia mai fine. E non lo dico tanto per l'evoluzione in se (ho letto che gli Avvocati di FIGC e CONI hanno affermato che l'AIA deve continuare a godere del diritto di amministrare tecnicamente i propri Associati...e ci mancherebbe altro e chi lo mette in dubbio! Qui il problema fondamentale, semmai, è il contrario, cioè che, assunto tale diritto dell'Associazione, ci deve però essere anche il diritto alla certezza che tale gestione venga svolta nella massima trasparenza e che le regole di essa siano chiare e limpide, senza punti oscuri, senza togliere l'uguale diritto a chi dall'Associazione viene amministrato, di conoscere senza preclusioni o reticenze il proprio andamento, in corso d'opera e non a giochi fatti, senza contraddittorio, cosa ben diversa!.). Di contro, poi, dalla scorsa estate in poi, si è assistito a qualcosa di davvero sconfortante, circa la credibilità (o la capacità?!?), di giudizio equilibrato, serio, equidistante, di vari Organi di Giustizia della Federazione e del CONI. Sentenze che hanno affermato il tutto ed il contrario del tutto (ed a volte, può accadere), ma, addirittura, sentenze emesse in seconda battuta dallo stesso Organo Giudicante che smentisce se stesso: se questa è la gestione della Giustizia sportiva all'interno della Federcalcio - ma, cosa ancora piu' grave, del CONI, Ente che si dovrebbe "arrogare" la vera essenza dei principi di lealtà e sportività - allora stiamo davvero messi male in Italia).
Comunque, qui non parlo nè di marcio, nè di corrotto (non ne sono convinto neppure per alcune sentenze della Giustizia Ordinaria, dove tale "certezza" spesso mi vacilla fortemente), ma sono abbastanza convinto che, davanti a tutte le "giravolte" che ho letto, una qualcerta influenza "politica" vi sia stata e non me lo toglie nessuno dalla testa. La sentenza finale poi è qualcosa di incomprensibile: si parla di "cavilli tecnici" per la questione TAV...? Poveri dilettanti, in confronto a questi....
Punto secondo: rimane in essere la questione mancanza di trasparenza in seno all'Associazione, per ciò che riguarda, in particolare, la gestione degli Arbitri della CAN a e B, proprio quelli piu' nell'occhio del ciclone settimanale (VAR o non VAR che ci sia), quelli che hanno un contratto e compensi che "cambia" la vita delle persone e che, per certezze di tutti (Arbitri e non) dovrebbero essere amministrati con la piu' totale limpidezza, avendo l'arduo compito di gestire Campionati attorno ai quali girano interessi ultra milionari. Ed invece, proprio su di loro, cala il silenzio piu' assoluto e l'AIA (e, come visto dalla sentenza, anche la FIGC ed il CONI) vuole che tale silenzio permanga assolutamente.
Si badi bene, non solo QUESTA AIA, sia chiaro, è sempre stato così e non comprendo perchè c'è chi vuole che così rimanga, permettendo quindi il perpetrarsi di illazioni, dubbi, sospetti, alimentandolo ancor piu'!
In tantissimi anni di Associazione, a mia vecchia memoria, ho solo due "barlumi" di aperture nel buio dell'oscurantismo: Vittorio Benedetti (compianto ed incomparabile Uomo e Dirigente), capo di una CAND dove, ai raduni, faceva vedere agli Arbitri il suo registro personale con le schede valutative di ognuno, dove erano riportate gare e valutazioni numeriche di ogni Commissario (allora si chiamavano così) ed Organo Tecnico e, per quel brevissimo lasso di tempo, Stefano Tedeschi, quando amministrò la CAN, sotto la gestione Commissariale di Agnolin: durò poco, pochissimo....era troppo Signore e troppo Onesto, in un mondo di lupi ai quali facevano paura queste due qualità!
Buona giornata e viva la "g"iustizia....
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Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda czechpoint il mar mar 12, 2019 11:24 am

