Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Tutto ciò che fa discutere sul mondo arbitrale

Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda cammello il ven feb 01, 2019 5:30 pm

Ma non regge questa spiegazione...a questo punto anche i ragazzi che dall'OTS non vengono proposti all'OTR potrebbero fare ricorso perchè non è fissato il criterio di attribuzione dei voti. Sinceramente credevo avesse basi più solide questa sentenza.

-- ven feb 01, 2019 6:38 pm --

Tra l'altro i criteri di valutazione non sono conosciuti neanche agli altri arbitri appartenenti allo stesso OT e comunque si sa da quando inizi ad arbitrare che vieni valutato per aspetto atletico, tecnico, disciplinare e comportamentale. Si potrà pur dare dei coefficienti ad ogni aspetto, ma sempre soggettivamente verranno valutati.
cammello
Fischietto d'argento
 
Messaggi: 1693
Iscritto il: dom giu 30, 2013 3:33 pm
Ha detto grazie: 64 volte
E'stato ringraziato : 103 volte
Qualifica: Osservatore
Categoria: Serie A

Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda gadamer il ven feb 01, 2019 8:10 pm

Ho letto in vita mia migliaia di sentenze per necessità e anche per interesse. Devo dire che le motivazioni sono kafkiane, non tanto perché non siano scritte nel miglior legalese possibile e non siano chiare all'interprete. E' che l'approdo pratico, operativo cui approdano è del tutto surreale. A inizio anno si dovrebbero stabilire i criteri, si ma come? Promozioni, numero di esse per esempio? Sì ma se in corso d'opera cambia qualcosa (esempio: infortuni, dimissioni volontarie...) che si fa? Non si può che stabilire un criterio di massima (c'è già) e ritorniamo alla casella di partenza. Oppure si vuole creare un automatismo misterioso secondo il quale l'OT dovrebbe mettere nero su bianco quali sarebbero gli elementi di valutazione extra-graduatoria? Ma non esiste è pura fantasia! l'OT, se vuole essere tale e non castrato nelle sue funzioni, necessita di valutare sulla base di elementi di giudizio anche extra tecnici in senso stretto, che vanno dalla capacità relazionale, a quella di far squadra, alle motivazioni ecc. un sonno della ragione (qualora un vento di follia portasse al nero su bianco) perciò razionalmente incodificabili.
Una decisione che da torto a Gavillucci su tutto tranne che su un punto che, come penso, è pura teoria figlia della peggior indole burocratese.
Una delibera che chiosa nel finale che AiA "può" reintregare Gavillucci per concludere che "deve".
Boh, ci sarà un giudice a Berlino? Le norme sono più importanti delle ragioni del singolo e del fatto che questo singolo abbia subito una sostanziale ingiustizia. Non la trovo ragione valida per aprire il vaso di Pandora.
Giacqui con due signore: Vittoria e Sconfitta. Entrambe fingevano.
La prova più evidente che esistono altre forme di vita intelligenti nell'universo è che nessuna di esse ha mai provato a contattarmi.(Watterson)
Avatar utente
gadamer
Fischietto d'argento
 
Messaggi: 1721
Iscritto il: dom mar 25, 2012 12:33 pm
Ha detto grazie: 49 volte
E'stato ringraziato : 275 volte

Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda M1313 il ven feb 01, 2019 9:08 pm

Sono d'accordissimo con chip988: il succo della sentenza è proprio questo.

Per fare il paragone più calcistico che mi viene, è un po' come la questione della negligenza, dell'imprudenza e della vigoria sproporzionata: il provvedimento disciplinare a seguito di un fallo è vincolato strettamente alla sussistenza di una di quelle tre condizioni, ma ciò non significa che l'arbitro perda così la sua autonomia decisionale; è pur sempre lui, in fondo, a decidere se un intervento sia commesso con negligenza, con imprudenza o con vigoria sproporzionata. Ma una volta presa quella decisione, è vincolato ad assumere il provvedimento dettato dalle regole del gioco.

