da Observer il gio mag 28, 2020 10:01 am
io penso sinceramente che il discorso meriti di essere affrontato da due punti di vista diversi:
- ha fatto bene Gavillucci a fare quello che ha fatto?
- è giusto che gli Arbitri vengano tenuti all'oscuro delle risultanze tecniche?
Per come sono fatto io, io non avrei fatto ricorso. Perchè nel momento in cui ho fatto il corso arbitri, e nel corso della mia carriera, mi sono reso assolutamente ben conto di come funzionano le cose. Gli uomini possono decidere con etica, ma mai con oggettività. Perchè siamo appunto esseri umani e per questo siamo portati dalla sfera del nostro inconscio a propendere per tizio piuttosto che per caio perchè tocca delle corde del nostro spirito che ci sono più inclini.
Per converso, siamo influenzati negativamente dal comportamento, o dalla prossemica, o dal linguaggio di tizio piuttosto che di caio perchè tocca delle sensazioni del nostro immaginario a noi sgradevoli.
Ergo, siccome saranno sempre gli esseri umani a fare le scelte, le scelte saranno sempre soggettive. Se avrò la fortuna di trovare sulla mia strada uomini (o donne ovviamente) con etica, questi uomini e queste donne faranno scelte etiche. Ovvero in linea con i loro valori di sportivo e di essere umano. Se avrò invece la sfortuna di trovare sulla mia strada degli intrallazzoni politicizzati o politicizzabili, per converso, a un certo punto il mio percorso terminerà. E devo già saperlo questo.
Questo vale per me povero diavolo, come vale per Rizzoli (a cui essere della Sezione del più grande Arbitro degli ultimi 20 anni a inizio carriera dove ne faceva anche lui di errori, è servito come schermo e paracadute).
Detto questo, io al posto di Gavillucci avrei lottato per cambiare il sistema dall'interno cercando di fare il dirigente Arbitrale, laddove possibile, con l'Etica e i valori che il nostro sport richiedono. Lottando per la trasparenza.
Arriviamo al punto 2, ovvero la trasparenza. E' giusto che un AE riceva le relazioni con mesi di ritardo, senza i voti, con quadri della relazione mancanti? OVvia la risposta: NO, non è giusto.
In questo io credo che i colleghi in attività oggi, seppur con modi poco consoni, debbano GRANDE RICONOSCENZA a Gavillucci. Perchè se oggi conoscono la loro posizione in graduatoria, assieme alle medie, lo devono a lui.
Non è tutto, ma è tanto.
Ovviamente, noi speriamo sempre che ci sia etica nelle scelte. Perchè se un OT vuole influire soggettivamente sulle scelte, ha metodi facilissimi per farlo. Basta dare 8,50 a tutti nel primo di congiunte, e quando la situazione diventa "calda" operare congiunte selettivamente in modo da poter "alzare" la media di coloro che ritengono più validi.
Vogliamo fare un altro passo verso la trasparenza? Sarebbe bello conoscere la composizione della media, ovvero la media degli OA e la media degli OT, pubblicata ad ogni raduno. Basterebbe un foglio, appeso li e ben visibile a tutti, e sarebbe facilissimo fugare ogni dubbio di trasparenza.
Non sono cose impossibili, qualcuno ci ha già provato a livello periferico. Io me lo ricordo, perchè c'ero. E ho vissuto quegli anni, e da lì è nata la mia stima per quei dirigenti AIA che hanno mostrato di avere un'etica splendida.
Ci vuole poco, il mondo si cambia poco alla volta e con piccoli passi. Ma si cambia da dentro il sistema. Questo mi è spiaicuto di Gavillucci: il mondo si cambia da dentro, combattendo e portando esempi etici e positivi. Non si cambia in tribunale, se sei un Arbitro.
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)