lunapop ha scritto:Secondo me ci sono due riflessioni da fare a termine di questa lunga ed estenuante vicenda.
Punto primo: a margine di sentenze, controsentenze, appelli, controappelli, Giustizia domestica o meno, AIA, FIGC, CONI...credo che tutti unanimemente possiamo dire una cosa, ci lamentiamo spesso della inesplicabilità della Giustizia Ordinaria (e dei suoi tre gradi di giudizio che, sempre piu' spesso, fanno a pugni l'uno con l'altro, per cui, certezze di verità pressochè minime), con sentenze che rasentano l'incredibile (in questi giorni, alcune, fanno sobbalzare sulla sedia tanto sono incomprensibili!). In piu' occasioni si è detto che meglio sarebbe la Giustizia sportiva...bene, al termine di questo excursus, pare proprio che al peggio non ci sia mai fine. E non lo dico tanto per l'evoluzione in se (ho letto che gli Avvocati di FIGC e CONI hanno affermato che l'AIA deve continuare a godere del diritto di amministrare tecnicamente i propri Associati...e ci mancherebbe altro e chi lo mette in dubbio! Qui il problema fondamentale, semmai, è il contrario, cioè che, assunto tale diritto dell'Associazione, ci deve però essere anche il diritto alla certezza che tale gestione venga svolta nella massima trasparenza e che le regole di essa siano chiare e limpide, senza punti oscuri, senza togliere l'uguale diritto a chi dall'Associazione viene amministrato, di conoscere senza preclusioni o reticenze il proprio andamento, in corso d'opera e non a giochi fatti, senza contraddittorio, cosa ben diversa!.). Di contro, poi, dalla scorsa estate in poi, si è assistito a qualcosa di davvero sconfortante, circa la credibilità (o la capacità?!?), di giudizio equilibrato, serio, equidistante, di vari Organi di Giustizia della Federazione e del CONI. Sentenze che hanno affermato il tutto ed il contrario del tutto (ed a volte, può accadere), ma, addirittura, sentenze emesse in seconda battuta dallo stesso Organo Giudicante che smentisce se stesso: se questa è la gestione della Giustizia sportiva all'interno della Federcalcio - ma, cosa ancora piu' grave, del CONI, Ente che si dovrebbe "arrogare" la vera essenza dei principi di lealtà e sportività - allora stiamo davvero messi male in Italia).
Comunque, qui non parlo nè di marcio, nè di corrotto (non ne sono convinto neppure per alcune sentenze della Giustizia Ordinaria, dove tale "certezza" spesso mi vacilla fortemente), ma sono abbastanza convinto che, davanti a tutte le "giravolte" che ho letto, una qualcerta influenza "politica" vi sia stata e non me lo toglie nessuno dalla testa. La sentenza finale poi è qualcosa di incomprensibile: si parla di "cavilli tecnici" per la questione TAV...? Poveri dilettanti, in confronto a questi....
Punto secondo: rimane in essere la questione mancanza di trasparenza in seno all'Associazione, per ciò che riguarda, in particolare, la gestione degli Arbitri della CAN a e B, proprio quelli piu' nell'occhio del ciclone settimanale (VAR o non VAR che ci sia), quelli che hanno un contratto e compensi che "cambia" la vita delle persone e che, per certezze di tutti (Arbitri e non) dovrebbero essere amministrati con la piu' totale limpidezza, avendo l'arduo compito di gestire Campionati attorno ai quali girano interessi ultra milionari. Ed invece, proprio su di loro, cala il silenzio piu' assoluto e l'AIA (e, come visto dalla sentenza, anche la FIGC ed il CONI) vuole che tale silenzio permanga assolutamente.
Si badi bene, non solo QUESTA AIA, sia chiaro, è sempre stato così e non comprendo perchè c'è chi vuole che così rimanga, permettendo quindi il perpetrarsi di illazioni, dubbi, sospetti, alimentandolo ancor piu'!
In tantissimi anni di Associazione, a mia vecchia memoria, ho solo due "barlumi" di aperture nel buio dell'oscurantismo: Vittorio Benedetti (compianto ed incomparabile Uomo e Dirigente), capo di una CAND dove, ai raduni, faceva vedere agli Arbitri il suo registro personale con le schede valutative di ognuno, dove erano riportate gare e valutazioni numeriche di ogni Commissario (allora si chiamavano così) ed Organo Tecnico e, per quel brevissimo lasso di tempo, Stefano Tedeschi, quando amministrò la CAN, sotto la gestione Commissariale di Agnolin: durò poco, pochissimo....era troppo Signore e troppo Onesto, in un mondo di lupi ai quali facevano paura queste due qualità!
Buona giornata e viva la "g"iustizia....

Concordo con il tuo pensiero. Aggiungo però che per quanto riguarda la trasparenza, le regole interne e quant'altro attenga la formazione di una graduatoria finale, specie nelle categorie dove una dismissione significa un danno economico, debba essere l'AIA a fare questo passo (non può essere il CONI), visto che come spesso ripetono, non hanno nulla da nascondere. E se questo presidente e questi componenti da quell'orecchio non ci sentono, deve essere la base a sfiduciarli e a mandarli a casa.
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Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda BlueLord il mar mar 12, 2019 6:32 pm