Il punto è che l'AIA attuale non è in questa situazione: se continuassimo il paragone col regolamento, per l'AIA di adesso nemmeno esisterebbero quelle tre condizioni e le relative definizioni, ma nella Regola 12 ci sarebbe solo un grosso, dubbioso "L'arbitro decide il provvedimento disciplinare". E basta. E questo, palesemente, non sarebbe un buon regolamento.
Avatar utente
M1313
Fischietto di bronzo
 
Messaggi: 1128
Iscritto il: gio lug 01, 2010 8:57 am
Ha detto grazie: 134 volte
E'stato ringraziato : 207 volte
Qualifica: Arbitro

Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda Addizionale2 il ven feb 01, 2019 9:17 pm

Io riassumerei il tutto senza tanti giri di parole, dicendo che in un modo gentile, e senza far saltare poltrone, il Tribunale abbia fatto capire all’Aia che è ora di cambiare registro, perché in quella “predeterminazione dei criteri”c’è dentro tutto( mancanza di trasparenza, diritto d’informazione, par condicio tra gli arbitri ) concetti che che se fossero stati dichiarati esplicitamente violati, avrebbe significato il commissariamento immediato dell’Associazione. Chi doveva capire a mio avviso ha capito ed aggiungo che con queste motivazioni De Remigis il prossimo mese vincerà a sua volta il ricorso. Se fossi Gavillucci prenderei la sentenza e me ne andrei in sede Civile a battere cassa, perché quello che doveva fare per l’associazione L ha fatto, tornare ad arbitrare serenamente non penso sia possibile. Adesso tocca alla dirigenza dell ‘Aia farsi un esame di coscienza e mettere mano in maniera seria al regolamento
Addizionale2
Fischietto di bronzo
 
Messaggi: 658
Iscritto il: ven ott 27, 2017 11:35 pm
Ha detto grazie: 0 volte
E'stato ringraziato : 38 volte
Sezione di: Bari
Qualifica: Assistente
Categoria: Eccellenza

Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda Sbirulino_2018 il sab feb 02, 2019 8:47 am

La sentenza riafferma il seguente principio:
_“__Sotto tale profilo, ferma la natura privatistica dell’AIA e la conseguente inconferenza, su un piano generale, dei generici richiami alla applicazione delle norme e delle procedure di natura amministrativa in senso stretto considerato, questa Corte non nutre dubbio alcuno in ordine al fatto che le valutazioni di natura tecnico-discrezionale relative alle prestazioni degli arbitri non possano essere sottoposte a giudizio, laddove effettuate in presenza dei relativi presupposti normativi e connessi principi di legittimità_”
Quindi viene certificata la *NATURA PRIVATISTICA AIA e INSINDACABILITÀ DELLE VALUTAZIONI TECNICHE.*
Ne consegue che la GRADUATORIA È LEGITTIMA a parere del Tribunale, che afferma “_dichiara infondato il quarto motivo di ricorso, con il quale il Sig. Gavillucci ha dedotto irregolarità nella formazione della graduatoria e in ordine al quale l’AIA ha, peraltro, dichiarato di non accettare il contraddittorio. Si tratta, infatti, del mero esito della sommatoria delle valutazioni tecniche relative alle singole gare dirette dal ricorrente, non sindacabili, quantomeno in questa sede, in assenza dei sopra delineati profili di (palese) illegittimità”_
Sul “_denunciato vizio di mancata osservanza dell’obbligo di informativo di cui, principalmente, all’art. 25 del Regolamento AIA”_ _il ricorso è infondato_. Sostanzialmente si ritiene assolto il dovere informativo e di trasparenza nei confronti degli arbitri sulla comunicazione dell’andamento nel corso della stagione (invio referti seppur senza voto ma con giudizio degli aspetti, riservate tecniche, colloqui e raduni).
Fin qui le contestazioni di coloro che chiedono di comunicare il voto oppure di arrivare all’assurdo di creare un manuale Cencelli per valutare la prestazione non sono giustamente accolte.
Le considerazioni del Tribunale “assolvono” e giudicano legittimo l’operato della Commissione Tecnica, in quanto Gavillucci è è arrivato to ultimo in una graduatoria legittima, formata da valutazioni tecniche insindacabili perché motivate, sulle quali è stato adeguatamente informato.


