cecco25 ha scritto:Spero tu stia scherzando, perchè il tuo ultimo esempio non è condivisibile per niente, perchè in questo modo mi stai dicendo che può operare a cuore aperto anche uno non laureato o che non abbia studiato ma un minimo se ne intende o ha passione.
Non sto scherzando: ti sto esattamente ti sto dicendo che tutti possono fare tutto, a prescindere dal “pezzo di carta”, se hanno acquisito conoscenze e competenze tali da permetterglielo.
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Ligabue: era praticamente un analfabeta ma diventò un grande pittore………
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Eugenio Montale: premio Nobel, non aveva una laurea. Le sue poesie hanno segnato la storia letteraria italiana e non solo………
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Guglielmo Marconi: premio nobel, non si è mai diplomato né laureato. Se il mondo comunica è grazie a lui. Radio, tv, telefonini, navigatori satellitari, internet, grazie alla sua intuizione di sfruttare le onde elettromagnetiche per inviare segnali vocali………
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Jack Horner: paleontologo, non ha una laurea, tra l’altro consulente per i film della serie Jurassik park………
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Dean Kamen: non ha una laurea, ha costruito la prima pompa per l' insulina, una macchina per la dialisi che è grande quanto una 24 ore, una sedia a rotelle in grado di salire le scale. Persino il cuore del Vicepresidente degli Stati Uniti Dick Cheney è «alimentato» con una sorta di pacemaker inventato da lui………
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Le Corbusier: non ha una laurea, eppure è tra gli architetti più conosciuti al mondo ed è entrato nella storia dell’architettura………
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Mies van der Rohe: non aveva una laurea (e nessun altro titolo abilitativo) è entrato nei libri di storia dell'architettura………
e potrei continuare………
-- ven nov 06, 2020 8:25 pm --
MrSoul ha scritto:Ma infatti... Nell'antica Roma non esisteva il concetto di laurea come la intendiamo noi, ma ponti e acquedotti li progettava chi aveva le competenze per farlo, non certo contadini o pescivendoli.
Tutto vero e tutto giusto, va però detto che l’antica Roma, soprattutto nel periodo imperiale, attirò i maggiori architetti di tutto il mondo, ma aveva anche al proprio attivo le capacità edificative degli Etruschi, i primi ad usare gli archi, i ponti e gli acquedotti.
Il termine “
Pontifex”, che fu usato e si usa ancora in senso religioso (e tra l’altro risale agli Etruschi), significava appunto “
facitore di ponti”.
Nella Roma antica
l'arte dei costruttori si tramandava da padre in figlio in una corporazione,
con assoluto segreto all'esterno, e quindi si caro MrSoul è vero ciò che dici: non esisteva il concetto di laurea come la intendiamo noi, ed i ponti e acquedotti li progettava chi aveva le competenze per farlo,
ma non esisteva proprio il concetto di studio vero e proprio e
le competenze costruttive si acquisivano con una sorta di
apprendistato sul campo.