Comunicato ufficiale AIA

Ieri il Collegio di Garanzia dello Sport ha posto fine al contenzioso promosso dall’associato Claudio Gavillucci, stabilendo in modo definitivo che l’AIA ha agito legittimamente, nel rispetto delle regole, quindi in modo inoppugnabile. Ciò è la conferma che l’Associazione opera con trasparenza e fondando la sua azione sulla meritocrazia, quale unico criterio selettivo dell'attività arbitrale, a tutela di tutti gli associati e del calcio italiano. Il terreno di gioco è l’unico vero giudice della nostra attività. Il movimento arbitrale continuerà a lavorare speditamente con impegno, passione e divertimento, nel normale approccio sportivo. Contestualmente saranno valutate azioni da intraprendere nei confronti di tutti quelli che, associati e non, hanno tentato di screditare l’AIA e la sua organizzazione durante tutto questo periodo.
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Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda cammello il mar mar 12, 2019 6:36 pm

Si chiude una pagina triste della nostra associazione in cui non ci sono assolutamente dei vincitori. mi auguro che da questa situazione possa tirarsi fuori del buonoal fine di una maggiore trasparenza e correttezza valutativa (ma ahime la soggettività di giudizio non potrà mai sparire). Trovo stucchevole dopo tre gradi di giudizio ora dire che è tutto falso quando dopo il secondo grado si gridava evviva la giustizia sportiva. Letta la sentenza di secondo grado non era difficile capire come sarebbe andata a finire.
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Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda phileasfogg il mar mar 12, 2019 6:38 pm

Conclusione: all'80% rimarrà tutto tristemente come prima...
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Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda Kombat il mar mar 12, 2019 6:58 pm

E si perchè effettivamente dalla nota inviata dall'AIA la meritocrazia è l'unico criterio che viene utilizzato... ma per piacere... andate a vedere cosa sta succedendo anche quest'anno in C. Video di arbitri figli di..... che vengono saltati ai raduni perchè evidenziano errori colossali. Però questi escono continuamente con degli 8.60 dalle gare... Lo stesso vale in ogni categoria.
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Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda lunapop il mer mar 13, 2019 9:31 am

BlueLord ha scritto:Comunicato ufficiale AIA

Ieri il Collegio di Garanzia dello Sport ha posto fine al contenzioso promosso dall’associato Claudio Gavillucci, stabilendo in modo definitivo che l’AIA ha agito legittimamente, nel rispetto delle regole, quindi in modo inoppugnabile. Ciò è la conferma che l’Associazione opera con trasparenza e fondando la sua azione sulla meritocrazia, quale unico criterio selettivo dell'attività arbitrale, a tutela di tutti gli associati e del calcio italiano. Il terreno di gioco è l’unico vero giudice della nostra attività. Il movimento arbitrale continuerà a lavorare speditamente con impegno, passione e divertimento, nel normale approccio sportivo. Contestualmente saranno valutate azioni da intraprendere nei confronti di tutti quelli che, associati e non, hanno tentato di screditare l’AIA e la sua organizzazione durante tutto questo periodo.



Come SEMPRE avviene, da parte dei vertici AIA, finchè c'è dubbio che la "controparte" possa risultare "vincente" nel contenzioso (vedi prima vicenda Greco, oggi Gavillucci), il sito pare all'oscuro di tutto e dorme sonni tranquilli (perché, secondo loro il "popolo è bue" e non legge oltre il sito stesso....) nessuna notizia viene portata a conoscenza dei 33.000 Associati (alla faccia della trasparenza!): ma, appena il "dominus" ha certezza che la "politica" ha prevalso su tutto, ecco allora il Comunicato Ufficiale trionfante e "poco poco mafioso" nell'affermazione "Contestualmente saranno valutate azioni da intraprendere nei confronti di tutti quelli che, associati e non, hanno tentato di screditare l’AIA e la sua organizzazione durante tutto questo periodo".
Per il dominus, cercare di far diventare più certa, trasparente e democratica la gestione tecnica dell'Associazione è volontà di discreditare la stessa............l'idea di Democrazia da parte sua non esiste proprio!
D'altra parte sono celebri le più volte ripetute sue affermazioni "o con me o contro di me, sennò quella è la porta": quindi l'Associazione è di sua proprietà e nessuno deve azzardarsi a metterci becco, nel bene o nel male..........
Continuo a ripetere: se ai 210 Presidenti di Sezione questo sistema di "ampia partecipazione e libertà" va bene........va bene a tutti, no?!
Quindi teniamoci stretto il Monarca assoluto e viva l'AIA!
P.s. a breve attendiamo gli esiti della "falce nera"........quante teste cadranno e quanto sangue scorrerà???
Ahi scellerati che avete osato :turbare i suoi sonni celesti! :lol: :lol: :lol: :redcard
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Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda ATAF il mer mar 13, 2019 9:46 am

Una cosa è certa: io questa Aia non la rimpiango proprio. Che tristezza.
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Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda Davide67 il mer mar 13, 2019 11:35 am

turbare i suoi sonni celesti :lol: :lol: :lol:
mi piace questa citazione ahaha
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Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda Addizionale2 il lun mar 25, 2019 7:47 am

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