Quali sono i motivi di accoglimento?
Motivo di accoglimento:
“_condivisibile l’argomentazione diretta a censurare la mancata applicazione del principio della necessaria predeterminazione dei criteri”._ *Qui c’è il fallimento di una Dirigenza e non certo di Rizzoli *(Per quanto sopra esposto).
Infatti _“vizio qui accertato attiene ad una fase logico-giuridica antecedente, ossia proprio alla mancata predeterminazione dei criteri di valutazione da parte dell’AIA”. _Il vizio quindi è ascrivibile a bocce ferme dall’Aia e non certo all’organo tecnico che fa alla graduatoria.
*Il vizio quindi sta nel fatto che chi “tira la linea” a parere del Tribunale non stabilisce prima i criteri della mannaia.
Vi è l’affermazione inconfutabile che il regolamento Aia non è trasparente perché consente di mandare a casa un arbitro che sia arrivato 10 in graduatoria e salvare l’ultimo in base a criteri del momento. *
Nel caso di Gavillucci ciò non è accaduto ed infatti alla Can A negli ultimi anni si va a casa solo per limiti di permanenza.
*In sostanza avverso Gavillucci non vi è stata nessuna ingiustizia essendo arrivato ultimo ma il problema sta nel fatto che in astratto il Regolamento consente un’ingiustizia. *
Il Tribunale quindi da’ ragione a Gavillucci perché il Regolamento deve essere rispettoso dei principi di trasparenza e non per la valutazione della sua posizione. Sarebbe stato accolto quindi qualsiasi ricorso di chiunque anche dei non promossi in A ad esempio.
Fatta questa lunghissima premessa ritengo questa sentenza utile per gli Arbitri perché sarà l’inizio del cambiamento dopo la condanna di una classe dirigente ignorante ed arrogante nonché incapace più di quella precedente, ma credo che a parte il giudizio politico che essa contiene sarà tranquillamente a ribaltata dal CONI.
*L’errore fondamentale della sentenza, che quindi assume una connotazione chiaramente politica, sta nell’aver affermato la “natura privatistica dell’Aia e quindi insindacabilità delle valutazioni tecniche” per poi affermare il contrario cioè che “l’arbitro è investito di fatto di un’attività avente connotazioni e finalità pubblicistiche, se non altro in quanto inserito, a pieno titolo, nell’apparato organizzativo e nel procedimento di gestione dei concorsi pronostici da parte del CONI, con il connesso impiego di risorse pubbliche” leggasi sentenza D’Elia.
Sentenza scritta per essere sconfessata anche da uno studente di diritto.
Quindi sebbene è giusto che il Regolamento Aia abbia norme trasparenti (e adesso ci sì arriverà finalmente) questo concetto non è applicabile all’aia avente natura privatistica. La trasparenza semmai deve per legge esserci nell’operato dell’arbitro che solo nell’esercizio delle sue funzioni assume connotazioni pubblich*e (redazione del referto). Il giudizio sull’arbitro rimane valutativo ed insindacabile.
Previsione:
Gavillucci non arbitrerà Nicchi sarà spazzato via perché lui ed il Comitato hanno portato l’aia in un vicolo cieco da cui usciranno per un cavillo giuridico e Rizzoli scaricando Nicchi (vedasi le ultime designazioni) resterà saldo al comando.
Sbirulino_2018
Fischietto di bronzo
 
Messaggi: 512
Iscritto il: lun nov 12, 2018 12:02 am
Ha detto grazie: 0 volte
E'stato ringraziato : 21 volte

Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda Addizionale2 il sab feb 02, 2019 9:01 am

Chi sei sbirulino o il mago Forrest?

Nella mancata predeterminazione dei criteri c’è violazione dei principi di trasparenza, imparzialità e par condicio tra gli arbitri. La corte dice alla Aia “Gavillucci come sostieni tu che è arrivato ultimo sia L anno scorso che quest’anno, perché quindi L anno scorso L hai mandato via? Come decidi chi e quando deve essere dismesso, se sostieni che L hai mandato via perché ultimo in classifica? Allora non era ultimo in classifica l’anno precedente? Il numero dei dismessi ( un criterio che deve essere predeterminato ) lo comunichi? Perché non lo comunichi? Come le fai queste classifiche? Tutto questo lo dice cercando di salvare qualcosa della scellerata sentenza di primo grado del TFN ( parliamo sempre di due tribunali in pancia alla stessa mamma) e non buttando ulteriore fango L AIA visto che per dire di non essere trasparente, ed imparziale ad in associazione arbitri da un tribunale, in maniera esplicita significherebbe la morte della stessa.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ultima modifica di Addizionale2 il sab feb 02, 2019 9:16 am, modificato 2 volte in totale.
Addizionale2
Fischietto di bronzo
 
Messaggi: 658
Iscritto il: ven ott 27, 2017 11:35 pm
Ha detto grazie: 0 volte
E'stato ringraziato : 38 volte
Sezione di: Bari
Qualifica: Assistente
Categoria: Eccellenza

Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda Sbirulino_2018 il sab feb 02, 2019 9:15 am

SENTENZA D’ELIA CASSAZIONE A SEZIONI UNITE:
“L'arbitro di calcio non è pubblico ufficiale; è associato all'AIA (Associazione italiana arbitri), la quale è componente della FIGC (Federazione italiana giuoco calcio, associazione con personalità giuridica di diritto privato), a sua volta federata al CONI (Comitato olimpico nazionale italiano, ente pubblico non economico).
Quel che essenzialmente rileva, ai fini che qui interessano, è che l'arbitro, nell'esercizio della sua funzione, dirige e controlla le gare, è cioè colui che è chiamato ad assicurarne, a tutti gli effetti, il corretto svolgimento nell'osservanza del regolamento di gioco.”

Viene ribadito che L’ARBITRO DI CALCIO NON È PUBBLICO UFFICIALE e che la FIGC (E QUINDI AIA) HA UNA PERSONALITÀ GIURIDICA DI DIRITTO PRIVATO.
La connotazione a rilevanza pubblicistica della refertazione non giustifica quindi l’applicazione per legge dei criteri di trasparenza.
Ergo come sostenevo: Gavillucci non verrà reintegrato perché l’Aia ha diritto a mancanza di trasparenza a differenza del CONI ad esempio. Questa per me la motivazione che rigetterà definitivamente le istanze di Gavillucci ma che sancirà la fine dell’attuale dirigenza.
Direi un disastro giuridico perché era chiaro... ma un capolavoro politico.

-- sab feb 02, 2019 9:25 am --

Addizionale2 ha scritto:Chi sei sbirulino o il mago Forrest?

Nella mancata predeterminazione dei criteri c’è violazione dei principi di trasparenza, imparzialità e par condicio tra gli arbitri. La corte dice alla Aia “Gavillucci come sostieni tu che è arrivato ultimo sia L anno scorso che quest’anno, perché quindi L anno scorso L hai mandato via? Come decidi chi e quando deve essere dismesso, se sostieni che L hai mandato via perché ultimo in classifica? Allora non era ultimo in classifica l’anno precedente? Il numero dei dismessi ( un criterio che deve essere predeterminato ) lo comunichi? Perché non lo comunichi? Come le fai queste classifiche? Tutto questo lo dice cercando di salvare qualcosa della scellerata sentenza di primo grado del TFN ( parliamo sempre di due tribunali in pancia alla stessa mamma) e non buttando ulteriore fango L AIA visto che per dire di non essere trasparente, ed imparziale ad in associazione arbitri da un tribunale, in maniera esplicita significherebbe la morte della stessa.


Allora non capisci! Sostengo io, ma anche in tribunale, che la mancanza di trasparenza esiste è chiaro, ma non è un obbligo a cui è sottoposta l’aia. Il tribunale e la cassazione chiariscono che Aia non ha connotazioni pubblicistiche ma che solo l’esercizio di potere di refertate assume connotazione pubblicistica.
Chi ha scritto la sentenza l’ha scritta mettendo nero su bianco i motivi per farla cancellare di proposito!
Sbirulino_2018
Fischietto di bronzo
 
Messaggi: 512
Iscritto il: lun nov 12, 2018 12:02 am
Ha detto grazie: 0 volte
E'stato ringraziato : 21 volte

Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda gadamer il sab feb 02, 2019 9:50 am

Ottima analisi Sbirulino complimenti. Aggiungo solo che chi si aggrappa alla sentenza D’Elia dimentica che verte sul danno erariale e su ciò anche un dipendente di una società privata è chiamato a rispondere qualora eserciti una funzione d’interesse pubblico. Ma i rapporti interni fra gli appartenenti a tale società sono regolati da norme privatistiche. E gli esempi sono noti a tutti da Autostrade, telefonia, energia e via discorrendo. Gavillucci è il cavallo di Troia (non so se e quanto consapevole) per provare a scardinare il sistema. Auspico solo che se cambiamento avverrà non sia in direzione d’irrigidimento delle regole e iper burocrazia. So anche di essere fuori dal coro non mitizzando la trasparenza e la democrazia (parola spesso usata come mantra senza conoscenza di cosa vuol dire). Sparate pure ma mirate al cuore.....
Giacqui con due signore: Vittoria e Sconfitta. Entrambe fingevano.
La prova più evidente che esistono altre forme di vita intelligenti nell'universo è che nessuna di esse ha mai provato a contattarmi.(Watterson)
Avatar utente
gadamer
Fischietto d'argento
 
Messaggi: 1721
Iscritto il: dom mar 25, 2012 12:33 pm
Ha detto grazie: 49 volte
E'stato ringraziato : 275 volte

Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda Addizionale2 il sab feb 02, 2019 10:05 am

Sbirulino_2018 ha scritto:SENTENZA D’ELIA CASSAZIONE A SEZIONI UNITE:
“L'arbitro di calcio non è pubblico ufficiale; è associato all'AIA (Associazione italiana arbitri), la quale è componente della FIGC (Federazione italiana giuoco calcio, associazione con personalità giuridica di diritto privato), a sua volta federata al CONI (Comitato olimpico nazionale italiano, ente pubblico non economico).
Quel che essenzialmente rileva, ai fini che qui interessano, è che l'arbitro, nell'esercizio della sua funzione, dirige e controlla le gare, è cioè colui che è chiamato ad assicurarne, a tutti gli effetti, il corretto svolgimento nell'osservanza del regolamento di gioco.”

Viene ribadito che L’ARBITRO DI CALCIO NON È PUBBLICO UFFICIALE e che la FIGC (E QUINDI AIA) HA UNA PERSONALITÀ GIURIDICA DI DIRITTO PRIVATO.
La connotazione a rilevanza pubblicistica della refertazione non giustifica quindi l’applicazione per legge dei criteri di trasparenza.
Ergo come sostenevo: Gavillucci non verrà reintegrato perché l’Aia ha diritto a mancanza di trasparenza a differenza del CONI ad esempio. Questa per me la motivazione che rigetterà definitivamente le istanze di Gavillucci ma che sancirà la fine dell’attuale dirigenza.
Direi un disastro giuridico perché era chiaro... ma un capolavoro politico.

-- sab feb 02, 2019 9:25 am --

Addizionale2 ha scritto:Chi sei sbirulino o il mago Forrest?

Nella mancata predeterminazione dei criteri c’è violazione dei principi di trasparenza, imparzialità e par condicio tra gli arbitri. La corte dice alla Aia “Gavillucci come sostieni tu che è arrivato ultimo sia L anno scorso che quest’anno, perché quindi L anno scorso L hai mandato via? Come decidi chi e quando deve essere dismesso, se sostieni che L hai mandato via perché ultimo in classifica? Allora non era ultimo in classifica l’anno precedente? Il numero dei dismessi ( un criterio che deve essere predeterminato ) lo comunichi? Perché non lo comunichi? Come le fai queste classifiche? Tutto questo lo dice cercando di salvare qualcosa della scellerata sentenza di primo grado del TFN ( parliamo sempre di due tribunali in pancia alla stessa mamma) e non buttando ulteriore fango L AIA visto che per dire di non essere trasparente, ed imparziale ad in associazione arbitri da un tribunale, in maniera esplicita significherebbe la morte della stessa.


Allora non capisci! Sostengo io, ma anche in tribunale, che la mancanza di trasparenza esiste è chiaro, ma non è un obbligo a cui è sottoposta l’aia. Il tribunale e la cassazione chiariscono che Aia non ha connotazioni pubblicistiche ma che solo l’esercizio di potere di refertate assume connotazione pubblicistica.
Chi ha scritto la sentenza l’ha scritta mettendo nero su bianco i motivi per farla cancellare di proposito!


Ma i principi a cui si devono ispirare e rifare tutte le federazioni appartenenti al Coni li conosci? La natura privatistica ribadita, serve a lasciare discrezionalità decisionale ( giustamente ) all associazione, ma all interno di questa discrezionalità,ci devono essere dei parametri chiari e dichiarati prima affinché tutti gli associati che decidono di aderire siano trattati alla stessa maniera. Questo è un principio che al di là di quello che sia la natura dell associazione, se fai parte del Comitato Olimpico devi avere. Sei tu che non hai capito!! E in un ricorso in un organo del Coni lo conoscono bene.
Es: se domani L aia decide che solo chi ha gli occhi azzurri può arbitrare in serie A, ne ha il diritto. Quello che non può fare è non dichiararlo, e a fine hanno escludere quelli che hanno gli occhi marroni sostenendo che non vanno bene.
Addizionale2
Fischietto di bronzo
 
Messaggi: 658
Iscritto il: ven ott 27, 2017 11:35 pm
Ha detto grazie: 0 volte
E'stato ringraziato : 38 volte
Sezione di: Bari
Qualifica: Assistente
Categoria: Eccellenza

Re: Accolto il ricorso di Claudio Gavillucci contro l'AIA

Messaggioda Sbirulino_2018 il sab feb 02, 2019 10:22 am

Addizionale2 ha scritto:Chi sei sbirulino o il mago Forrest?

Nella mancata predeterminazione dei criteri c’è violazione dei principi di trasparenza, imparzialità e par condicio tra gli arbitri. La corte dice alla Aia “Gavillucci come sostieni tu che è arrivato ultimo sia L anno scorso che quest’anno, perché quindi L anno scorso L hai mandato via? Come decidi chi e quando deve essere dismesso, se sostieni che L hai mandato via perché ultimo in classifica? Allora non era ultimo in classifica l’anno precedente? Il numero dei dismessi ( un criterio che deve essere predeterminato ) lo comunichi? Perché non lo comunichi? Come le fai queste classifiche? Tutto questo lo dice cercando di salvare qualcosa della scellerata sentenza di primo grado del TFN ( parliamo sempre di due tribunali in pancia alla stessa mamma) e non buttando ulteriore fango L AIA visto che per dire di non essere trasparente, ed imparziale ad in associazione arbitri da un tribunale, in maniera esplicita significherebbe la morte della stessa.


Ma questo è quello che sostieni tu non il Tribunale Federale ne la Cassazione. Basta solo leggere.
Se una società privata o un’associazione assume un dipendente per ausiliare del traffico per appalto assegnato dal Comune l’assunzione avviene per Curriculim, per conoscenza ecc... non per Concorso. Questo è legittimo fermo restando la mancanza di trasparenza. Ecco per il Tribunale Federale e per la Cassazione a Sezioni Unite (non per Addizionale) l’aia è assimilabile ad un’azienda privata che impiega un dipendente ad assolvere una funzione a connotazione pubblicistica. Non mi sembra difficile. Ripeto per l’ultima volta che QUESTO NON VUOL DIRE CHE LA TRASPARENZA CI SIA, MA CHE L’AIA NON È TENUTA AD ESSA (per ammissione indiretta - questo è il Vilnius della sentenza - dello stesso Tribunale e della Cassazione a Sezioni Unite).
Adesso ti puoi pure arrabbiare ma è così, è un fatto non è un’opinione!

-- sab feb 02, 2019 10:40 am --

*VULNUS
Sbirulino_2018
Fischietto di bronzo
 
Messaggi: 512
Iscritto il: lun nov 12, 2018 12:02 am
Ha detto grazie: 0 volte
E'stato ringraziato : 21 volte

PrecedenteProssimo


{ SIMILAR_TOPICS }


Torna a Notizie

Chi c’è in linea

Visitano il forum: OT71 e 18 ospiti